La mostra su Raffaello e i contemporanei: pochissime opere, legate da discorsi pretestuosi. Un po’ meglio Botticelli, ma il Mart di Sgarbi è culturalmente vuoto.
Avviato il progetto “Trento città dipinta”, che si propone di censire, catalogare e studiare lo straordinario patrimonio di facciate affrescate di Trento. Ne parliamo con lo storico dell’arte Ezio Chini, coordinatore del progetto.
"Eurasia. Dissolvenze geografiche dell’arte" sulla giovane arte (europea e asiatica) impegnata, sulle orme di Beuys. "Germania contemporanea. Dipingere è narrare" su tre giovani pittori tedeschi. "La raccolta Talamoni. Al centro dell’Informale europeo" su un centinaio di importanti opere (Melotti, Fontana, Savinio, Klee, Kandiskj...) del deposito Talamoni.
Personale di Santorossi, nella tradizionale mostra estiva di sculture e istallazioni di grandi dimensioni ambientate a Castel Pergine. Sull'ipertrofia dell'ego; ma con risultati superficiali.
Attraverso le opere di dieci artisti di vari paesi, una mostra su una particolare (e difficile) tecnica di incisione, che combina realismo e visionarietà.
Una mostra al Mart (da uno studio sulle 1400 opere del fondo Sandretti presso il museo) sull'arte giocoforza clandestina nella Russia sovietica dal 1950 in poi.
Al Museo di Riva del Garda, personale di opere pittoriche, installazioni, mobili, all'insegna della contaminazione tra gli antichi archetipi e il contemporaneo.
In pietra, ferro, reti metalliche, le sculture geometriche di Zavagno, si relazionano con l'ambiente e il paesaggio, fino a compenetrarsi con esso. Anche per questo, particolarmente suggestiva l'esposizione negli spazi del Castello di Pergine.
Alla Galleria Civica di Trento un progetto che sembra sospeso tra l'antropologico e il banale: il monumento alla famiglia-tipo, individuata tramite analisi sociologica. Ma Gillian Wearing è artista non convenzionale e di sicura fama...
In mostra 45 fotografie (dai negativi originali) tra gli anni 1936-46, del grande reporter/artista americano. Il mondo crudo della New York notturna documentato da un osservatore (solo apparentemente) implacabile e disincantato.
"L'uomo e lo spazio", mostra con notevole dispiegamento dei grandi nomi della pittura soprattutto italiana dagli anni '20 ai '50. E con avarizia di spiegazioni per il visitatore.
L'affascinante percorso artistico-naturale di quest'edizione di Arte Sella, culminante nel nuovo "Teatro vegetale". Con un problema: il troppo successo, il pericolo dei grandi numeri, in una manifestazione che vive di un raro equilibrio con la natura.
Come, in un artista non credente, la contemporaneità irrompe nel racconto evangelico. L'arte sacra di Winkler, che un tempo scandalizzava, riproposta oggi in una mostra al Museo Diocesano: che non lascia indifferenti.
Gli ampi spazi del castello prestati a una personale di grandi opere ad hoc realizzate. XIV edizione affidata all'artista trentina, con il titolo "Fuori luogo comune".
"Vittore Grubicy e l’Europa: alle radici del divisionismo" la mostra sul contesto artistico, il ruolo e l'opera del mercante, critico, pittore, maestro del primo divisionismo.
Mostra "popolare", in stile Marco Goldin: nomi e quadri famosissimi, tanto pubblico, un percorso leggermente pretestuoso. Qui si esplora il gusto di un collezionista miliardario, cosa che non appassiona tutti. Ma le opere esposte sono capolavori che parlano da soli.
Architettura e design nel mondo arabo, di ieri e di oggi: tema stimolante, ma troppo ampio in una mostra (al Mart di Rovereto) che, pur coinvolgente, è una sorta di introduzione a una possibile futura indagine.
Di notevole impatto la personale di Romano Abate: opere visionarie, frutto di lavoro indefesso sulla materia (povera), a fondere arcaicità e scorie della modernità.
A Villa Lagarina una mostra in parallelo su due autori, il veneziano Ennio Finzi e il trentino Mauro Cappelletti, attenti indagatori di cromatismi, luminosità, percezioni visive.
”Gli animali e i loro uomini” - disegni di Ericailcane. Rovereto, Biblioteca Civica, fino al 26 febbraio. Claudio Verna. Trento, Enoteca “Grado 12”, fino al 30 marzo.
In mostra oltre cento opere, in prevalenza sculture, di un artista più noto come pittore. Ne esce una visione favolosa e ironica della vita, che stupisce e assorbe l'inquietudine.
L'opera di Medardo Rosso, il suo ruolo centrale nella scultura a cavallo dell'800-'900, i suoi limiti, in una belle, istruttiva mostra al Mart di Rovereto.
La grande mostra (oltre 400 opere esposte) del Mart sulla montagna e le sue interpretazioni artistiche. Semplice sfondo, soggetto naturalistico, fulcro della poetica del sublime e fonte di sperdimento: dal 1400 al 2003 l'evoluzione del rapporto tra uomo/artista e montagna/natura.
Artista cinese, attraverso mezzi insoliti (a Trento ha iniziato con dei fuochi d'artificio al cimitero, per poi proseguire con installazioni alla Galleria Civica) riflette sul senso dell'azione artistica, come sulle differenze culturali e politiche.