L'incredibile proposta dell'assessore Nicolini (pallida creatura del sindaco Dellai): costruire il nuovo ospedale sulle aree inquinate di Trento Nord (di proprietà - guarda caso - dello speculatore Tosolini).
Sul settimanale diocesano un invito insolito e attualissimo: vescovo Sartori, sei vecchio e ammalato, non ce la fai, dimettiti! Da dove nasce questa richiesta, e perché non verrà accolta.
L'esaurirsi dell'ulivo trentino: causa motivi contingenti (l'infausto coordinatore Giuseppe Zorzi) e di fondo (il problema, mai affrontato, del doroteismo come prassi di governo).
La disfatta dei culi di pietra con la trombatura di Detassis. Purchè non si continui con lo stesso metodo: la politica economica intesa come quattro chiacchiere in un club di amici.
Nuovo vescovo di Trento, mons. Luigi Bressan.
Dopo l'episcopato di Sartori, la diocesi di Trento ha bisogno di una "raddrizzata": e dal Vaticano hanno mandato un diplomatico di carriera.
Comunisti new look: dai generali discorsi sulla pace al consiglio comunale. Rifondazione Comunista, rinnovata dopo lunghi travagli interni, si presenta agli elettori di Trento.
Vini trentini, qualità o quantità? Su questa scelta sembrava che, tra le grandi cantine della cooperazione (Cavit e Mezzacorona) e i privati si arrivasse alla guerra. Invece, forse...
Il progetto del nuovo ospedale: perchè non convince. Una prima analisi dei pro e dei contro. E se poi ci ricordiamo che il terreno proposto è quello (inquinato) a Trento-nord dello speculatore Tosolini...
Il Coordinamento Imprenditori respinge l'adesione di Confesercenti e Unione Contadini: per basse ragioni di bottega di alcne associazioni. Un bruttissimo esempio dalla cosidetta società civile.
Le uscite di due candidati europei (Carraro e Costa) sui problemi dei trasporti: nessuna conoscenza delle problematiche, e nessun rispetto delle esigenze della nostra terra.
La magistratura, la pubblica amministrazione, la società trentina: cosa è cambiato a sette anni da Mani Pulite? Intervista a uno dei protagonisti, il PM Pasquale Profiti.
I Democratici di Prodi e Di Pietro - come spesso le nuove formazioni nazionali - stentano a trovare a livello locale personale politico adeguato. I Democratici trentini, tra personaggi discussi e vecchie volpi.
Trento, incominciano le manovre attorno al nuovo Prg. L'amministrazione intende nominare come consulenti tre tecnici non graditi al partito del mattone. E allora...
I culi di pietra impadronitisi dell'Unione Commercio si autonominano ai vertici della Seac, ricca società informatica. I retroscena, le possibili evoluzioni.
10.000 gli immigrati oggi in Trentino; ma di loro non ci si accorge, se non per la piccola porzione di marginali e devianti. I problemi sul come riconoscere il problema, e avviare meccanismi di partecipazione e integrazione.
Gli autoritratti che i nuovi sindaci danno di se stessi nelle interviste del giorno dopo: confusione nell'orientamento politico, carente interesse per la trasparenza ecc. Speriamo sia solo carenza di comunicazione...
Nuovo Comitato Scientifico al Museo di Arte Moderna, con nomi prestigiosi. Si inizia con dichiarazioni a ruota libera (un Museo per la "civiltà alpina"... che roba è?) Purchè non faccia la fine (ingloriosa) del Comitato precedente...
Val Jumela e dintorni: il pesante clima di intimidazioni contro chi, nelle valli, si oppone al modello di sviluppo dominante. Una nuova (in)cultura: dei soldi comunque e subito, in spregio alle leggi attuali e alle prospettive per il futuro.
Parchi e parcheggi sopra le aree inquinate di Trento-nord: questa la - logica - sentenza dei consulenti del nuovo Prg. Ma Dellai risponde di no: sulle aree ci vanno negozi, residenze ecc. Un caso clamoroso di assistenzialismo alla speculazione edilizia.
E il sindaco Pacher? Si accoda...
L'indifferenza della classe politica verso la questione morale; le riserve sull'attività della Procura di Trento (procedimenti accusatori a raffica, tutti risoltisi nel nulla); la proposta indecente di un ticket Tretter-Malossini per le prossime elezioni.
Approvato il collegamento Pinzolo-Campiglio: con la sinistra ormai insignificante, Dellai prosegue imperterrito: governare significa soddisfare le lobby.