Ancora Malossini
Senza pudore nel trasformare in "intuizioni politiche" i paraventi per le proprie attività criminose.
In questi giorni c'è stata una fiammata polemica per la cronica mancanza di spazi espositivi di cui soffre il Cte (Centro Trentino Esposizioni) la struttura che si occupa - con successo - delle fiere a Trento e in provincia, ma che non riesce a decollare per mancanza di interlocutori politici.
Il punto però è un altro. E' l'inserimento nella polemica di Mario Malossini.
Il quale, in un intervento su l'Alto Adige in cui spiega il suo punto di vista sulle opportunità fieristiche in regione, non rinuncia a ricordare che "un'idea di questo tipo era già stata messa sul tappeto dal sottoscritto dieci anni fa, con lo Spot (Società per la promozione e l'offerta trentina ndr) Era prevista la costruzione di un 'palazzo intelligente' come lo chiamavamo, che riuscisse a coordinare tutte le autorità, a fornire i servizi necessari..."
E allora a questo punto ci vediamo costretti a ricordare anche noi. Come è risultato dal processo Prada-Malossini, il progetto Spot fu in realtà una bufala tremenda, che serviva a coprire il delittuoso scambio fra l'uomo politico e la signora Prada: tu cedi la tua villa a me, io ti faccio comperare dalla Pat i terreni di Trento Nord, su cui poi realizzeremo gli edifici dello Spot. Anzi, il dibattimento è stato quanto mai illuminante: sul nulla spinto che stava dietro a quel progetto, con i famosi "consulenti" imbarazzatissimi nei tentativi di spiegare in cosa consistesse, perché andasse o non andasse avanti, come mai fosse finito nel cestino. La conclusione fu sconsolante: lo Spot non era niente, era solo un paravento per la trattativa criminosa, non realizzata la quale, fu gettato via; tanto, del Trentino fieristico, chi se ne frega.
E ora lo stesso personaggio, dichiarato in via definitiva colpevole di corruzione, viene a vantarsi per quel famoso progetto?
E magari, da enti vari, riceve anche compensi per la sua nuova attività di "consulente"?
Intendiamoci, che Mario Malossini cerchi di rifarsi una vita è cosa giusta. Ma per favore, non cercando di riverniciare le sue passate attività.
E per quanto riguarda gli enti vari, pubblici e associazioni di categoria: c'è già il sospetto che gran parte delle "consulenze" siano solo il pretesto per elargire soldi agli amici; cerchiamo di non esagerare.