Mostra "popolare", in stile Marco Goldin: nomi e quadri famosissimi, tanto pubblico, un percorso leggermente pretestuoso. Qui si esplora il gusto di un collezionista miliardario, cosa che non appassiona tutti. Ma le opere esposte sono capolavori che parlano da soli.
I progetti idraulici (proposti attraverso ottimi modellini computerizzati) dell'ingegner Leonardo Da Vinci per rendere più efficiente la città di Milano.
L’alternativa del Mart: museo di ricerca o di consumo immediato? Gli applausi vengono dalla seconda opzione, la scelta rimane la prima. Ma solo in teoria: nella pratica invece, le ricerche...
Maschere, costumi e filmati dai più caratteristici e trasgressivi carnevali di montagna. A cura del Museo degli Usi e Costumi di San Michele all'Adige.
Impeccabile esecuzione al Mart di Rovereto di "Untitled" di Lucinda Childs, presente a un apposito incontro. Però, se non si pubblicizza il tutto, si creano solo eventi flop.
Al Mart una mostra sul rapporto (a dire il vero quasi sempre poco felice) del cinema con il fumetto: ma gli oggetti in mostra sono di scarso interesse, e le lacune molte. Un'esposizione non all'altezza del Museo.
Mostra sui grandi protagonisti della Secessione Viennese: non porta novità, non farà avanzare gli studi; presenta però grandi e piccoli capolavori, e sarà un successo di pubblico.
Al Mart una mostra sull'automobile: il mito della macchina proposto acriticamente, e solo attraverso l'esposizione di auto. Troppo banale (anche se di successo) per un museo dalle ambizioni del Mart. Alla Galleria Civica una personale di Lome, poliedrico artista ideatore, tra l'altro, del Bosco dei Poeti.
Il Museo voluto da Dellai, per “valorizzare la storia del Trentino e del Tirolo storico”. Un’iniziativa dal profilo organizzativo ambiguo e dalle prospettive culturali discutibili. Che solleva un dubbio di fondo: non è che si vuole la Storia ancella della Politica?
Il Trentino moderno è nato dalla rivendicazione di un’alterità rispetto al Tirolo tedesco. E si è evoluto innervando i principi democratici dentro le rivendicazioni nazionali.
Decisamente interessante al Mart di Rovereto la mostra sul design italiano, dall'Art nouveau alla contemporaneità: con approfondimenti come l'evoluzione del gusto, il rapporto con l'economia, il dialogo tra le varie arti...
Il Mart, la Galleria Civica, il moderno e il contemporaneo. Il Trentino si affaccia, con successi e contrasti, sull’affascinante mondo dell’arte contemporanea. Il grande prossimo evento europeo, Manifesta 2008, ospitato in regione: Bolzano è pronta, Trento, causa baruffe, a rimorchio.
Una proposta strampalata ed estemporanea del Capitano Weingarten, in conflitto con se stesso, tra le esigenze dell'elettorato tradizionalista e quelle del voto urbano liberalizzante. Il bicentenario delle battaglie hoferiane si annuncia male.
La battuta di Reinhold Messner ha un senso? Di certo le ambizioni (mondiali) del museo roveretano, un gigante obeso dai costi esorbitanti e crescenti e impegnato su troppi fronti, dovranno venire ridimensionate. E sarebbe una sconfitta per tutta la cultura trentina. Come uscirne? L’esempio del Museion di Bolzano.
Due mostre sul simbolismo: di Maurice Denis al Mart (prima mostra italiana) e degli artisti del Grande Tirolo (peraltro forse più influenzati dalla secessione viennese) a Palazzo delle Albere.
Una mostra al Mart (da uno studio sulle 1400 opere del fondo Sandretti presso il museo) sull'arte giocoforza clandestina nella Russia sovietica dal 1950 in poi.
Al Mart una mostra sul debordante e anticipatore lavoro di Fortunato Depero pubblicitario; e una sull'arte italiana del '900 nella collezione Luigi Ferro.
La disputa tra Mart e Galleria Civica, tra Accademia e Scapigliatura. E l’assessore che, invece di mediare, diventa pasdaran di una parte. Con il bel risultato che...
"Eurasia. Dissolvenze geografiche dell’arte" sulla giovane arte (europea e asiatica) impegnata, sulle orme di Beuys. "Germania contemporanea. Dipingere è narrare" su tre giovani pittori tedeschi. "La raccolta Talamoni. Al centro dell’Informale europeo" su un centinaio di importanti opere (Melotti, Fontana, Savinio, Klee, Kandiskj...) del deposito Talamoni.
La cultura, ora lusso superfluo, ora volano del turismo. I nuovi compiti, pericoli, opportunità dei Musei e delle mostre culturali, in un’intervista a Franco Marzatico, direttore del Castello del Buonconsiglio.
Il conflitto fra Museo di Scienze Naturali e associazioni ambientaliste, dovuto alle ingerenze della politica (leggi Dellai), ora forse potrà essere superato.
A colloquio con Liliana Dematteis della Galleria Martano di Torino, che negli anni ‘60 ha avviato la riscoperta delll’artista futurista e poi è uscita dal mercato per i falsi.
Il progetto originario di un grande museo sull’arte novecentesca trentina e internazionale non c’è più. Deviato su altre strade, il MART non ha più identità e ora si trova ad essere troppo grande e troppo debole.
C’è qualcosa di nuovo a Vienna, la Haus der Geschichte, il primo museo austriaco di storia contemporanea, inaugurato per i 100 anni della nascita della Repubblica