Le manifestazioni di contorno
Dalla ex-Italcementi trasformata in maxi-discoteca, a Piazza Duomo in salotto per giochi da tavolo, alla notte nel Museo per i bambini.
Il successo del Festival e la partecipazione massiccia di pubblico non si è limitata agli incontri, dibattiti e tavole rotonde prettamente economiche, ma ha anche riguardato le numerose attività di contorno Organizzate da alcune cooperative, dal Museo di Scienze Naturali, dalla Federazione delle Cooperative, dallo Studio d’Arte Andromeda, dalla Galleria Civica e tanti altri, queste iniziative, nella maggior parte dei casi rivolte a fasce di pubblico particolari (bambini, giovani, famiglie), si proponevano anzitutto di intercettare e interloquire con i visitatori, interpretando a modo proprio il tema del festival, "Ricchezza e povertà" (talora, a dire il vero, solo un pretesto).
"Non solo giovani" è stato il titolo delle tre serate che la Galleria Civica ha organizzato negli spazi della fabbrica ex-Italcementi. Ogni appuntamento è stato aperto da performance di artisti visivi provenienti da tutto il mondo, i dj hanno poi fatto ballare al ritmo di musica (disco, house, elettro, beat) i numerosissimi giovani accorsi. Un successo di pubblico – alcune migliaia di non solo giovani ogni sera - grazie anche alla cornice suggestiva e alla cura nell’allestimento. Una critica? Talvolta ci è parso che "i temi delle disparità economiche, delle popolazioni deprivate degli strumenti di autodeterminazione, delle culture no logo/no global che producono nuovi linguaggi" citati nel comunicato stampa di presentazione, non siano stati messi nel giusto rilievo.
Se all’Italcementi abbiamo visto giovani e meno giovani ballare fino a tarda notte, diversa ma non meno emozionante è stata la notte che una quarantina di bambini tra i 5 e i 12 anni, provvisti di sacco a pelo ma non di genitori, che dovevano limitarsi ad accompagnarli, hanno passato al Museo di Scienze Naturali tra giochi, laboratori ed esplorazioni notturne. Per l’occasione, la "Nanna al Museo", iniziativa che da anni riscuote successo, ha avuto come tema Paperon de Paperoni e la sua numero uno. "La partecipazione è stata massiccia - commenta la dott.ssa Antonia Caola dell’ufficio stampa del Museo - i bambini erano entusiasti e grazie agli impegni degli animatori e dei volontari è stato possibile accoglierne un numero maggiore del solito". Oltre quaranta, per una bella esperienza.
Non occorreva invece essere bambini per partecipare domenica 4 giugno al torneo di giochi da tavolo, anche questo organizzato dal Museo di Scienze Nturali. Per l’occasione piazza Duomo è stata trasformata in una grande sala da gioco a cielo aperto con tavolini elegantemente preparati pronti ad accogliere centinaia di giocatori che si sono sfidati in svariati giochi in scatola. Si andava dai più classici Dama Cinese o Forza Quattro, per arrivare ai meno noti Quixo, Gobblet, Quoridor e altri. Più di 800 persone hanno giocato e attraverso l’uso della logica, del calcolo, della strategia hanno potuto passare alcune ore pomeridiane, magari tra un dibattito e l’altro, in maniera diversa, nella sempre suggestiva ambientazione di piazza Duomo. Il successo è stato notevole e il format dell’iniziativa, ideato proprio dal Museo di Trento è stato di recente presentato ad un convegno europeo e verrà "copiato" dai maggiori Centri delle Scienze.
Ci sono poi stati appuntamenti teatrali (dal sempre ottimo Moni Ovadia all’argentino Alma Rosè, affabulatore alla Marco Paolini che ha rappresentato, dal punto di vista di una famiglia argentina, il tracollo economico di un paese un tempo ricco), musicali, e ancora giochi, con l’opportunità di costruire giocattoli con materiali di recupero prendendo spunti dall’Africa, dall’India e dal Sudamerica fino ai suggerimenti per evitare la produzione dei ‘rifiuti invisibili’. Insomma il Festival ha offerto ai bambini, ai giovani e agli adulti, continue occasioni di approfondimento attraverso il divertimento. In maniera che ognuno poteva costruirsi la propria giornata, alternando i momenti ludici a quelli più impegnati.
"E’ una strada che non solo intendiamo proseguire, ma ampliare – ci dice l’assessore Luca Salvatori, tra gli ideatori del Festival – Anche capitalizzando il successo incontrato, il prossimo anno coinvolgeremo molte più realtà e offriremo un ventaglio più ampio di appuntamenti".