Uno stillicidio di illeciti politici, una delegittimazione continua degli organismi tecnici: i motivi per cui l’azione di Dellai sulla Jumela è da considerarsi eversiva nei confronti degli assessori e della struttura provinciale.
Val Jumela e dintorni: il pesante clima di intimidazioni contro chi, nelle valli, si oppone al modello di sviluppo dominante. Una nuova (in)cultura: dei soldi comunque e subito, in spregio alle leggi attuali e alle prospettive per il futuro.
Là dove la politica dorotea singhiozza e affonda, arriva a far giustizia l’angelo sterminatore dell’economia di mercato. Con risultati a dir poco sorprendenti.
Dalla Jumela in poi, la frana di credibilità del centro-sinistra. Tra le aggressive lobby di Dellai e le inutili verifiche della sinistra; che cerca di arginare i danni con l’antica arte del rinvio. La giunta è ormai morta, i bei programmi ibernati.
Approvato il collegamento Pinzolo-Campiglio: con la sinistra ormai insignificante, Dellai prosegue imperterrito: governare significa soddisfare le lobby.
La monocultura turistica non produce grande valore aggiunto, mortifica altre economie e costruisce disgregazione sociale. Un convegno a Trento del Cipra.
Anche in Sudtirolo si continua a manomettere l'ambiente in nome di uno sviluppo turistico discutibile. L’ultima: via un bosco per far posto a un campo di golf.
Appunti di viaggio di un turista occidentale in paesi islamici. Una testimonianza di esperienze personali, eppur significative, a contatto con una realtà poliedrica e affascinante.
Dellai promette nuovi impianti. I lavoratori del Primiero, invece, fuggono dagli alberghi: “Meglio la fabbrica, lì almeno siamo rispettati come persone”.
Il presidente Dellai nel suo conflitto con l'ambiente: ha collezionato solo sconfitte. Ma anche una grande vittoria, ha affermato il suo modello: nessuna riforma, contributi, pesanti opere pubbliche. E chi vuole un futuro diverso non ha, oggi, rappresentanza politica.
Gli attentati, i suicidi, l’alcolismo...: lo sconquasso sociale in una valle passata troppo in fretta dalla grama povertà alla ricchezza. Il crollo delle autorità e dei valori, il mito del denaro e del successo, le fragilità dei singoli. Il “pensiero unico” dominante in valle, e quelli che cercano un’altra strada.
Dopo la sentenza della Jumela: le vie d'uscita per Lorenzo Dellai. Il quale continua a muoversi come se governare consistesse nel favorire furbescamente i clienti, invece di sostenere indirizzi strategici.
Sulla Jumela, sulla caccia, sull'inceneritore, tre altolà alla Giunta Dellai da tecnici e magistrati. “In questa maniera non si può governare!” è stata la reazione dell'esecutivo. Appunto.
Moena, il caso della pista Allochet di Fondo: un'imprenditoria turistica ingrassata ed impigrita dalle sovvenzioni dell'ente pubblico, che poi non ha fondi per gli interventi sociali.
Le sedicenti disavventure di 10 turisti roveretani. Esemplari della cultura di una nuova specie sociale: il neo-turista italiano, in vacanza nei paesi esotici.
Un partecipato viaggio in bicicletta tra la gente di un piccolo paese gravato da (troppo?) grandi problemi.
Milka Gozzer e Nicola Guarnieri, Grand Hotel Malawi. Edizioni Il Filo, 2006, pp. 98, 14.
Parte, fortissimamente ridimensionato, il progetto di Giorgio Domenichelli di un insediamento turistico in riva al Garda, contestatissimo e bloccato negli anni ‘80. Cosa è rimasto di quello scontro? Una storia che ci parla della cultura turistica del Trentino, di allora e di oggi, e delle prospettive per il futuro.