Fassa: le sue piste e le sue strade
In questi giorni è stato presentato il bilancio della Catinaccio Funivie di Vigo di Fassa.
Dall’ esame del documento e relazioni ad esso allegate, si possono trarre le seguenti conclusioni:
- La Catinaccio Funivie ha i conti sempre più in rosso, senza grandi prospettive a breve-medio termine, di una inversione di rotta. Pertanto la Catinaccio Funivie per recuperare denaro fresco propone un aumento di capitale che con la sottoscrizione di nuove azioni ed il sovraprezzo ad esse correlato dovrebbe portare nelle casse societarie dai 5 ai 7 miliardi di lire.
- Alcuni anni fa il dividendo distribuito dalla società Catinaccio era veramente "pesante". La società Funivie Catinaccio ha avuto un periodo d’oro fino ai primi anni Novanta. Da allora le preferenze degli sciatori sono cambiate. Essi cercano sempre più il carosello, la possibilità di spostarsi con gli sci ai piedi da un gruppo di impianti all’altro, da una valle all’altra..
Ora il Ciampedie è praticamente una piccola area sciistica isola e perdi più la funivia di Vigo è penalizzata da un accesso infelice e dalla carenza di parcheggio. Gli amministratori della Catinaccio non hanno saputo o voluto, - forse non del tutto per colpa loro ma certamente anche per mancanza di umiltà e duttilità - ricercare sinergie vincenti con la Buffaure di Pozza, la Ciampac di Alba e naturalmente la SITC di Canazei.
Lo scopo è quello di creare un unico grande carosello sciistico di valle, attraverso il Ciampedie, Pera, (da Pera direttamente ai Buffaure), Ciampac, Alba, Col dei Rossi-Belvedere ed il conseguente aggancio al Sella Ronda.
Un circuito che potrebbe trattenere per almeno un giorno alla settimana (+1/6 del fatturato!) la clientela in valle, anziché lasciarla trasbordare nelle valli contigue, specialmente Arabba.
Abbiamo perso dieci anni di tempo ed altri ne perderemo, con tutte le implicazioni negative che questa situazione comporta per l’economia di Vigo. Finora non si è capito - o voluto intendere - che operando in collaborazione. si raggiungerebbero obbiettivi essenziali.
- Il primo è di natura economica: sarebbero molte di più le risorse che rimarrebbero in Valle (più passaggi skipass = più ristorazione nei rifugi = più consumi a valle = più interscambio di clientela alta-media valle).
- Il secondo obiettivo tenderebbe a promuovere il prestigio della nostra località ed una più forte fidelizzazione dell’ospite alla val di Fassa, nonché una promozione eccezionale per il Centro Fassa.
- Il terzo obiettivo - il più importante - è di natura urbanistica e di governo dei flussi di traffico: la prima griglia, il primo stop, quello più importante, si avrebbe a Pera, dove ci sono gli spazi sufficienti per i parcheggi, nonché un facile accesso per lo skibus, e da dove la clientela di tutta la bassa-media valle e quella proveniente da Fiemme, avrebbe il suo punto di partenza naturale per il Ciampedie da una parte, per il Buffaure, Alba, Canazei ed il Sella Ronda dall’altra, decongestionando dal traffico sia Vigo, sia Meida, sia l’alta valle.
Lo sciatore è sicuramente più contento di trascorre il suo tempo sulle piste ed eventualmente guardando il panorama dagli impianti, che non innervosendosi in macchina, in coda, ed alla ricerca di un parcheggio!
Che senso ha invocare le circonvallazioni, come si è sentito dire recentemente dal Presidente della SITC ed anche presidente del Superski Dolomiti Fiorenzo Perathoner, se prima non si cerca di governare i flussi di traffico con i mezzi che si hanno a disposizione, in modo razionale, ecologico, guadagnandoci pure? Si vogliono solo gli sciatori "mordi e fuggi" del fine settimana che comprano il giornaliero "pulito"? E gli imprenditori che devono offrire servizi per l’intera settimana cosa fanno? Si girano i pollici?
E’ trascorsa l’era del "tutto-a tutti- e dappertutto", ed a maggior ragione in montagna! Il territorio a disposizione non è illimitato, è ora di capirlo, e siamo noi che dobbiamo indirizzare i turisti su dove andare, per non permettere che essi si muovano come un branco allo stato brado.
E tuttavia una indicazione importante è contenuta nella relazione allegata al bilancio della società Catinaccio: si prevede una sistemazione della pista per Pera, si prevede la costruzione del sovrappasso sulla strada statale, ma soprattutto si prevede la costruzione di un nuovo impianto di arroccamento da 8 posti da Pera verso il Ciampedie!
Questo significa che finalmente anche la società Catinaccio è convinta che il flusso di traffico degli utenti che provengono dalla alta-media-bassa valle e val di Fiemme diretti al Ciampedie ha il suo miglior punto di partenza da Pera!
Di conseguenza la funivia di Vigo rimarrà solo al servizio della risalita della pista Thoeni e quale impianto di arroccamento riservato agli utenti di Vigo.
Di seguito il traffico improprio che ora gravita su Vigo si ridurrà drasticamente, non ci sarà più necessità di mega parcheggi, si potranno finalmente adottare soluzioni urbanistiche a misura del paese di Vigo, senza inseguire chimere che non hanno alcun riscontro con la nostra realtà.
E’ questa una novità importantissima! Perché la cosiddetta circonvallazione di Vigo, la cui costruzione non è giustificata dai volumi di traffico, era ed è prevista unicamente - a meno dell’esistenza di qualche altro fine inconfessabile! - in funzione del parcheggio a valle delle scuole elementari!
Se in alternativa si costruisce il previsto garage dietro il municipio, senza spreco di territorio, in posizione perfettamente consona ad un rapido accesso alla stazione di partenza della funivia nonché a servizio di tutto il centro del paese (parcheggio che con buona volontà potrebbe già essere in funzione per la stagione 2001-2), il posteggio a valle delle scuole elementari diventa superfluo e con esso diventa superflua la costruzione della nuova strada.
A meno di non seguire naturalmente gli esempi del Sud Italia, dove si costruiscono opere pubbliche solo in funzione dei finanziamenti a disposizione, piuttosto che a soddisfazione dei reali bisogni. Purtroppo, in casi come questi, non si deve mai dare nulla per scontato!
E se questi sono gli intendimenti della società Catinaccio, allora perché gli Amministratori di Vigo, complice la Provincia, si accaniscono nel portare avanti il progetto del parcheggio a valle delle scuole elementari e di conseguenza - o meglio, per necessità propedeutica - anche il progetto della nuova bretella?
E perché il Comune di Vigo non si fa carico, palesando un minimo di spirito democratico come sarebbe suo dovere su una questione così controversa, di interpellare direttamente i cittadini sulla questione?
Ci si nasconde dietro la falsa fatalità del "sono già stati stanziati denari che andrebbero persi".
Chi ha richiesto il finanziamento della strada, si preoccupi ora di spostare tale finanziamento sulle opere più urgenti ed indispensabili in questo momento a Vigo.
Assistiamo ogni anno, tramite la cosiddetta collegata, ad aggiustamenti di bilancio della Provincia.
Essi contengono "di tutto e di più", si cambiano norme e si inseriscono spese a seconda del bisogno del momento, conforme l’esigenza dei vari assessorati che compongono la maggioranza.