Al nuovo Mart, lo screening dell'arte trentina. Oltre le immancabili polemiche, la scontata domanda: esiste ancora una specificità trentina? A noi pare proprio di no.
In mostra 300 opere acquisite negli ultimi dieci anni: sigilli, cassoni nuziali, maschere, medaglie, sculture e soprattutto dipinti, da Dürer a G.B. Lampi.
Prima tappa di un viaggio ai confini dell’arte (e oltre), dove l’artista tenta (talvolta riuscendo) di liberarsi dalle gabbie del sistema dell’arte tramite piccole e grandi utopie.
Evento della Galleria Civica di Trento alle Cantine Endrizzi: l'arte contemporanea portata fuori dagli spazi sacrali in una serata di grande suggestione.
La scommessa del grande Museo internazionale innervato nella piccola città di provincia. Perché la sfida è sempre più difficile e quali sono le vie di uscita.
Una ricerca, un libro e la proposta di un percorso, s’una particolare forma di decorazione architettonica: varia, sorprendente, dai molteplici significati.
La grande mostra (oltre 400 opere esposte) del Mart sulla montagna e le sue interpretazioni artistiche. Semplice sfondo, soggetto naturalistico, fulcro della poetica del sublime e fonte di sperdimento: dal 1400 al 2003 l'evoluzione del rapporto tra uomo/artista e montagna/natura.
La nuova Casa per l'Arte di Volano, iniziativa per legare arte e territorio. Prima iniziativa la mostra di Maria Salvati, che dalle chine acquarellate esposte nella Casa, si dilata nel territorio con gigantografie lungo la statale.
Una mostra di videoinstallazioni e fotografie. L'infrazione dei più classici tabù occidentali sulla corporeità: la malattia, la nudità, la vecchiaia, l'identità sessuale.
Solo in Italia, negli ultimi 30 anni, 40.000 furti e 600.000 oggetti d’arte asportati illegalmente: la domanda, i prezzi salgono, la legislazione ristagna.
La grafica di Burri, dai rari volumi di Emilio Villa, Saffo, Ungaretti fino alle sperimentazioni che lo hanno accompagnato lungo l’arco della sua carriera artistica.
L'opera di Medardo Rosso, il suo ruolo centrale nella scultura a cavallo dell'800-'900, i suoi limiti, in una belle, istruttiva mostra al Mart di Rovereto.
Importante antologica, con oltre cento opere, dagli acquerelli erotici degli anni '30 e '40 all'arte povera e sperimentale degli anni '70: doveroso omaggio che ripercorre con rigore filologico la carriera di un'artista "eretica" ma soprattutto donna.
In mostra oltre cento opere, in prevalenza sculture, di un artista più noto come pittore. Ne esce una visione favolosa e ironica della vita, che stupisce e assorbe l'inquietudine.
Peformance, installazioni, video, fotografie: sulla follia come dolore, deformazione, autolesionismo, prevaricazione, morte. E anche come ricerca dell'estremo da parte dell'artista che vuole stupire a tutti i costi.
L'Arte e gli animali, l'ibridazione uomo-bestia, i temi della mostra-evento al Mart. Mito, passione, violenza, sogno evocati da un percorso visivo di grande impatto.
”Gli animali e i loro uomini” - disegni di Ericailcane. Rovereto, Biblioteca Civica, fino al 26 febbraio. Claudio Verna. Trento, Enoteca “Grado 12”, fino al 30 marzo.
A Villa Lagarina una mostra in parallelo su due autori, il veneziano Ennio Finzi e il trentino Mauro Cappelletti, attenti indagatori di cromatismi, luminosità, percezioni visive.
Di notevole impatto la personale di Romano Abate: opere visionarie, frutto di lavoro indefesso sulla materia (povera), a fondere arcaicità e scorie della modernità.
Oltre al Mart, le gallerie private roveretane, che offrono tre pregevoli mostre: una monografica su Emilio Isgrò, una sul cubano Diango Hernandez, una collettiva di artisti storici trentini.
Architettura e design nel mondo arabo, di ieri e di oggi: tema stimolante, ma troppo ampio in una mostra (al Mart di Rovereto) che, pur coinvolgente, è una sorta di introduzione a una possibile futura indagine.
Sulle produzioni orafe di Augsburg una mostra raffinata ed elegante: che presenta incantevoli tesori introducendoci in un ambito artistico storicamente importante eppur misconosciuto.
La disputa tra le virtù, tra Verità e Giustizia, nella rappresentazione di Giotto, nell'attualità storica, nell'interpretazione di un bel libro d'arte.
Chiara Frugoni, Gli affreschi della Cappella Scrovegni a Padova. Einaudi, 2005, pp. 210.
Mostra "popolare", in stile Marco Goldin: nomi e quadri famosissimi, tanto pubblico, un percorso leggermente pretestuoso. Qui si esplora il gusto di un collezionista miliardario, cosa che non appassiona tutti. Ma le opere esposte sono capolavori che parlano da soli.
Il labirinto bianco, come esperienza claustrofobica per uno spettatore solo: questo il lavoro presentato a Trento dallo (spesso molto provocatorio) artista spagnolo.
"Vittore Grubicy e l’Europa: alle radici del divisionismo" la mostra sul contesto artistico, il ruolo e l'opera del mercante, critico, pittore, maestro del primo divisionismo.
Il critico e teorico roveretano dell'astrattismo era contemporaneamente un sorprendente pittore. Troppo schivo in vita, per non sovrapporre i ruoli. Un'importante retrospettiva alla Galleria Transarte di Rovereto contribuisce a rendergli giustizia.