La Convenzione delle Alpi è il più importante, vasto ed organico progetto internazionale di sviluppo sostenibile; per la salvaguardia di risorse strategiche (acqua, foreste, energia, biodiversità) decisive anche per la pianura. Eppure in Italia, Francia, Slovenia, non se ne vuole parlare.
Polveri sottili, blocco della circolazione, inceneritore: l’urgenza di una nuova politica orientata all’ambiente, le vischiosità della politica, le pressioni di una nascente, inaspettata mobilitazione popolare.
La Giunta Dellai travolge anche le valutazioni sulla sicurezza ambientale (valanghe e frane). La struttura burocratica viene piegata alle ragioni degli interessi economici e del consenso elettorale. La politica è afona, ma il conto lo pagheremo tutti.
Il mondo economico al voto dei rappresentanti di categoria: e si vede che l’ambientalismo - cioè la spinta verso lo sviluppo sostenibile - comincia a riscuotere consensi.
E’ terminato nella più totale delusione il lavoro per la candidatura all’Unesco delle Dolomiti come Patrimonio dell’umanità: cime dimenticate (il Sassolungo!!!) lavori secretati, ossessiva preoccupazione di salvaguardare non la montagna, ma il turismo più aggressivo.
Dal contrasto con il vescovo Bressan a quello con la vicepresidente Cogo, passando per la questione morale: le ultime settimane travagliate di Lorenzo Dellai, stranamente in difficoltà nel dibattito politico. Un presidente troppo stretto tra le esigenze e aspettative della società, un ruolo riformatore che non decolla, una pratica politica che genera solo diffidenze.
Una legge accettabile sembra voler porre rimedio allo sperpero di territorio e risorse rappresentato dalle seconde case. Ma si tratta di buone intenzioni, tutte da verificare.
Parliamo, senza allarmismi, dell’effetto serra e di quello che governi e cittadini dovrebbero fare per evitare, se non la catastrofe, seri guai. Da L’altrapagina, mensile di Città di Castello.
Analogie e differenze tra il Brennero e la Valsusa. La questione trasporti in Italia e sul Brennero, e la necessità di trasparenza nel processo decisionale, altrimenti a rischio. Ma Dellai, al contrario di Durnwalder, tiene tutto segreto.
Il tunnel della Val di Susa probabilmente non si farà mai. Non per la contrarietà delle popolazioni locali, ma perché vi si opporranno immense forze che i nostri governanti sembrano ignorare. Vediamo come.
A proposito dell’inceneritore, una replica all’ing. Salvati: perchè continuare a riproporre nuove tecnologie di incenerimento, invece di cimentarsi con la modifica della gestione dei rifiuti?
Cina e India: oltre tre miliardi di nuovi produttori e consumatori e una nascente leadership in hi-tech. La grande speranza per tutto il Terzo Mondo, il timore che il pianeta sia ormai troppo piccolo.
Nuove tecnologie, sensibilità ambientale, politiche adeguate: i grandi risulatati possibili sul fronte dell’inquinamento e del risparmio energetico. Tra fliliera del legno, Distretto Tecnologico, protocollo di Kyoto, un settore centrale nel prossimo futuro.
L’Europa affonda il collegamento Pinzolo-Campiglio: devasterebbe i siti che tutelano la biodiversità. E la politica trentina? invece di interrogarsi sulla scelta di affidare alle lobby lo sviluppo delle valli, straparla di riduzione o spostamento dei siti protetti. Le contraddizioni della Giunta Dellai: promuove il distretto tecnologico-ambientale, e non capisce che oggi l’ambiente è una risorsa fondamentale.
Mutamenti climatici: i ritardi del Trentino nell’offrire risposte adeguate alle nuove domande del turismo del futuro. Il caso della Valle di Fiemme nelle parole degli addetti ai lavori.
Il nuovo Piano Urbanistico delega quasi completamente il controllo del territorio alle Comunità locali. Una decisione grave: queste, nel corso dei decenni, non si sono dimostrate in grado di resistere ai “poteri forti” locali, e ai loro interessi particolari. Breve storia dell’urbanistica in Trentino, ed allarmato giudizio sui pericoli cui si sta andando incontro.
Trento: autorevoli esponenti del Comune si scagliano contro la difesa delle aree agricole previste dal Pup. A prescindere dalla logica, dai programmi elettorali, dalle stesse convinzioni delle forze politiche. Ma nessuno protesta...
La nuova linea ferroviaria per il Brennero, un grande tunnel che attraverserà il Trentino. Come sarà, e cosa comporta. Ma soprattutto: perché non se ne discute?
113° congresso della SAT: “Il futuro non ha bisogno di noi, ma noi abbiamo bisogno del futuro”. L’impegno dell’ associazione perchè si affrontino con umiltà e realismo i problemi epocali.