Imprenditoria verde
Il mondo economico al voto dei rappresentanti di categoria: e si vede che l’ambientalismo - cioè la spinta verso lo sviluppo sostenibile - comincia a riscuotere consensi.
Dieci giorni fa, gli imprenditori austriaci hanno votato per le loro Camere. I 460.000 aventi diritto, dalla grande Spa al più piccolo esercizio in proprio, dovevano esprimere le loro preferenze.
I Wirtschaftskammern (Camere dell’Economia) sono una specialità del sistema politico in Austria. Esistono dagli anni ’20 del secolo scorso come organismi di diritto pubblico, per diversi settori della società, dai lavoratori dipendenti (esclusi i funzionari dello Stato) agli architetti e ai medici. Non sono associazioni volontarie, auto-organizzate dalla società civile, come i sindacati: se ne fa parte di diritto, cioè obbligatoriamente. Esse dovrebbero rappresentare gli interessi della categoria, ad esempio valutando disegni di legge o altri progetti del governo, o fornendo assistenza giuridica ed altri servizi ai membri.
Si vota regionalmente e per i rappresentanti di categoria (ne esistono centinaia), i quali poi eleggono i loro delegati (sia regionali che di categoria) fino al "parlamento dell’economia", l’assemblea generale che, conseguentemente, assomiglia più al Soviet Supremo che ad un parlamento eletto in base al suffragio universale. Ma almeno si vota. Quando si va a votare, cioè. Il che ha fatto solo il 48% degli aventi diritto.
Di questi, il 70% ha scelto il Wirtschaftsbund, cioè la Lega degli imprenditori, espressione del partito popolare; un po’ meno del 10% è andato agli imprenditori vicini ai Freiheitlichen (che in 5 anni sono riusciti a dimezzare il proprio elettorato), il 13% agli imprenditori socialdemocratici, ed il 4,46% ad Economia Verde, lista che era riuscita a candidarsi in tutti i nove Länder dell’Austria, ma non in tutte le categorie. Nelle categorie dove la lista era presente, ha ottenuto un risultato del 7,4%, e a Vienna, con il 9,2%, ha perfino sorpassato la lista dei Freiheitlichen. Nel Vorarlberg – dove tutti gli altri hanno presentato, come di tradizione, un listone unico (così, era la prima volta che c’era una vera elezione in questo Land), il voto verde è arrivato al 18,7%.
Ma perché i verdi fanno campagna elettorale fra gli imprenditori? Non sono forse proprio loro - i capitalisti - quelli che inquinano, e dunque gli antagonisti naturali di ogni verde che si rispetti?
Ragioniamo un po’.
Se è vero, come è vero, che ogni attività produttiva implica uso di risorse naturali, ciò non vuol dire che necessariamente implichi sperpero di risorse. Seguendo la logica del mercato - purché un quadro istituzionale e giuridico garantisca che l’uso di risorse comporta costi per l’impresa, e che non ci siano beni pubblici, come l’aria, gratuiti o a prezzi troppo bassi - la produzione "pulita" può essere conveniente. L’economia sostenibile può essere un’opzione realistica per un imprenditore lungimirante che guardi più lontano dei numeri del prossimo quadrimestre. Se poi è vero (come è vero) che un salario decente costa all’imprenditore, è anche vero che la stabilità, la pace sociale è un importante fattore che, a lungo termine, può diventare una garanzia per la redditività dell’imprenditoria.
In parole povere, essere un imprenditore verde non è una contraddizione, anzi, è un modello per il futuro. Almeno, lo dice "Economia Verde", che fa parte, a pieno titolo, del partito verde. Il quale non vuole regalare l’economia ai partiti della destra, e si è impegnato a raccogliere consensi anche fra l’imprenditoria.
Ovviamente, all’inizio, specialmente fra i piccoli imprenditori, ed in certi settori, ma con successi significativi: il 45% nell’industria audiovisiva di Vienna, risultati fra il 10 ed il 30% nei servizi, nell’editoria, ma anche in certi comparti del turismo, del commercio e dell’artigianato.
Insomma, esiste una fascia di imprenditori che si sentono attratti da un programma di sviluppo sostenibile, da un’economia "dal volto umano": un’economia di mercato, certo, ma marcatamente ecologica e sociale. Votando per Economia Verde, una decina di migliaia di imprenditori hanno affermato che economia ed ecologia devono essere le due facce di una stessa medaglia.
Nel Tirolo, il presidente della Camera Regionale, Bodenseer, del Wirtschaftsbund, con una partecipazione fortemente ridotta al voto, ha perso, rispetto al 2000, 1.300 consensi. I verdi ne hanno guadagnati 600: qualcosa si muove