Come nel disastro del Vajont, una frana minaccia di cadere su un lago (quello di Lases) e creare un disastro dalle proporzioni catastrofiche. E anche qui, la responsabilità è della mancanza di controlli, dell'inosservanza delle regole, dell'assenza di limiti alle ragioni del profitto.
La frana dello Slavinac, con la sua drammatica pericolosità, mette a nudo i rischi di una politica incapace di rapportarsi correttamente con l’ambiente. Intanto la Giunta provinciale latita, paralizzata dai veti delle lobby, e da un macroscopico conflitto d’interessi interno (l’assessore Casagranda).
Se la frana crea un’onda che tracima oltre il paese...: il paventato disastro biblico sul basso Avisio. Intanto si corre ai ripari: decretando la fine del lago.
Il distretto del porfido affronta la globalizzazione e la crisi polverizzandosi: aziende sempre più piccole, sfruttamento duro dei lavoratori, soprattutto immigrati. A guadagnarci ormai sono solo i concessionari. Ma per quanto?
Anni e anni di una gestione delle cave degne del Far West e la crisi sta affondando il settore. Il bisogno di regole finalmente rispettate e di un ruolo attivo della Provincia.
Questo l’allarme lanciato dalla Commissione Antimafia. La prima puntata di un dossier di QT entra nel mondo del porfido. Il racconto di un episodio che mette in luce il lato oscuro della “terra di mezzo” ai confini della legalità.
Pinè: i cavatori ignorano gli obblighi assunti, il sindaco non fa niente e i Carabinieri non obbediscono alla Procura, che si arrende. E chi confida nella giustizia viene minacciato.
Una vicenda esemplare sull’infiltrazione della criminalità. Protagonisti tre imprenditori trentini, il noto Giuseppe Battaglia e due esponenti della ‘ndrangheta.
Sfruttamento bestiale, disumanità programmata, intimidazioni e violenze verso partner e concorrenti. Oltre i reati di riciclaggio ed evasione fiscale, le intercettazioni dell’Operazione Perfido ci descrivono un ambiente e una cultura barbari, che si stanno insinuando nella nostra società. Favoriti da un giro di insospettabili.
Troppe e troppo ascoltate le tendenze minimizzatrici: anche in Trentino
è partito il ritornello “la mafia non esiste”. Ecco invece quello che dicono
le carte processuali
Tra relatori dell’Antimafia, parenti degli imputati, colletti bianchi indagati e Carabinieri disturbatori; ma anche accorate riflessioni autocritiche. Resoconto di una movimentata e positiva serata.
Sorridente, umano, rigoroso: l'avvocato Mattei, da redattore di QT a soli 17 anni ad avvocato degli ultimi, anche quelli brutti sporchi cattivi (e poveri).
Le condanne pronunciate il 19 dicembre dal Tribunale di Trento e la nomina del nuovo Commissario al Comune di Lona Lases fanno sperare in un futuro più legale e sereno.