Lettera agli imprenditori del porfido
Alcuni dei nostri maggiori imprenditori del porfido si stanno espandendo ed investono quello che hanno guadagnato nella nostra provincia nei nuovi mercati argentini, messicani, bulgari e cinesi. Sono arrivati perfino in Cina. Si teme l’espansione dell’economia cinese, di essere da essa sconfitti e sottomessi, gli imprenditori però non temono gli investimenti nei nuovi mercati, ma li stanno aggredendo sul loro stesso terreno.
Nei giorni scorsi abbiamo letto sui giornali delle molte migliaia di euro inserite nei bilanci di alcune grandi aziende del porfido "made in Trentino", guadagnati dalle loro filiali all’estero. Non ho mai trovato, però, nessun dato riguardo il numero dei loro dipendenti, quante ore lavorano, se mangiano in mensa, se sono retribuiti anche là con una paga sindacale dignitosa e, in questo caso, mi chiedo a quanto essa ammonti. Avranno anche loro il cottimo?
Voglio sperare che i nostri imprenditori, oltre ai capitali nostrani, abbiano esportato e lo stiano ancora facendo, anche un po’ dell’onestà, della giustizia e dell’esperienza sindacale acquisita in questi anni di duro lavoro, dimostrando di che pasta sono fatti i trentini.
Spero che stiano portando in quei paesi poveri, oltre che nuove tecnologie e metodologie industriali, anche il rispetto dei diritti dei lavoratori e l’esempio di come tutelare la loro sicurezza.
Anche perché solo uniformando ai nostri i diritti dei lavoratori dei paesi meno tutelati, potremo sperare di mantenere inalterati quelli che noi abbiamo faticosamente conquistato. Inoltre, solo con degli esempi concreti potremo minare lo stato di sfruttamento in cui giacciono i milioni di lavoratori dei paesi sottosviluppati, mostrando loro come si può lavorare con giustizia e dignità. Sarebbe bello se questi esempi fossero portati proprio dalle nostre imprese. In questo modo esporteremo un po’ meno porfido ma, in compenso, potremo esportare più diritti, libertà, virtù e - perché no - anche il buon esempio trentino.
Fabrizio Bignotti
Responsabile settore porfido Filca Cisl