Nei Ds è venuto a galla il problema a lungo taciuto, il rapporto con la Margherita. Cerchiamo di vedere con quali idee, al di là dei (prevalenti) personalismi.
Ancora sulla miope, litigiosa gestione campanilista dei problemi dell'asse del Brennero della coppia Dellai-Durnwalder: un'intervista al sindaco di Bolzano Giovanni Salghetti.
Hanno vinto le elezioni promettendo tutto a tutti: ed ora si ritrovano a gestire un bilancio in diminuzione, il primo di una lunga serie. I problemi della Margherita e del centro-sinistra, la via d’uscita (viziosa) dell’indebitamento, quella (virtuosa) del cambiamento.
La triplice sconfitta del centro-sinistra nei tre Comuni andati al ballottaggio: l'invincibile Margherita che si fa male da sola; la sinistra sempre più velleitaria e perdente; il (brutto) sogno del grande centro che ritorna attuale.
Con la chiusura del pacchetto d’Autonomia, il Tirolo si sente libero di sviluppare rapporti a sud, senza dover chiedere permesso a Bolzano. E Trento, cosa risponde? L’attualità dell’Euregio di fronte ai problemi del Brennero, le nuove potenzialità, le chiusure sudtirolesi, le ambiguità trentine.
Il voto per le europee nella nostra regione. In Sudtirolo: la sconfitta della Svp come superamento (finalmente!) del voto etnico? In Trentino niente alleanze, nessuna idea guida: il peso della mancanza di strategia.
Ennesime acrobazie con i numeri per tentare di giustificare la PiRuBi. Che dimostrano come la Giunta Dellai a politiche innovative - come il trasporto su ferro - non ci pensi proprio.
Dellai sui soldi della politica è costretto a cambiare rotta, bruscamente e vistosamente. Storia e retroscena di una devastante crisi di consenso, prontamente arginata. Resta il problema di fondo: la perdita di credibilità della Giunta provinciale. I motivi, le prospettive, i rimedi.
Il Congresso del partito del Presidente: dubbi e malessere da una parte, sicumera del potere dall’altra. Un partito consapevole della necessità del riformismo; ma che non riesce a tradurla in pratica.
Durnwalder è in grosse difficoltà per la crisi del suo aeroportino di Bolzano e la sua linea aerea. Dellai gli complica la vita con il suo aeroportino di Mattarello. In fumo decine di milioni di euro e in crisi la concertazione regionale.
15 milioni al vento: spesi dalla Giunta provinciale per "mettere in sicurezza" il Caproni solo per la Protezione Civile. Ma questa non usa aerei, usa solo elicotteri.
Rilasci d'acqua da parte delle centrali e dei consorzi irrigui: la Pat torna a permettere che l'acqua non sia più garantita nei torrenti. Cioè che questi muoiano.
Dalla fine della distinzione di ruoli fra politici e tecnici alla scelta dei segretari comunali: la legge Amistadi sui Comuni è una classica controriforma.
Anche i censimenti della fauna (e quindi la decisione sul numero di animali da abbattere) affidati ai cacciatori. che vengono all'uopo ulteriormente finanziati...
L’arrivo di Bill Gates: le motivazioni, gli interrogativi, le prospettive. E dall’altra parte il distretto tecnologico, le ricerche sull’idrogeno...
Dopo le illusioni del passato, siamo sulla strada giusta?
Come la ferrovia della Valsugana può risolvere presto e bene il problema del traffico del porfido. E invece si preferiscono – ancora! - nuove strade dai costi faraonici.
La Giunta Dellai travolge anche le valutazioni sulla sicurezza ambientale (valanghe e frane). La struttura burocratica viene piegata alle ragioni degli interessi economici e del consenso elettorale. La politica è afona, ma il conto lo pagheremo tutti.
Fallita nel ruolo di interdizione, incapace di proporre, la sinistra trentina è allo sbando; e i singoli si aggrappano alla poltrona. Forse i trentenni...
La trasformazione dell’Itea in Spa: le - condivisibili - premesse, e gli approdi, discutibili quando non allarmanti. Una riforma che non affronta i nodi veri (le aree e il contrasto alla rendita) e rischia di aumentare l’insicurezza sociale.
L'insistere di Dellai su progetti impopolari inizia a creare un'opposizione sociale; che fa il centro-destra (inciucista)? Intanto i Ds riscoprono la questione morale...
E’ terminato nella più totale delusione il lavoro per la candidatura all’Unesco delle Dolomiti come Patrimonio dell’umanità: cime dimenticate (il Sassolungo!!!) lavori secretati, ossessiva preoccupazione di salvaguardare non la montagna, ma il turismo più aggressivo.
Inceneritore o morte: come il sindaco di Trento disfa la sua (amplissima) maggioranza; per non deludere l'alleato-padrone Dellai, e la sua fissa sull'inceneritore. E così la sinistra difende con il mal di pancia un progetto che sa essere obsoleto, sbagliato, pericoloso, costosissimo.
Al Comune di Trento passa il progetto dell'inceneritore, pur con tantissimi "se" ed altrettanti "ma", di una sinistra che vorrebbe contemporaneamente salvarsi l'anima (e l'elettorato) ed evitare lo scontro con il partito degli affari. E tutto rimane ancora aperto.
Resoconto fedele di un incredibile dibattito, al limite della sceneggiatura teatrale. Il popolo dell’Itea e i consiglieri provinciali a confronto: e succede che...
L’abbandono dell’istruzione tecnica, la discontinuità nei cicli scolastici,
l’occhio di favore verso la scuola cattolica: tutti i punti (anche fortemente) negativi della riforma scolastica, prima abbandonati, poi ripresi dall’assessore Salvaterra.
Con il che il Trentino diventa la regione più “morattiana” d’Italia. Perchè mai?
Lo scandalo della sede dell'Autobrennero, perchè rappresenta una perdita di credibilità per tutto il Trentino, e come è correlato agli affarismi della Margherita. Nonostante gli ultimi slanci etici di Dellai.
Ancora sulla legge Salvaterra: il bambino (il riordino della formazione professionale) e l’acqua sporca (la subordinazione della scuola alle comunità locali, la perdita di centralità della scuola pubblica) in due interviste parallele a Vincenzo Bonmassar (Uil) e Margherita Cogo (Ds, vicepresidente della Giunta provinciale).
Trento, ancora favori ai "poteri forti": il Comune continua a spendere nell'area ex-Michelin (i soldi che diceva di non avere quando si trattava di acquistarla a prezzo di saldo e di non lasciarla in mano ai maggiorenti).
Dal contrasto con il vescovo Bressan a quello con la vicepresidente Cogo, passando per la questione morale: le ultime settimane travagliate di Lorenzo Dellai, stranamente in difficoltà nel dibattito politico. Un presidente troppo stretto tra le esigenze e aspettative della società, un ruolo riformatore che non decolla, una pratica politica che genera solo diffidenze.
Partito territoriale, di raccolta, federato...: le boutade, le fesserie, gli spunti interessanti e quelli pericolosi nelle chiacchiere/proposte del Palazzo sul prossimo futuro del partito del Presidente.
Le critiche di Costruire Comunità, le reazioni inconsulte di Lorenzo Dellai e dei suoi. Quando il "dispotismo illuminato" del Presidente non riesce a nascondere i problemi.
Siamo nell’economia della conoscenza, in cui la risorsa fondamentale sono i cervelli; bisogna crearli, non farli fuggire, attrarne altri. Come l’Italia - e ancor più il Trentino - (non) sono attrezzati per questo, cosa si può e deve fare.
Un importante e bel convegno a Rovereto, sulle scelte di fondo, al di là delle scaramucce politiche.
Analogie e differenze tra il Brennero e la Valsusa. La questione trasporti in Italia e sul Brennero, e la necessità di trasparenza nel processo decisionale, altrimenti a rischio. Ma Dellai, al contrario di Durnwalder, tiene tutto segreto.
E’ ufficiale: Alessandro Dalla Torre, da segretario di Dellai a dirigente dell’Itc. Le luci e ombre del mestiere di portaborse, le motivazioni del presidente dell’Istituto, Zanotti, le valutazioni di Zampiccoli (Forza Italia) e Bondi (Ds).
Verso il Partito Democratico? Se a livello nazionale manca ancora una base valoriale condivisa, a livello locale il nuovo partito sembra essere solo l'uscita di sicurezza dalla crisi della Margherita:
Il travaglio della Margherita, che si sente intorno “malumore e sfiducia”. Le risposte di Dellai: analisi lucida eppur parziale, rimedi vaghi. Il problema è il sistema di potere, l’indirizzo doroteo del Trentino; e se si vuole davvero “voltar pagina”. Due interviste incrociate, a Lorenzo Dellai e al prof. Silvio Goglio.
La Cgil a congresso: le lotte di potere, il confronto con la politica, e il grande sforzo di rinnovamento di un’organizzazione centenaria eppur in continua crescita.
L'Unione trentina, egemone in tutti gli ambiti sociali, vince per un risicato 0,4%. Come mai? Le due politiche della giunta provinciale, innovazione in città, contributi nelle valli. Risultato: disagio sociale, un modello di sviluppo obsoleto, il sistema di potere che entra in crisi.
Le frizioni tra i sindaci e la Provincia. Problemi di persone, di istituzioni, di linea politica o di modello di sviluppo? Un confronto con Giorgio Tonini (Ds) e Marcello Carli (Udc).
La storia di una chimera politica, rimasta tale per 15 anni. E ora, sarà la volta buona? E’ auspicabile, soprattutto in Trentino: fra 2 anni si vota. E anche a destra sembra organizzarsi - finalmente - un “partito dei moderati”...
Con la crisi del modello "grisentista" (asfalto + clientela), per i Ds trentini si aprono spazi. E cercano di parlare di programmi. Ma l'ormai lunga scelta di non avere idee...
C’era chi tifava per il flop, eppure il Festival dell’Economia è stato un grande, importante, inaspettato successo. I motivi, le conseguenze, le prospettive.
L'Associazione per il Partito Democratico: non solo per unire sinistra e cattolici, ma anche per rigenerare i partiti. Un tentativo generoso: anche realistico?
La spinta per la fusione delle culture cattoliche e di sinistra; e il superamento della partitocrazia. Mentre a Roma si cercano strade nuove, a Trento intanto...
L’Europa affonda il collegamento Pinzolo-Campiglio: devasterebbe i siti che tutelano la biodiversità. E la politica trentina? invece di interrogarsi sulla scelta di affidare alle lobby lo sviluppo delle valli, straparla di riduzione o spostamento dei siti protetti. Le contraddizioni della Giunta Dellai: promuove il distretto tecnologico-ambientale, e non capisce che oggi l’ambiente è una risorsa fondamentale.
L'assessore Grisenti presenta il progetto di una super tangenziale in Val Lagarina. Costosissima (migliaia di miliardi) e inutile. Ma "i soldi ci sono"; e allora si buttano. Il che vuol dire che la Giunta è senza strategia.
La crisi del partito del Governatore: calano i voti, si dimezzano gli iscritti, sorge il dubbio che non ci sia una chiara strategia. In questo contesto, silurato il vecchio segretario (Mauro Betta) si avanzano tre candidati. Che ci dicono che...
Andreolli e Dellai non possono dirlo, ma non vogliono il Partito Democratico. Il primo per ragioni personali, il secondo strategiche. Quando invece sarebbero da cambiare presone e strategia.
Come Lorenzo Dellai perde il Congresso della sua Margherita. E come si appresta a lanciare un nuovo partito. Per ora una grandissima operazione di packaging.
L'anima del Trentino come identità tirolese, centralità della famiglia e valori tradizionali: questo sembra il nuovo progetto di Lorenzo Dellai. Per andare dove?
Il Museo voluto da Dellai, per “valorizzare la storia del Trentino e del Tirolo storico”. Un’iniziativa dal profilo organizzativo ambiguo e dalle prospettive culturali discutibili. Che solleva un dubbio di fondo: non è che si vuole la Storia ancella della Politica?
Il Trentino moderno è nato dalla rivendicazione di un’alterità rispetto al Tirolo tedesco. E si è evoluto innervando i principi democratici dentro le rivendicazioni nazionali.
Lorenzo Dellai, presidente di una giunta provinciale in calo di consensi, lancia ipotesi di nuove scatole politiche: e riesce a spostare il dibattito dalle cose da fare alle formule del politichese.
Le ingiustizie prodotte dalla decisione della Giunta sulle rette degli asili nido. Conclusione: l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, ma non su quello delle donne.
Il nuovo Piano Urbanistico delega quasi completamente il controllo del territorio alle Comunità locali. Una decisione grave: queste, nel corso dei decenni, non si sono dimostrate in grado di resistere ai “poteri forti” locali, e ai loro interessi particolari. Breve storia dell’urbanistica in Trentino, ed allarmato giudizio sui pericoli cui si sta andando incontro.