Valdastico: come si crea un’opinione pubblica (n° 2)
Storia illustrata in due puntate, per il momento senza un finale. Seconda parte.
Riassunto della puntata precedente. I dati dello studio Ata Engineering (2000) rafforzano l’opinione secondo cui la costruzione dell’A31 porterà riduzioni di traffico in Valsugana. Peccato che i dati siano stati presentati in modo scorretto, siano in sé dubbi e tutto lo studio sia stato sconfessato dallo stesso assessore Grisenti.
Aprile 2002: arriva lo studio TPS Perugia. Committente: Provincia di Trento
Propone due scenari nettamente differenziati: le previsioni sui flussi di traffico cambiano notevolmente a seconda se a chi percorrerà l’A31 verranno imposti:
* pedaggi "autostradali" (= 1 km di A31 come 1 km di A22); oppure
* pedaggi "equivalenti" (Vicenza-Trento costerà come Vicenza-Verona-Trento).
Con l’A31 a pedaggi "autostradali" (prezzo politico minimo) la diminuzione di traffico è stimata tra 8 e 10.000 veicoli equivalenti (1 veicolo pesante = 2,5 veicoli leggeri)
Con l’A31 a pedaggi "equivalenti" (prezzo politico massimo) la diminuzione di traffico è stimata tra 5 e 7.000 veicoli.
Si tratta di diminuzioni più alte rispetto a quelle stimate in precedenza, ma che appaiono significative (35-50%) soprattutto sul tratto orientale; molto meno rilevanti nel tratto più trafficato (10-20%).
Si tradurranno sempre e comunque in analoghi, se non superiori, aumenti di traffico in Valle dell’Adige (un miliardo di euro per spostare il traffico da una valle all’altra).
È tanto? È poco?... Ecco
"L’Adige", 30.4.2002
Ci sono perfino gli errori di stampa!
Nel sottotitolo, il giornale somma i dati in veicoli assoluti (e non in veicoli equivalenti); ma così facendo si otterrebbe 38.265, non 58.265!
I cinquemila veicoli assoluti, agli occhi del lettore distratto, diventano così venticinquemila!
Conseguenze inevitabili…
Fonti: "L’Adige" 30.4.2005;
"Alto Adige", 5.5.2002
Ottobre 2004: Piano della Mobilità
Stessi dati, stesso modo di presentarli, stesse reazioni.
A "L’Adige" vennero, infine, dei dubbi…
E l’assessore rispose...
Domanda: qual è il rapporto tra la Valdastico e la Valsugana?
Risposta: Il traffico che arriva "a Nord di Trento" (dunque in tangenziale venendo dalla Valsugana) "richiede una soluzione, a prescindere da dove provenga". "Togliere dalla Valsugana 8.000 veicoli pesanti è il risultato che si vuol raggiungere. Per un fatto semplice: quel nodo è già congestionato nel suo innesto nella valle dell’Adige".
L’assessore cade in un lapsus: nessuna stima prevede più di 4.500 veicoli pesanti al giorno sulla SS 47; la riduzione in questione è di 8.000 veicoli equivalenti (calcolando un veicolo pesante = 2,5 veicoli leggeri).
Grisenti fa sue alcune delle previsioni più ottimistiche dello studio TPS, che pensa di poter togliere alla Valsugana 8-10.000 veicoli equivalenti nel momento in cui si fa pagare un pedaggio basso a percorre l’A31.
Grisenti ammette che sarebbe, per la Valsugana, una soluzione parziale, cui dovranno accompagnarsi provvedimenti atti a disincentivare il trasporto privato a favore di quello pubblico. L’assessore si dimostra però preoccupato, oltre che della "progressiva congestione della Valsugana", della "temuta e rinnovata paralisi del ‘nodo’ di Trento" (leggi tangenziale).
Domanda: quali sarebbero i costi di tale costruzione?
Risposta: "Da un punto di vista economico-finanziario la Provincia autonoma di Trento non sborserebbe un euro".
No comment
Aprile 2005: Piano di sviluppo
Ancora una volta la Valdastico è presentata come un "segno della grande attenzione prestata agli effetti ambientali del nuovo traffico pesante potenziale in Valsugana".
Fonti: "Trentino", 10.4.2005; "L’Adige", 10.4.2005
Ma questa volta si ammette che anche la Provincia di Trento dovrà partecipare alla spesa.
FINE?