L’architetto Joan Busquets presenta il suo progetto per Trento: l’interramento della ferrovia. Costi modesti, grandi opportunità, effettiva realizzabilità di una grande opera. Di fronte alla quale rientra la guerriglia del partito degli affari contro i consulenti. O meglio, lo scontro è rinviato, perché...
L’asse del Brennero, la (non)politica europea del traffico, le esigenze delle popolazioni locali, il dispendioso potenziamento di una linea del tutto sottoutilizzata. Come affrontare una situazione caotica e spendere meglio troppi soldi.
Come la ferrovia della Valsugana può risolvere presto e bene il problema del traffico del porfido. E invece si preferiscono – ancora! - nuove strade dai costi faraonici.
I perchè delle carrozze portate a spasso chiuse, e quelle aperte strapiene e i passeggeri lasciati a terra. E gli pseudo "servizi" paratelefonici, che non ci si riesce mai a scrollarsi di dosso. Si stava meglio quando si stava peggio?
Analogie e differenze tra il Brennero e la Valsusa. La questione trasporti in Italia e sul Brennero, e la necessità di trasparenza nel processo decisionale, altrimenti a rischio. Ma Dellai, al contrario di Durnwalder, tiene tutto segreto.
Il tunnel della Val di Susa probabilmente non si farà mai. Non per la contrarietà delle popolazioni locali, ma perché vi si opporranno immense forze che i nostri governanti sembrano ignorare. Vediamo come.
La nuova linea ferroviaria per il Brennero, un grande tunnel che attraverserà il Trentino. Come sarà, e cosa comporta. Ma soprattutto: perché non se ne discute?
La crisi fa svaporare il grande spreco della TAV
in galleria per tutta la regione.
Rimane urgente il tema di quante merci, e come, far passare per la Val d’Adige, già inquinata
da biossido di azoto quanto una grande città.
In mostra a Forlì le foto raccolte dal giornalista e fotografo Tomasz Kizny che documentano la vita nei Gulag e il caso della cosiddetta “Via morta”. Da “Una Città”, mensile di Forlì
La nuova linea del Brennero: da anni si lavora sotto traccia, tra giustificati timori e vaghe aspettative. Ora, con Ianeselli, si comincia a vederci chiaro: i costi (ambientali) ma anche le opportunità.
Trentino Trasporti ha fermato i treni in estate. Ora lo fa di nuovo. Ci sono i soldi dello Stato per l’elettrificazione ma la Provincia lancia l’idrogeno. Tutto da rifare e la gente si arrabbia.