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Canoni, tariffe e bollette

E inoltre, ultime notizie su bond Argentina e Cirio.

Canone Telecom. Il canone Telecom è illegittimo. Lo ha stabilito il Giudice di Pace di Torre Annunziata che ha accolto la domanda di un utente condannando la Telecom a restituire i canoni percepiti e a pagare le spese di giudizio. Il Giudice, in base all’art. 3 del D.P.R. n. 318/97 (che impone alla Telecom di fornire il "servizio universale" su tutto il territorio nazionale) ha ritenuto che il "servizio universale" consiste nella fornitura di servizi, ma nella norma non viene citato il canone di abbonamento.

Nella sentenza si legge inoltre che quello telefonico è un contratto di adesione, con necessità, quindi, di verificare l’eventuale vessatorietà della clausola che prevede il pagamento del canone. Ebbene, il Giudice ha evidenziato che la clausola predisposta dalla Telecom produce uno squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto e che, al pagamento del canone, non corrisponde nessun servizio erogato da Telecom, giungendo all’assurdo pagamento del canone anche in un bimestre nel quale non vi sia stato alcun traffico telefonico.

In definitiva, la clausola contrattuale che prevede il pagamento di un canone fisso, prescindendo dal traffico effettivamente erogato, è da considerarsi ingiusta e di natura vessatoria ai sensi dell’art. 1469 bis del Codice Civile e quindi è stata dichiarata inefficace.

La sentenza apre la strada a oltre 20 milioni di cause analoghe dinanzi ai Giudici di Pace da parte degli utenti Telecom per la restituzione del canone versato negli ultimi 5 anni.

Bolletta Telecom. F. B. di Riva ci fa notare che le ultime bollette Telecom presentano una sorpresa: il raddoppio della voce "spese di spedizione bolletta", passata da 0,17 euro a 0,37, a cui va aggiunta l’Iva. In effetti tale voce rappresenta una notevole spesa per la collettività: per la spedizione della bolletta ogni utente pagherà adesso 2,64 euro annui, contro i precedenti 1,22, un aumento di oltre il 100%. Se si moltiplica l’importo per il numero di utenti Telecom (circa 20 milioni), si arrivaalla bella cifra di 52.800.000 di euro ogni anno. E’ da notare inoltre che la voce "spese di spedizione bolletta" è illegittima, come hanno stabilito vari Giudici di Pace.

In proposito le associazioni dei consumatori hanno deciso di presentare un esposto alla Procura di Roma e una diffida all’Autorità delle comunicazioni affinché verifichino se il comportamento dell’azienda, che raddoppia una spesa a cui i consumatori non sono tenuti, possa configurare eventuali reati, compreso quello di truffa.

A chi non intende sottostare al balzello consigliamo di passare alla bolletta on line, ossia alla visualizzazione gratuita della bolletta su Internet, e alla stampa del bollettino per il pagamento.

 Trenitalia: primi risultati. Federconsumatori si è battuta, in questi mesi, per far rientrare decisioni di Trenitalia che penalizzavano i pendolari.

A livello nazionale si sono svolti incontri a Milano con la dirigenza di Trenitalia , con cui si è arrivati a concordare i primi risultati positiviper un miglioramento del servizio, a partire dal ripristino di 16 interregionali, cancellati dall’orario nel dicembre scorso. Inoltre, si è convenuto di apportare modifiche per ulteriori variazioni, finalizzate ad una migliore puntualità e regolarità del servizio. Ci saranno poi altre riunioni in tema di sistemi di vendita e di tariffazione con definizione di carte dei servizi.

A livello locale è stato predisposto un mini rimborso per i disagi subiti dai pendolari nei mesi scorsi (per gli abbonati basta compilare, alla biglietteria della stazione, l’apposito modulo) e siamo in attesa della convocazione di un incontro con l’assessore provinciale competente e con la dirigenza di Trenitalia.

Gas: a proposito dei rincari. Abbiamo accolto con soddisfazione la decisione del Consiglio di Stato di accogliere il ricorso presentato dall’Autorità per l’energia contro la sospensiva del Tar della Lombardia sulle tariffe del gas, scongiurando così la possibilità di rincari sulla bolletta. Si tratta di una decisione positiva, ma dal 1° aprile le tariffe subiranno aumenti del 2,2%, pari a + 21 euro annui a bolletta.

Ci è stato inoltre segnalato che, a livello provinciale, il cambiamento di gestione nel settore energetico, ovvero il passaggio di tali servizi alla società Trenta, abbia comportato un aumento delle tariffe. A tale proposito ci siamo rivolti ad esperti perché verifichino se le segnalazioni rispondano al vero, in quanto siamo decisi a promuovere una mobilitazione generale degli utenti se effettivamente, sotto le mentite spoglie del cambio di gestione, che doveva portare ad un miglioramento del servizio, dovesse nascondersi un camuffato aumento delle tariffe.

Autostrade: tavolo di confronto. Nell’ultima settimana di marzo si è tenuto a Roma un incontro tra Intesaconsumatori e Autostrade dei Parchi. Intesaconsumatori ha proposto all’azienda una serie di misure per aumentare la sicurezza stradale, contenere le tariffe dei pedaggi e risolvere le controversie con gli utenti. Anche a livello provinciale proponiamo all’Autobrennero un simile confronto alla luce delle segnalazioni pervenuteci per i numerosi cantieri aperti per la terza corsia che stanno determinando disagi e pericoli; siamo infatti pronti a presentare una serie di misure in ordine alla sicurezza degli utenti, che deve essere prioritaria rispetto a qualsiasi cosa.

Banche: quando i patti cambiano. P.G. di Rovereto vuol sapere se le modifiche dei costi e delle condizioni contrattuali dei conti correnti bancari vanno comunicati direttamente al cliente, oppure se basta che la banca pubblichi la variazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Finalmente ci sono segnali che vanno nella direzione giusta. Infatti, mentre fino a qualche tempo fa la normativa prevedeva che bastasse la semplice pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per quanto riguardava le modifiche dei costi e delle condizioni contrattuali dei ccb, ora da un lato le dichiarazioni del Presidente dell’Antitrust Catricalà sul diritto dei titolari dei conti di essere direttamente informati delle variazioni dei costi, come del resto prevede il Codice Civile, dall’altro il fatto che alcune banche hanno cominciato a non avvalersi più della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma comunicano direttamente ai clienti le variazioni contrattuali, sono indici che fanno sperare che tali esempi vengano presto seguiti anche dalle altre banche.

Pertanto, essendo il consumatore direttamente informato delle modifiche, può avvalersi, nei 15 giorni previsti, del diritto di recedere dal contratto senza penalità.

Altre decisioni importanti, che tutte le banche dovrebbero assumere, riguardano il diritto alla chiusura del conto e al trasferimento dei titoli senza costi. Questi provvedimenti favorirebbero la concorrenza e l’efficienza di tutto il sistema bancario e finanziario.

Bond Argentini: parte l’arbitrato internazionale. Vorremmo informare circa l’iniziativa che molti risparmiatori hanno più volte richiesto e che oggi si rivela un enorme vantaggio per le banche coinvolte nella vicenda dei bond argentini e che, a nostro parere, potrebbe essere utile solo a chi finora non ha fatto nulla. Ricordiamo che quando più di un anno fa l’Associazione per la tutela degli investitori in titoli argentini (TFA) annunciò l’intenzione di battere la strada dell’arbitrato internazionale dell’ICSID (organismo della Banca Mondiale), informalmente sempre la TFA assicurò che tale strada non sarebbe stata preclusiva ad azioni legali da parte dei risparmiatori nei confronti delle banche che avevano negoziato con loro titoli inadatti. Allora le associazioni dei consumatori chiesero alla TFA di rilasciare un parere pro veritate redatto da autorevoli docenti universitari che potesse assicurare i risparmiatori sulla possibilità di intraprendere azioni legali sia contro l’Argentina, tramite la TFA, sia contro le banche. Il risultato di quella richiesta fu che la TFA bloccò la sua iniziativa. Oggi, finalmente, abbiamo conferma di quanto già sapevamo e cioè che per poter aderire all’ICSID il risparmiatore non deve aver presentato causa alla banca che gli ha venduto i bond e che dopo la firma del mandato alla TFA non è più possibile agire legalmente se non revocando il mandato. In altre parole, attraverso il ricorso all’arbitrato le banche italiane uscirebbero indenni dalla tempesta, in quanto anche se il risparmiatore, in caso di arbitrato negativo dell’ICSID, volesse ancora agire legalmente contro la banca che gli ha venduto i titoli, la banca stessa potrebbe eccepire il giudizio negativo dell’ICSID con un indubbio vantaggio processuale e, soprattutto, con la possibilità che il giudice dichiari cessato l’interesse ad agire, magari anche con condanna alle spese legali a carico del risparmiatore.

Alla fine di questa edificante storia, poi, la TFA, dopo aver gridato peste e corna contro l’OPS, oggi candidamente dichiara che si proporrà l’ ICSID, ma che la TFA "non accoglierà offerte negoziali pari o inferiori all’OPS ". In altre parole, se l’offerta negoziale sarà superiore anche di poco all’OPS (offerta pubblica di scambio), si potrà prendere in considerazione e i risparmiatori per pochi euro avranno magari atteso 4 o 5 anni senza percepire interessi. Per quanto riguarda l’adesione o meno all’arbitrato ICSID, non possiamo che ripetere quanto abbiamo già detto: dovranno essere i risparmiatori ad esprimere una decisione in merito.

Bond Cirio: ancora una vittoria. Anche a Firenze i giudici han dato ragione alla Federconsumatori condannando la Banca di Credito Cooperativo Fiorentino a risarcire a un risparmiatore, difeso dal Coordinatore Area Legale della Federconsumatori, la somma di 50.000 euro in bond Cirio, oltre a interessi e spese legali. La Federconsumatori ha avviato da oltre due anni un contenzioso in tutti i tribunali contro le banche che hanno malamente negoziato bond Argentini, Cirio, Parmalat ed altri, ottenendo vittorie per i risparmiatori e procederà ancora in questa azione.

Anche a Trento abbiamo aperto un apposito Ufficio legale che sta aprendo azioni individuali e cumulative; si invitano pertanto i risparmiatori trentini a rivolgersi alle sedi dell’associazione presenti a Trento (via Murerei 8, tel. 0461303992), a Rovereto (via Maioliche 57 H, tel. 0464421057) e a Riva del Garda (viale della Liberazione, tel. 0464552121).