I nodi al pettine 1
Lorenzo Dellai, in un’intervista all’Adige del 7 novembre, mentre dichiara di lasciare la Giunta provinciale in febbraio confessa, a denti stretti e in maniera molto contorta, alcuni errori: Metroland e inceneritore. Su Metroland, incalzato dal direttore Giovannetti, ammette che era un progetto che non stava in piedi, e che sarebbe stato più realistico “un sistema di ferrovie locali lungo le valli, come aveva fatto l’impero austroungarico”. Che è esattamente quello che in tanti, associazioni ambientaliste in prima fila (vedi “La ferrovia del Paradiso” su QT del novembre 2010) gli avevano più volte, inascoltati, ripetuto. Sull’inceneritore poi martellante è stata in questi anni la preziosa attività di agitazione e puntuale controinformazione di Nimby, associazione a ciò dedicata (e regolarmente demonizzata da tutto l’establishment dellaiano).
Comunque, alla fine tutto bene? Mica tanto, nel frattempo sono state spese centinaia di milioni in bandi di concorso deserti e soprattutto progetti preliminari, di massima ecc, che non serviranno a nulla. È il costo dell’ostinazione del potere.