Siamo tutti coinvolti: dal terrorismo e dalla risposta al terrorismo. Le due strade di fronte all’America, a noi, all’Islam: l’alleanza per affermare un nuovo equilibrio mondiale; oppure i contrapposti terrori, dei kamikaze e delle bombe. I fattori a favore dell’una e dell’altra delle due opzioni.
Nel 1987 un cronista conobbe un giovane arabo rimasto ferito mentre combatteva contro i russi con l’appoggio della Cia: spocchioso, integralista, eppur affascinante. Cronaca di un incontro/scontro che oggi sembra premonitore.
Da Centomila, quindicinale di Lugo (Ravenna).
Per battere il terrorismo, occidentali e musulmani devono rivedere la propria visione negativa dell’altro. A colloquio con l’islamologo Khaled Fouad Allam.
Da L’altrapagina, mensile di Città di Castello.
Un paese straziato dalla guerriglia, mentre l'Europa gioca al buonismo. Un articolo che fa discutere, di un giornalista colombiano. Da L’altrapagina, mensile di Città di Castello.
La retorica patriottarda sulle vittime (non "eroi"!) di Nassiriya copre il problema vero: che il terrorismo lo si sconfigge non con le guerre e le invasioni, ma con l'azione politica, la giustizia economica, la legalità internazionale.
Dopo Nassiriya, che basi ha la rinascita del sentimento patriottico? Che relazione con le contrapposizioni di religione, la propaganda sulla lotta al terrorismo? A colloquio con i prof. Sergio Fabbrini e Massimo Giuliani.
“Nessuno ha un progetto complessivo per il futuro dell’Irak; per questo c’è di che essere pessimisti”. A colloquio col sociologo italo-irakeno Adel Jabbar.
E' ormai evidente il fallimento della guerra come risposta al terrorismo. Però, mentre la 'vecchia Europa' riacquista spazi, la sinistra italiana stolidamente si divide.
Il terrorismo, purtroppo, è una strategia militare di cui molti (ieri come oggi) si sono macchiati. Presentarlo come il grande Nemico nasconde le vere cause dell’instabilità mondiale.
Due importanti sentenze della Corte suprema: un passo indietro sugli strappi costituzionali in nome dell' antiterrorismo; e nuova disciplina delle testimonianze.
Mentre si esporta la democrazia, le restrizioni delle libertà sono all’ordine del giorno, oggi per i musulmani come ieri per i giapponesi. Da L’altrapagina, mensile di Città di Castello.
Carlo Bonini - Giuseppe D’Avanzo, Il mercato della paura. Torino, Einaudi, 2006, pp. 352, € 15.50.
La paura del terrorismo fomentata ad arte dal Sismi ed altre scorribande dei servizi segreti, come documentate dalle inchieste dei giornalisti di Repubblica.
La teoria emersa in un’assemblea: l’inchiesta sulle nuove BR è una montatura, l’obiettivo sono le lotte sociali. Come se il terrorismo fosse un’invenzione.
Se lo scopo è distruggere i Taleban, 30.000 soldati sono assolutamente insufficienti. Se è invece la pacificazione, l'azione militare di stranieri ferisce l’autonomia di un popolo e ne perpetua la disgregazione. E allora?
Cristano de Eccher, da piazza Fontana a Palazzo Madama. È lui il custode dei timer della strage? Ora siede nei banchi del Senato, come il giudice che lo investigò, Gerardo D’Ambrosio.
Al tempo dell’Isis, e dopo una storia costellata di crociate, roghi, inquisizioni, si ripropone una domanda di fondo: quanto la violenza è connaturata con la religione? Un dibattito fra il direttore di QT Ettore Paris, Piergiorgio Cattani (redattore e scrittore) e Gaspare Nevola (ordinario di Scienza Politica all’Università di Trento).