Lo strano appello dei “musulmani moderati”
Il 2 settembre, Il Corriere della sera pubblica un appello dal titolo "Isoliamo i fanatici per un Paese più giusto e più sicuro" a cui aderiscono un centinaio di sigle e singoli musulmani non solo italiani o residenti in Italia, ma anche esteri. L’appello si situa nel 3° anniversario dell’attacco alle Torri gemelle e sullo stesso giornale e nello stesso giorno ha il plauso del ministro degli interni. L’appello nei cinque capoversi principali inizia con l’incipit retorico e impegnativo: "Noi musulmane e musulmani d’Italia…", per coinvolgere l’intera galassia araba presente in Italia, accreditando così due gironi danteschi: uno, il limbo dei Musulmani brava gente e quindi moderata per scelta e vocazione e l’altro, la giudecca dei Musulmani traditori, eversivi, estremisti e terroristi. Conclusione: chi non è moderato è terrorista.
Tra le firme degli aderenti non si trova quella dell’UCOII (Unione Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia), l’unica che è diffusa in tutto il paese e raccoglie l’adesione della maggior parte delle moschee). Un disguido? Forse no, visto che nessuno ha chiesto all’UCOII di firmare. L’appello, infatti, sembra (dico sembra perché non ho elementi probatori apodittici, ma solo indizi e tre indizi formano una prova) scritto e redatto dal vice direttore dello stesso Corriere, Magdi Allam, discussa figura di giornalista, non sempre limpida e libera nelle sue valutazioni delle questioni mediorientali. Sembra che Allam voglia apparire più occidentale degli occidentali, giocando la carta dell’arabo completamente inserito nella civiltà europea. Su questa sponda ha fatto affari d’oro e continua a farli. Come ha fatto affari d’oro il Corriere con il farneticante "Rabbia e orgoglio" di Oriana Fallici.
"Musulmane e musulmani d’Italia" si schierano in modo "assoluto e compatto contro il terrorismo di quanti strumentalizzando un’interpretazione estremistica e deviata dell’islam e facendo leva sul fanatismo ideologico hanno scatenato una guerra aggressiva del terrore contro il mondo intero e la comune civiltà dell’uomo".
Da questo appello, apprendiamo direttamente da "musulmane e musulmani d’Italia" che il terrorismo non ha padri né madri, ma nasce all’improvviso perché in qualche scuola coranica si è sbagliata la lettura filologica del Corano e quindi dell’Islam. In altre parole, invece di prendere il libro rivelato di Maometto, qualcuno per sbaglio ha inforcato "Mein Kampf" e pluff! sono diventati estremisti e terroristi, scatenando "una guerra aggressiva del terrore contro il mondo intero e la comune civiltà dell’uomo".
L’Occidente è aggredito. L’Occidente è vittima. L’Occidente è innocente, per cui "nel terzo anniversario della tragedia che ha insanguinato gli Stati Uniti d’America, confermiamo il nostro più sentito e convinto cordoglio per le vittime di questa offensiva globalizzata del terrorismo che infierisce in modo indiscriminato contro tutti coloro che sono stati condannati come nemici di una folle guerra santa, siano essi americani, europei o arabi, oppure ebrei, cristiani, musulmani e di altre religioni". Ora tutti gli arabi musulmani e non credenti, come anche tutti i paesi occidentali, sono avvisati: chiunque non è moderato, cioè chiunque non è dalla parte dell’America di Bush, del governo Berlusconi e del governo inglese, a qualunque religione appartenga, sappia che non avrà tregua.
Nemmeno una parola sulle guerre, sul petrolio, sui dieci anni di embargo irakeno e sul terrorismo legalizzato di governi folli che infieriscono in modo indiscriminato contro tutti coloro che sono stati condannati come nemici: bambini, civili, donne, vecchi e malati negli ospedali. (...)
In questi giorni, in Italia, tutti corrono a rendere omaggio al dio moderato, che è il muovo Moloch inventato dalla destra per evirare le sinistra. Le olimpiadi del consenso gratuito sono state vinte da questa opposizione che lo stesso padrone del governo italiano elogia compiaciuto dal palco della Fiera del Levante a Bari. Peccato che la sinistra, avendo sbandato a destra ha smarrito la bussola di ogni direzione e oggi non sa più distinguere ciò che è di destra e ciò che è di sinistra. La marmellata è pronta e gli ingredienti ci sono tutti. L’unità nazionale ritrovata, l’opposizione blandita dal governo, la destra che gode in attesa che la sinistra scoppi come un petardo fuori stagione, le musulmane e i musulmani d’Italia che sono diventati di colpo integrati, moderati e, autentica rivoluzione culturale, assertori della pari dignità tra donna e uomo, come appare evidente all’incipit di ogni capoverso: "Noi musulmane e musulmani…". Quando mai un appello musulmano è firmato dalle donne e per giunta citate in prima battuta, davanti agli uomini? Chi ha firmato si rende conto che si passa anche sopra a costumi per cui, in Italia, ancora oggi le donne musulmane sono sottomesse, angariate, infibulate e considerate come mera proprietà dell’uomo? No, nessun musulmano avrebbe oggi firmato un appello così concepito. Solo Magdi Allam, occidentale tra gli occidentali, avrebbe potuto farlo. Non mi meraviglio che l’UCOII non abbia firmato.
Per parte sua la sinistra sta spianando la strada a Berlusconi. La sinistra italiana è generosa e pur di non far piangere Berlusconi che ancora deve sistemare due o tre cosette per sé e famigli, lo tranquillizza facendogli campagna gratuita (...)
Secondo questi marpioni, il terrorismo non ha niente da spartire con la guerra preventiva. Sessantesei anni di guerra contro i palestinesi non hanno nulla da spartire con il terrorismo che pervade le strade del mondo. (...)
Il commercio italiano di armi che il governo ha autorizzato alla Siria, incluso dall’amministrazione Bush tra i "Paesi canaglia" perché accusato di rivendere armi a Saddam Hussein e di dare rifugio ai terroristi islamici c’entra con il terrorismo. Se c’entra, però, qualcuno deve spiegare perché a questa canaglia, il governo Berlusconi, così pronto ad esportare democrazia anche con le armi, ha venduto una commessa di sofisticati sistemi di visori notturni di puntamento e di controllo del tiro per carri armati T72 di fabbricazione sovietica per un controvalore commerciale di 12,5 milioni di euro (Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri, "Relazione sulle operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento", Roma, marzo 2003). Queste armi rivendute all’Iraq e ai terroristi fondamentalisti sono servite per uccidere americani e loro alleati. Con queste armi furono uccisi gli stessi soldati italiani, a Nassirija, inviati e stipendiati a salvare l’Iraq (per una documentazione più dettagliata vedi: B. Bellesi – P. Moiola, La Guerra Le Guerre, Viaggio in un mondo di conflitti e di menzogne, EMI, Bologna 2004, edito dai Missionari della Consolata e pubblicato dalla Edizioni Missionarie Italiane, non da qualche inesperto no-global).
Se ormai destra e sinistra pari sono, o meglio, uniti per la patria con Bush e Berlusconi, è segno che è iniziato il principio della fine e possiamo rassegnarci al terrorismo senza fine di Bush e valvassini, mentre la sinistra italiana, assiste sorridente, là, nell’ultimo angolo a destra, intonando "Jingle Bells".