Terrorismo è anche far morire gente per fame, come accade ai ragazzini di Korogocho, che cadono come mosche; e nessuno li piange.
Da L’Altrapagina, mensile di Città di Castello.
La questione non è se schierarsi da una parte o dall’altra. Ciò che conta è che Israele e stato palestinese hanno eguale diritto di esistere. E che devono convivere. Invece Bush e Sharon...
L’Italia e l’Europa possono e devono uscire dall’attuale vergognoso immobilismo. Un’intervista all’on. Giovanni Kessler (Ulivo) sulle iniziative in corso.
A Pratica di Mare una pomposa celebrazione della guerra fredda prossima ventura. Nel resto d'Italia il pessimo governo Berlusconi non viene castigato: è la conferma che...
La Corte Penale Internazionale dovrebbe entrare in funzione nella primavera del 2003. Ma Stati Uniti, Cina, Giappone, Israele ed altri ne restano fuori.
Ogni giorno si assegnano riconoscimenti ad atleti ed artisti, ma anche ai personaggi più diversi, per premiare azioni stravaganti o eccezionali. Noi ne proponiamo qualche altro...
Da Qualevita, bimestrale dell’Aquila.
Dopo le rivolte integraliste contro Miss Mondo, e in attesa della guerra sull’Irak: dalla Nigeria all’India, gli scontri e le evoluzioni all’interno del mondo islamico.
Intervista ad Aboulkheir Breigeche, presidente della Comunità Islamica del Trentino Alto Adige. Islamismo e diritti umani. Processi storici universali o peculiarità dell’Occidente?
La barbarie della "guerra preventiva" conto l'Iraq: per il capovolgimento della dottrina di legittima difesa, per le vittime che provocherà, per le reazioni a catena che ne verranno innescate.
L’ "utilità” delle guerre, l’Onu, l’Europa, l’opposizione dei popoli, l’efficacia preventiva della diplomazia dal basso: discutono Silvano Bert (cattolico, intellettuale di sinistra), Massimo Pilati (Rete di Lilliput), Luigi Olivieri (deputato dei Ds).
Non c'è razionalità, per quanto abominevole, nel frenetico assalto a Bagdad. E' solo una reazione terrorizzata, e quindi disastrosa, alla vulnerabilità americana del dopo due Torri.
La forza e le debolezze del dittatore, le oscure prospettive del dopoguerra e le ipocrisie dell’Occidente. Intervista ad Adel Jabbar, sociologo di origine irakena.
I quesiti che ci pone la guerra: cosa è l’”interesse nazionale”, quale realisticamente è nel mondo il ruolo dell’Italia e dell’Europa, quanto conta la forza delle idee, quanto la dignità dei popoli. I cinici hanno sbagliato tutti i calcoli: forse non hanno ragione loro. Un’intervista al prof. Sergio Fabbrini, politologo, dell’Università di Trento.
La pietà per i morti. La preoccupazione per le macerie che hanno sepolto il diritto internazionale. Ma anche la speranza suscitata da un movimento planetario che si oppone all’arroganza dei “liberatori”.
Perché si comporta così? Elettoralmente gli conviene? Con quali argomentazioni lo giustifica la stampa amica? Un’intervista al prof. Sergio Fabbrini, politologo.
A Trento, oltre cento studiosi al capezzale della grande malata. Con idee molto diverse. Cronaca del convegno “Europa in costruzione. La forza delle identità, la ricerca di unità”.
Non saranno gli attentati di questi giorni, e i prossimi prevedibili, a indurre gli Stati Uniti a rinunciare ai propri progetti. Il confronto strategico con la Cina, le dinamiche interne agli stati islamici, il ruolo di Francia, Germania , Russia e quello dell'Europa.
La retorica patriottarda sulle vittime (non "eroi"!) di Nassiriya copre il problema vero: che il terrorismo lo si sconfigge non con le guerre e le invasioni, ma con l'azione politica, la giustizia economica, la legalità internazionale.
Dopo Nassiriya, che basi ha la rinascita del sentimento patriottico? Che relazione con le contrapposizioni di religione, la propaganda sulla lotta al terrorismo? A colloquio con i prof. Sergio Fabbrini e Massimo Giuliani.
“Nessuno ha un progetto complessivo per il futuro dell’Irak; per questo c’è di che essere pessimisti”. A colloquio col sociologo italo-irakeno Adel Jabbar.
Nessun cittadino americano dev’essere processato per crimini di guerra. E per evitarlo gli Stati Uniti ricorrono al ricatto economico sui Paesi più poveri.
E' ormai evidente il fallimento della guerra come risposta al terrorismo. Però, mentre la 'vecchia Europa' riacquista spazi, la sinistra italiana stolidamente si divide.
Il ritiro delle truppe è la sola decisione ragionevole. posizione condivisa anche da Spagna, Francia e Germania. Eppure viene presentata come "estremista".
Dalla tremenda vita quotidiana alle incerte prospettive future; all'unico esito positivo, la fine dell'occupazione. A colloquio col sociologo irakeno Adel Jabbar.
La lezione della vicenda irakena: l’indipendenza degli Stati è secondaria, quello che conta è l'interdipendenza. L'analisi di Benjamin Barber e il commento del politologo Sergio Fabbrini.
Dopo il rapimento delle due Simone: le Ong, le manifestazioni congiunte con gli islamici, la possibilità di sfuggire alla spirale terrore-odio-guerra. La lezione, i limiti, il nuovo importantissimo ruolo delle esperienze di volontariato internazionale.