Il Trentino che ci meritiamo: miliardi per depuratori e fognature, e intanto avanti con le inutili centraline che rubano ai fiumi l'acqua; che continua così ad essere di scarsa qualità.
Gli errori, la perdita di cultura, il disprezzo del territorio, dietro i recenti disastri ambientali. Due casi emblematici: la svendita della golena, e la farsa della diga di Valda. Eppure la storia del Trentino insegna che...
Il territorio ha tenuto? Il clima sta cambiando? E sono da temere conseguenze drammatiche? Gli interrogativi sulla politica ambientale dopo le piogge e frane di fine novembre.
La politica planetaria dell’acqua, quella nazionale e quella trentina: dalle municipalizzate alle multinazionali, dalle Spa degli amici ai grandi gruppi esteri. Come si rischia di rimanere indietro; e come una serie di scelte, troppo furbe o troppo azzardate, rischia di svendere un patrimonio vitale.
Rilasci d'acqua da parte delle centrali e dei consorzi irrigui: la Pat torna a permettere che l'acqua non sia più garantita nei torrenti. Cioè che questi muoiano.
Le mobilitazioni - vittoriose - contro le multinazionali dell'acqua, che avevano aumentato le tariffe e peggiorato il servizio. Lo slogan "la Bolivia ai Boliviani" sta divenendo realtà?
La gestione del territorio è il grande problema italiano. Cinquant’anni fa un ministro democristiano, Fiorentino Sullo, cercò di affrontarlo. Ma fu fermato. Da “L’altrapagina”, mensile di Città di Castello.
Come nel terzo mondo, l’acquedotto del capoluogo viene alimentato da pozzi in zona industriale e dal subalveo del Fersina a rischio arsenico. Eppure si potrebbe facilmente rimediare, e risparmiando.
Centrali idroelettriche: acquistarle o darle in concessione? Su questa scelta cruciale il dibattito politico è quasi inesistente. Le posizioni di due consiglieri di opposizione e il silenzio della Giunta.
I grandi interessi che da qui al 2024 si muoveranno per mettere le mani sulle nostre concessioni idroelettriche hanno battuto un colpo. Per ora solo attraverso gli “amichevoli consigli” dell’Autorità garante della concorrenza, a cui la legge provinciale non piace.
Fiumi ridotti a canali, sponde malamente “ripulite” e acque addomesticate e sfruttate senza necessità. Perché la natura, se non serve immediatamente al turismo, è un intralcio
l Consiglio delle Autonomie Locali vuol dare battaglia contro la legge sul piccolo idroelettrico. Sulla questione abbiamo sentito Franco Bazzoli, sindaco di Sella Giudicarie.
Il governo sta impugnando tutte le proroghe delle concessioni idroelettriche. Dopo il Trentino, anche il Friuli assaggia la dura legge della concorrenza.
Intervista all'assessore Mario Tonina per capire come ci destreggeremo tra impugnazioni delle norme provinciali e applicazione della prossima legge sulla concorrenza