Il fondatore del Manifesto: una vita segnata dalle tragedie private, da un pessimismo globale; e nonostante questo, nobilitata da un impegno civico e politico appassionato, che ha lasciato un segno nella storia.
Il controvertice no-global a Riva del Garda: il giochino degli scontri con la polizia, i problemi di visibilità mediatica, la ricerca di forme pacifiche di azione contestativa. E poi i dibattiti: passi avanti e contraddizioni su guerra, liberismo, Costituzione Europea, privatizzazioni.
Dellai entra di prepotenza nelle questioni interne alla lista dei DS: che dopo un primo scatto d’orgoglio si fanno umiliare e accettano il ruolo di satelliti. I retroscena, le motivazioni, le conseguenze di una riuscita operazione di colonizzazione politica.
Il grande successo della Margherita, come e perchè. E il bivio che si trova ora di fronte Lorenzo Dellai: gestire il potere alla dorotea o cercare di passare alla storia? Qui sia la sinistra che la destra potrebbero giocare un ruolo. Invece...
I Ds allo sbando, tra perdita di identità, voglia di rivincite, ipotesi di politica propositiva. La Margherita senza capacità egemoniche: né sugli alleati, né sulla pubblica opinione. Il varo della nuova Giunta dimostra che Dellai, se vorrà solo essere l’ennesimo doroteo, non avrà vita facile.
Un’attività politica fatta di improvvisazioni, urla, apparizioni televisive e discussioni sulle poltrone. Sono proprio così i partiti italiani? Ne discutono Giorgio Tonini (DS) e Giorgio Lunelli (Margherita).
L'incredibile candidatura di Mario Cossali, dal disastro di Rovereto alla poltrona provinciale: quando la politica non conta più, contano solo gli organigrammi.
PRG e vivibilità: le belle parole dell'assessore Andreatta, le denunce delle circoscrizioni, il doppio gioco della Margherita "territoriale", l'insolita resistenza della sinistra.
I due candidati alla segreteria dei Ds: ottime persone, ma la cui candidatura in un'organizzazione sana sarebbe impensabile. Il fatto è che i Ds sono ormai irrilevanti; e servono solo alla promozione sociale di un gruppetto di persone.
Come l’improbabile sindaco Maffei tiene in scacco l’alleanza. E come la sinistra non riesce più a convincere. La partitocrazia cerca di uscire dall’impasse: se poi, magari, riuscisse anche a trovare un sindaco adeguato...
Fallita nel ruolo di interdizione, incapace di proporre, la sinistra trentina è allo sbando; e i singoli si aggrappano alla poltrona. Forse i trentenni...
Come ogni organizzazione, la politica avrebbe tanto bisogno di innovazione. Ma che ruolo riescono ad avervi i giovani? Le identità, esistono ancora? Inchiesta tra i giovani impegnati nei partiti: il rinnovamento, gli obblighi di fedeltà, il ricambio generazionale.
Ruolo e identità della città, rapporti con Trento, urbanistica, crisi dell’industria, mobilità... I temi di fondo oggi di Rovereto in due interviste parallele a Bruno Ballaradini e Guglielmo Valduga (mentre il sindaco Maffei dà forfait).
Sconfitta al primo turno, la sinistra di fronte al dilemma del ballottaggio: coerentemente non appoggiare il sindaco Maffei (Margherita) "nemico" e "incapace", o votarlo secondo gli ordini superiori, "per il bene della coalizione"?
Il centrosinistra trentino scosso dalla sconfitta roveretana: forse urge ridisegnare un’alleanza poco produttiva. La Margherita inizia a pensarci, i Ds invece...
Inceneritore o morte: come il sindaco di Trento disfa la sua (amplissima) maggioranza; per non deludere l'alleato-padrone Dellai, e la sua fissa sull'inceneritore. E così la sinistra difende con il mal di pancia un progetto che sa essere obsoleto, sbagliato, pericoloso, costosissimo.
Organizzazione, finalità, aspettative, delle stranissime primarie del centro-sinistra. Intanto un primo dato rivoluzionario: contro ogni previsione i partiti hanno smesso di litigare.
Al Comune di Trento passa il progetto dell'inceneritore, pur con tantissimi "se" ed altrettanti "ma", di una sinistra che vorrebbe contemporaneamente salvarsi l'anima (e l'elettorato) ed evitare lo scontro con il partito degli affari. E tutto rimane ancora aperto.
Incredibile interpretazione del centro-sinistra al Comune di Trento: il voto è segreto solo per chi lo vuole. E tutto per controllare i consiglieri nel voto sull'inceneritore.
Dal contrasto con il vescovo Bressan a quello con la vicepresidente Cogo, passando per la questione morale: le ultime settimane travagliate di Lorenzo Dellai, stranamente in difficoltà nel dibattito politico. Un presidente troppo stretto tra le esigenze e aspettative della società, un ruolo riformatore che non decolla, una pratica politica che genera solo diffidenze.
Finita nel grottesco la ricerca dei diesse dei candidati al Parlamento: ridicolizzate le (pseudo) primarie, silurato l'onorevole uscente (e meritevole) Kessler, violentata la logica e le stesse convenienze di partito. E tutto perché il segretario...
Con la crisi del modello "grisentista" (asfalto + clientela), per i Ds trentini si aprono spazi. E cercano di parlare di programmi. Ma l'ormai lunga scelta di non avere idee...
L'Associazione per il Partito Democratico: non solo per unire sinistra e cattolici, ma anche per rigenerare i partiti. Un tentativo generoso: anche realistico?
La spinta per la fusione delle culture cattoliche e di sinistra; e il superamento della partitocrazia. Mentre a Roma si cercano strade nuove, a Trento intanto...
La Festa dell'Unità sulla Neve: tanto popolo, tanta passione politica, poche certezze e pochissimi giovani. Eppure questa gente è un patrimonio per tutti: a rischio di estinzione?
Congresso DS: un partito con le spalle al muro,conscio di essere ormai irrilevante. E perchè, proprio per questo, può - forse - costruire qualcosa di nuovo.
Il diverso (e nocivo) modello di sviluppo cui sembra ora orientarsi il Trentino: per puro caso, come ricaduta di traffici di poltrone. Opinioni nel mondo politico.
Il nuovo spazio e ruolo della sinistra, in una società in cui sono cresciute e continuano a crescere le disuguaglianze. E al contempo la frammentazione e la fragilità delle troppe, piccole forze politiche. I progetti per uscire da questo impasse, tra piccole ambizioni, urgenze sociali, culture da adeguare.
La “Cosa rossa”: a livello nazionale ci provano ma arranca; in Trentino sono ancora più indietro. Quando invece, i temi della tutela del lavoro e dell’ambiente...
Diciamolo, la sinistra ha perso perchè ha governato male: su fisco, economia, giustizia, istruzione, infrastrutture, ambiente, non ha saputo trasmettere alla nazione una direzione di marcia. I limiti delle capacità e della cultura di governo, l’abbandono dei luoghi di lavoro, il distacco dai ceti popolari. La lunga lista degli errori e le possibili nuove prospettive.
Ricordo del nostro redattore ed amico Walter Micheli, improvvisamente scomparso. I rapporti di QT con il Micheli politico ai vertici della Provincia, con lo studioso, con il cittadino impegnato, con il redattore. Attraverso 25 anni di storia del Trentino, vissuti da appassionato e disinteressato protagonista.
Partito Democratico a Roma: il "dialoghismo" con Berlusconi, il buonismo ad oltranza hanno silurato Prodi e snervato l'identità del partito. Ma non è solo Veltroni, è l'establishment di centro-sinistra profondamente inadeguato.
Mauro Marcantoni e Milena Di Camillo, Renato Ballardini. Prefazione di Giorgio Napolitano. Fondazione Museo Storico del Trentino, 2011, pp. 218, euro 18.
Pier Giorgio Rauzi, spretato eppur credente nel profondo, intellettuale e docente, collaboratore di QT, anima del cattolicesimo critico trentino. Di quel movimento, ora, cosa è rimasto, quali i lasciti?
La mostra al Buonconsiglio. Ottima la parte sullo studioso, censurata l’attività politica, ridotta ad anelito nazionalista l’adesione alla guerra. Culturalmente un robusto passo indietro.
Dopo il 25 aprile: si “resiste” per rimediare ad una sconfitta; ma dove abbiamo perso? E perché? Non dovrebbe sorgere il dubbio che in questi anni si sia governato male?