Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca
QT n. 21, 6 dicembre 2003 Servizi

Margherita Cogo e il “grisentismo”

La diessina Margherita Cogo, vicepresidente nella nuova giunta nonché assessore alla Cultura, è stata oggetto di decise contestazioni, dentro i Ds, per non aver sostenuto la "ribellione" del suo partito contro Dellai, dichiarando che la nuova Giunta proposta dal presidente andava bene, al punto da presenziarne alle riunioni prima che il partito desse la sua sofferta adesione.

Il nuovo vice-presidente della Giunta Provinciale, Margherita Cogo.

Non ci interessa qui ripercorrere quei contrasti, quanto invece chiarire cosa si intende con il concetto, portato avanti anche dall’on. Kessler, per cui il significato prioritario della presenza della sinistra in Giunta non deve essere il controllo, bensì la proposta.

Il che è abbastanza chiaro quando si pensa all’azione di governo in settori come le riforme istituzionali, la cultura, la salute, il welfare, l’innovazione ecc. E’ da chiarire invece quando vengono al pettine i tradizionali motivi di contrasto con il grisentismo (dal nome dell’assessore ai Lavori Pubblici Silvano Grisenti)…

L'assessore provinciale ai lavori pubblici Silvano Grisenti.

"Parlare di ‘grisentismo’ non mi sembra l’approccio giusto. Mi sono alleata con la Margherita, e con questi esponenti, senza averne una tale idea negativa. Ci sono solo visioni un po’ diverse, come è giusto in una coalizione. Non demonizziamo le persone; e per converso non attribuiamogli neanche la capacità di portare avanti, con diabolica abilità, politiche che noi non riusciremmo a condizionare".

Eppure, nella scorsa legislatura, la sinistra su alcuni episodi ha ingerito rospi, su altri è stata costretta a veder passare provvedimenti non condivisi, limitandosi a votare contro.

"Non essere d’accordo su tutto è normale, ci sono le mediazioni. Il punto è che si deve arrivare a posizioni condivise: un governo in cui c’è chi vota contro non ha molto senso. Il voto contrario ha il significato di una dichiarazione di appartenenza, ma è del tutto inefficace. E d’altra parte anche il nostro elettorato non vuole tanto che affermiamo la nostra identità, quanto che affermiamo delle politiche".

Veniamo ai casi concreti. Il primo si è presentato subito: la Valdastico.

"Credo sia uno dei casi più semplici: è già stato affrontato, e con chiarezza, nel programma di coalizione. Va visto globalmente, all’interno di un discorso complessivo, tenendo presente che le priorità sono la ferrovia e l’asse del Brennero; stabilito questo, poi si dovrà valutare, assieme alle regioni confinanti, se è una realizzazione che serve".

Gli impianti a fune.

"Anche qui c’è un principio condiviso, si devono solo effettuare completamenti delle attuali aree sciistiche…"

Nei ‘completamenti’ si può far rientrare tutto quel che si vuole.

"Nella scorsa legislatura, il problema dei nuovi collegamenti è stato affrontato nella variante al Pup: e ammetto che ne è risultato un punto di mediazione molto al ribasso. Qui essere propositivi vuol dire passare dall’attuale sistema di incentivi pubblici agli impianti di risalita, destinati (giustamente) a sparire causa le normative europee, agli incentivi alle nuove forme di turismo, che per di più sono destagionalizzate".

Rifiuti e inceneritore.

"Anche qui propositività vuol dire agire per la riduzione degli imballaggi e dei rifiuti, per la raccolta differenziata capillare, per il riciclo dei materiali differenziati".

Ottimi propositi. Poi i Comuni della differenziata se ne sbattono; la Trentino Servizi idem, operando il business dell’inceneritore versa in un evidente conflitto di interessi; e l’inceneritore, attraverso acrobazie tecniche, raddoppia la propria capacità, come dimostra l’esempio di Brescia.

"Non condivido questa sfiducia negli organi tecnici e politici che devono governare questo processo. Comunque non mi sottraggo alla questione. In questo campo la sinistra non ha la competenza specifica, però siamo all’interno di una coalizione: e quindi dovremo operare perché nel giro di pochi mesi ci sia un aumento deciso della differenziata, altrimenti occorrerà intervenire con mezzi straordinari, tipo il commissario già proposto a suo tempo dal consigliere Passerini".