Una campagna elettorale all'insegna dell'autogol. Dai visitors nazionali del centro-destra, alla moglie di Malossini, alle arroganze della nomenklatura del centro-sinistra: una piccola antologia, rivelatrice di una cultura politica inadeguata.
Si arricchisce il già animato quadro dell'informazione locale: arriva il Corriere del Trentino, edizione locale del più diffuso quotidiano nazionale. Con quali ambizioni e strategie?
Politica più chiara, polarizzazione delle formazioni, varo immediato della Giunta Provinciale: alla prova dei fatti, questi gli effetti della nuova legge elettorale. Positivi. Accanto a alcune cose da rivedere...
I conflitti interni e le prospettive di Alleanza Nazionale, prima e dopo l’ultima abiura di Fini del fascismo: l'eredità storica, i personalismi, il rapporto con Forza Italia.
Il rafforzamento delle capacità di governo, doveroso ma senza contrappesi; il prevalere delle fedeltà al leader rispetto ai programmi; le eccessive risorse in mano al pubblico. Le dinamiche per cui il Trentino viene governato da un nuovo notabilato.
Un conchiuso della Giunta provinciale disfa il progetto di Renzo Piano sul lungo Adige: togliendo il buono e aggravando il meno buono. Ora si cerca di rimediare...
La Valsugana, gli interporti, i balletti sui dati: le ultime evoluzioni dell'annosa voglia di autostrade inutili. E un fatto rilevante che passa sotto silenzio, l'ipotesi di un Trentino di 600.000 abitanti.
L'incredibile candidatura di Mario Cossali, dal disastro di Rovereto alla poltrona provinciale: quando la politica non conta più, contano solo gli organigrammi.
Il prof. Egidi si sta dando (troppo) da fare per essere riconfermato rettore. Danneggiando l'immagine dell'Università e di sé stesso. Professore, perché?
La riforma dei Comuni, l'abolizione dei Comprensori, il decentramento della Provincia (autonoma) più centralista d'Italia. I problemi veri e quelli pretestuosi che sta incontrando la riforma Bressanini.
Il nuovo corso della Forza Italia di Malossini-Zampiccoli: in ombra Berlusconi e l'anti-comunismo, snobbati gli alleati, basta con l'opposizione urlata. Il pericolo della subalternità a Dellai e la ricerca di contenuti.
Tra lo sconcerto dell'Università, Massimo Egidi vuole il terzo mandato da rettore a tutti i costi: una brutta conclusione di un'altrimenti positiva esperienza.
Ancora sulla miope, litigiosa gestione campanilista dei problemi dell'asse del Brennero della coppia Dellai-Durnwalder: un'intervista al sindaco di Bolzano Giovanni Salghetti.
Elezioni comunali: quanto pesano i sindaci-podestà ora assessori provinciali; le crepe nella Casa dei Trentini; il perdurante disorientamento della sinistra.
La triplice sconfitta del centro-sinistra nei tre Comuni andati al ballottaggio: l'invincibile Margherita che si fa male da sola; la sinistra sempre più velleitaria e perdente; il (brutto) sogno del grande centro che ritorna attuale.
Una nuova Tv privata, per proiettare il Trentino nel Nord-Est. Un progetto economicamente solido, giornalisticamente incerto, globalmente interessante.
Dopo il progetto di Gregotti sulle aree inquinate: stravolta la strategia del Comune a Trento Nord e sui centri commerciali. Qual'è il problema vero e dove porta la mancanza di coraggio.
Il vicolo cieco in cui ci si è cacciati con l'insegnamento cattolico nella scuola: le richieste degli islamici, le reazioni dei politici, il prurito degli integralisti nostrani. Quale possibile soluzione?
PRG e vivibilità: le belle parole dell'assessore Andreatta, le denunce delle circoscrizioni, il doppio gioco della Margherita "territoriale", l'insolita resistenza della sinistra.
I due candidati alla segreteria dei Ds: ottime persone, ma la cui candidatura in un'organizzazione sana sarebbe impensabile. Il fatto è che i Ds sono ormai irrilevanti; e servono solo alla promozione sociale di un gruppetto di persone.
Iginio Lorenzi, socialista, vicesindaco di Trento: la non facile eppur coerente scelta dell'alternativa alla Dc, che impresse nuova passione etica alla politica trentina, e salvò dal disonore il Psi locale.
Ennesime acrobazie con i numeri per tentare di giustificare la PiRuBi. Che dimostrano come la Giunta Dellai a politiche innovative - come il trasporto su ferro - non ci pensi proprio.
La strigliata del vescovo ai politici: è un suo diritto. Però pensi, innanzitutto, a casa propria. Come mai tiene segreti i documenti sulla (chiacchieratissima) nascita della sua finanziaria?
Durnwalder è in grosse difficoltà per la crisi del suo aeroportino di Bolzano e la sua linea aerea. Dellai gli complica la vita con il suo aeroportino di Mattarello. In fumo decine di milioni di euro e in crisi la concertazione regionale.
Un libro dei militanti berlusconiani per celebrare il decennale del Club Forza Trento. Un'inaspettata e acuta rassegna autocritica di dieci anni di (meritate) sconfitte. Della serie: quando i militanti sono meglio dei dirigenti.
15 milioni al vento: spesi dalla Giunta provinciale per "mettere in sicurezza" il Caproni solo per la Protezione Civile. Ma questa non usa aerei, usa solo elicotteri.
Un convegno, organizzato da Microsoft e Università di Trento, sulle convergenze tra discipline scientifiche diverse, e su un'auspicata Maastricht della ricerca europea.
Moena, il caso della pista Allochet di Fondo: un'imprenditoria turistica ingrassata ed impigrita dalle sovvenzioni dell'ente pubblico, che poi non ha fondi per gli interventi sociali.
Come un meritorio, volontario eppur qualificatissimo lavoro di recupero della memoria storica della città, viene additato ad infamia: dal leghista Boldrini e poi - addirittura! - dal sindaco Maffei. Le miserevoli motivazioni politiche di una vicenda che è solo squalificante. Anche per la città.
In Russia i cattolici sono lo 0,3% della popolazione, Wojtyla è un perfetto sconosciuto. Eppure, secondo i media, lì avrebbe distrutto un impero. Un esempio clamoroso di servilismo intellettuale.
La figura straordinaria di Karol Wojtyla viene elevata da cardinali, Tv, politici ossequienti, masse di fedeli plaudenti, al di sopra dei comuni mortali: con conseguenze pesanti sul dialogo ecumenico e sulla stessa religione, ridotta ad emozione.
C'è poi il problema del governo della Chiesa...
La scelta del Conclave di eleggere Joseph Ratzinger, l'intransigente custode della retta dottrina. Oltre i superficiali trionfi mediatici, la visione spaventata che la Chiesa ha di se stessa.
Uno strano incontro (con i giovani?) di D'Alema e Sofri: che, oltre al narcisismo delle star della politica, rivela la disarmante debolezza della cultura laica e di sinistra.
I perchè delle carrozze portate a spasso chiuse, e quelle aperte strapiene e i passeggeri lasciati a terra. E gli pseudo "servizi" paratelefonici, che non ci si riesce mai a scrollarsi di dosso. Si stava meglio quando si stava peggio?
Sconfitta al primo turno, la sinistra di fronte al dilemma del ballottaggio: coerentemente non appoggiare il sindaco Maffei (Margherita) "nemico" e "incapace", o votarlo secondo gli ordini superiori, "per il bene della coalizione"?
Il progetto di Prodi (superare le distinzioni tra laici e cattolici) da una parte, e quello di papa Ratzinger (accentuare l'identità religiosa) e del cardinal Ruini (assicurarne la proiezione politica) dall'altra: radicalmente divergenti. Di qui lo strappo di Rutelli?
Un impianto teoricamente all'avanguardia, in realtà pasto delle lobby. E ora, oltre agli sperperi, c'è anche una disastrosa fuoriuscita di carburante: occultata dalla stampa.
L'insistere di Dellai su progetti impopolari inizia a creare un'opposizione sociale; che fa il centro-destra (inciucista)? Intanto i Ds riscoprono la questione morale...
Inceneritore o morte: come il sindaco di Trento disfa la sua (amplissima) maggioranza; per non deludere l'alleato-padrone Dellai, e la sua fissa sull'inceneritore. E così la sinistra difende con il mal di pancia un progetto che sa essere obsoleto, sbagliato, pericoloso, costosissimo.
Al Comune di Trento passa il progetto dell'inceneritore, pur con tantissimi "se" ed altrettanti "ma", di una sinistra che vorrebbe contemporaneamente salvarsi l'anima (e l'elettorato) ed evitare lo scontro con il partito degli affari. E tutto rimane ancora aperto.
Incredibile interpretazione del centro-sinistra al Comune di Trento: il voto è segreto solo per chi lo vuole. E tutto per controllare i consiglieri nel voto sull'inceneritore.
Lo scandalo della sede dell'Autobrennero, perchè rappresenta una perdita di credibilità per tutto il Trentino, e come è correlato agli affarismi della Margherita. Nonostante gli ultimi slanci etici di Dellai.
Trento, ancora favori ai "poteri forti": il Comune continua a spendere nell'area ex-Michelin (i soldi che diceva di non avere quando si trattava di acquistarla a prezzo di saldo e di non lasciarla in mano ai maggiorenti).
Partito territoriale, di raccolta, federato...: le boutade, le fesserie, gli spunti interessanti e quelli pericolosi nelle chiacchiere/proposte del Palazzo sul prossimo futuro del partito del Presidente.
Le critiche di Costruire Comunità, le reazioni inconsulte di Lorenzo Dellai e dei suoi. Quando il "dispotismo illuminato" del Presidente non riesce a nascondere i problemi.
I motivi veri per cui si può rivendicare la specificità del Trentino: l'autogoverno secolare, la cura del territorio, il volontariato, le sperimentazioni politiche... Ma sono proprio i valori annacquati nella rincorsa di modelli altrui.
Verso il Partito Democratico? Se a livello nazionale manca ancora una base valoriale condivisa, a livello locale il nuovo partito sembra essere solo l'uscita di sicurezza dalla crisi della Margherita:
Finita nel grottesco la ricerca dei diesse dei candidati al Parlamento: ridicolizzate le (pseudo) primarie, silurato l'onorevole uscente (e meritevole) Kessler, violentata la logica e le stesse convenienze di partito. E tutto perché il segretario...
Le tasse e quale società si vuole: due temi strettamente correlati, affrontati solo con vergognose furbizie (dalla destra) o ambigue timidezze (dalla sinistra).
L'Unione trentina, egemone in tutti gli ambiti sociali, vince per un risicato 0,4%. Come mai? Le due politiche della giunta provinciale, innovazione in città, contributi nelle valli. Risultato: disagio sociale, un modello di sviluppo obsoleto, il sistema di potere che entra in crisi.
La Liberazione è festa di tutti o festa della sinistra? A interpretare il senso del 25 aprile, paradossalmente sono stati i disobbedienti, invece dei rappresentanti delle istituzioni.
Con la crisi del modello "grisentista" (asfalto + clientela), per i Ds trentini si aprono spazi. E cercano di parlare di programmi. Ma l'ormai lunga scelta di non avere idee...
L'Associazione per il Partito Democratico: non solo per unire sinistra e cattolici, ma anche per rigenerare i partiti. Un tentativo generoso: anche realistico?
Variante al Prg: come si stravolge l'urbanistica e ci si ficca in un ginepraio legale. Con l'interesse pubblico mero orpello e i consiglieri comunali piccoli lobbysti degli interessi spiccioli.
L'assessore Grisenti presenta il progetto di una super tangenziale in Val Lagarina. Costosissima (migliaia di miliardi) e inutile. Ma "i soldi ci sono"; e allora si buttano. Il che vuol dire che la Giunta è senza strategia.
Andreolli e Dellai non possono dirlo, ma non vogliono il Partito Democratico. Il primo per ragioni personali, il secondo strategiche. Quando invece sarebbero da cambiare presone e strategia.
Il diritto alla salute contro quello alla mobilità dei possessori di vecchie auto: un modo sbagliato di affrontare il problema smog. E se invece si prendesse la strada dell'abbandono dell'auto?