7 Gold a Trento
Una nuova Tv privata, per proiettare il Trentino nel Nord-Est. Un progetto economicamente solido, giornalisticamente incerto, globalmente interessante.
"L'informazione trentina, già ricca di voci, si arricchisce ulteriormente: è nata infatti..." Potremmo iniziare così la presentazione della redazione regionale dell’emittente 7 Gold: cerchiamo invece di essere meno convenzionali.
Dunque, una nuova Tv privata. Dopo gli anni delle vacche grasse del munifico Mario Malossini che aveva elevato l’immagine (pubblicitaria e compiacente) al primo posto; dopo il successivo drastico ridimensionamento, con la chiusura di Tva ed Europa TV; e dopo gli ultimi anni di cauta espansione, con il consolidarsi di Rttr e Tca. In questo quadro, c’è spazio per una nuova emittente?
A dire il vero la nuova iniziativa si caratterizza abbastanza nettamente, con alcuni punti forti, e con una robustezza del piano economico. Si basa infatti su due assunti: innestarsi su affermate attività esistenti ed offrire opportunità al Trentino che intende proiettarsi all’esterno.
Partiamo da questo secondo punto: la nuova realtà non è diretta tanto al Trentino; bensì intende portare il Trentino - inteso come notizie e realtà economica - al di fuori. Quindi far conoscere gli avvenimenti trentini, dalla mostra del Mart al Mercatino di Natale, nell’ambito macro-regionale.
"Non sarà una terza Tv del Trentino - ci dice Corrado Tononi, già direttore di Trento Expo e ora anima dell’iniziativa - Oggi 7 Gold è vista a Trento, Rovereto, Riva e Bolzano; e per ora quello rimane, non abbiamo intenzione di investire in una ampliamento della ricezione. Quello che ci interessa è che le manifestazioni in Fiemme o Valsugana, come la nostra agricoltura, come gli aspetti sociali di cui spesso siamo all’avanguardia, vengano conosciuti nel Nord-Est ed oltre".
L’emittente cui ci si è collegati, 7 Gold, viene definita "la terza Tv privata italiana" dietro l’incommensurabile Mediaset e la nuova e interessante La 7. Nata come Telepadova, si è sviluppata prima nel Nord-Est, poi nel resto dell’Italia settentrionale, ed ora forma un network che copre praticamente l’intera nazione (con l’esclusione di parte delle Marche e della Sardegna). La formula è innovativa: un palinsesto nazionale (peraltro abbastanza debole - film e telefilm di serie B e C - ma dignitosa, con la deliberata esclusione di programmi porno) su cui si inseriscono Tg, approfondimenti giornalistici (e dirette sportive) di ambito macroregionale.
Ecco quindi per il Trentino l’interesse ad essere presente su questo palcoscenico dei vicini: presenza che si articolerà in notizie nei Tg, in trasmissioni tematiche, e - ultimo ma non meno importante - in possibilità pubblicitarie per le aziende. "Ci teniamo a sottolineare quest’ultimo aspetto - afferma Tononi - Le aziende trentine si troveranno di fronte una platea molto più ampia di quella offerta dai media locali; e al contempo costi non certo al livello di quelli delle grandi Tv".
Insomma, l’iniziativa cerca di centrare il livello intermedio tra quello provinciale e quello nazionale, con un occhio di riguardo al mondo produttivo più che all’ente pubblico. Almeno, questo nelle intenzioni, peraltro confermate nella struttura dell’impresa. Perché se 7 Gold è la rete su cui viaggeranno le trasmissioni, altrettanto significativa è la società che curerà la parte trentina, la ComunicAzioni spa ("e ci teniamo a sottolineare spa" - ci dicono). ComunicAzioni (presidente Alessandro Raffaelli, a suo tempo in Europa Tv, oggi presidente anche della società che gestisce Radio Italia solo musica italiana e collegate; amministratore delegato Corrado Tononi) ha nel cda Walter Merler, notevole figura dell’imprenditoria trentina nel campo dei media, amministratore delegato di Emme Due Srl, società di produzione televisiva all’avanguardia a livello nazionale (in questi giorni ha effettuato riprese aeree su Venezia per conto della Bbc, ha curato le riprese dell’Isola dei famosi, ecc).
Insomma, appoggiandosi a strutture solide già esistenti, come appunto 7 Gold ed Emme Due, la nuova iniziativa parte con costi fissi molto contenuti: e quindi con una propria intrinseca robustezza economica. E questo dovrebbe essere sufficiente per svincolare la nuova Tv dai soffocanti abbracci con il pubblico.
Bene. A questo punto dovrebbe esserci il piano editoriale, che però sembra incerto: "Redazione molto agile, un giornalista e un collaboratore, per iniziare". A noi sembra poco. Per dirla tutta, si corre il rischio di confezionare delle notizie mero pretesto per gli spot.
Ma forse ci sbagliamo. E in ogni modo, tanti auguri.