Organizzato dalla Federazione Italiana Donne Arti Professioni ed Affari, un concerto della vincitrice del '92 del Busoni, preceduto da conferenza sulle grandi pianiste del '900.
Attualizzata e stravolta la fiaba di Collodi da Stefano Benni per Angela Finocchiaro e il Teatro dell'Archivolto. Una parodia esilarante, che fa ridere e riflettere in un continuo rimbalzo di parole e significati.
Pièce per un solo attore, del giovane talento (classe 1976) Fausto Paravidino: un viaggio nell'animo umano, uno spaccato crudo - eppur non crudele - di emarginati e di una buona famiglia.
Mentre rassegne blasonate come Itinerari Jazz inciampano nel proporre artisti ormai spompati, a Lavis si è svolta una piccola, bella e coraggiosa rassegna, che ha proposto stimolanti serate con giovani artisti locali e nazionali. Ma il pubblico da una parte e la stampa dall'altra...
I due atteggiamenti del Festival: il desiderio di nuovo, l'approccio spettacolare ed effimero alla natura da una parte; il fiducioso attaccamento alle tradizioni dall'altra.
Musica straordinaria, capacità di innovare ed emozionare. Bilancio eccellente del festival tenuto al Palazzetto dello sport di Trento con: Circo Fantasma, Banda do Pelò, Acquaragia Drom, Cankisou, Persiana Jones, Verdena, Smashing Pumpkins, Nuove Tribù Zulu, Balkanija, Roy Paci, Vallanzaska, Quattrocentocolpi, Derozer, Porno Riviste e Mercedes Sosa.
Una serata entusiasmante, una grande ondata emotiva dalla cantante al pubblico e viceversa, in un Teatro Sociale trasformato in pittoresca bolgia sudamericana.
Virtuosistica e festosa esibizione del pianista François-Joel Thiollier nella tenuta San Leonardo di Borghetto, primo appuntamento della rassegna "Vinum bonum".
Il Gotico delle Alpi, imponente e preziosa mostra al Castello del Buonconsiglio di Trento: affreschi, oreficerie, sculture, tapezzerie, uno scrigno di autentici tesori che ci ricostruisce la raffinatezza del Gotico internazionale.
Alla prova dei fatti il nuovo corso del Festival di Rovereto, oltre alla danza, cultura e gastronomia, in attesa del futuro rapporto con il Museo di Arte Moderna. In questa edizione la scoperta di Emio Greco.
Artista cinese, attraverso mezzi insoliti (a Trento ha iniziato con dei fuochi d'artificio al cimitero, per poi proseguire con installazioni alla Galleria Civica) riflette sul senso dell'azione artistica, come sulle differenze culturali e politiche.
Qualche sbavatura, ma molto curato l'allestimento dell'opera buffa di Rossini, dovuto agli enti di Trento, Bolzano e Rovigo. Anche negli errori, un ulteriore segno della maturità della stagione lirica trentina.
La Mitteleuropaische Chor und Barockorchester (alla Chiesa Arcipretale di S. Marco); la Budapest Symphony Orchestra (all'Auditorium di Trento, purtroppo) e la Tafelmusik (a Villa Lagarina).
Leo Maggi, il bravo seppur sconosciuto cantautore che apre il concerto; ed Elliott Murphy, la star del rock, cantante, autore, critico. All'Auditorium di Lavis.
Ottimo allestimento (Santa Chiara di Trento, con Bolzano e Rovigo) del capolavoro di Mozart: recitazione, scenografia, costumi, canto e musica impeccabili.
Toccante film di Roman Polanski, che bambino riuscì a fuggire dal ghetto di Cracovia, e ora a 70 anni rievoca con grande intensità la tragedia del ghetto di Varsavia.
Entusiasmante, ipnotica interpretazione di Alessio Bax del Rach 3 di Raichmaninov all'Auditorium di Trento. Note non positive invece per il resto della serata...
"Le nouveau testament" di Sacha Guitry, per la regia e interpretazione di giulio Bosetti: un allestimento con rare concessioni al moderno, una metafora del tempo e del declino.
Le esibizioni trentine di Anna Kravtchenko e di Alexander Romanovski, entrambi vincitori del Busoni, ed entrambi allievi del maestro ucraino Leonid Margarius. Il quale, trasferitosi a Rovereto, sta dando vita a una scuola di piano di altissimo livello.
Reazioni contrastanti al balletto dei catalani Lanònima Imperial prodotto dal nuovo Mart, presentato come rivisitazione contemporanea dell'arte futurista.
Deludente messa in scena, ad opera di Glauco Mauri, del "Volpone" di Ben Johnson: recitazione sopra le righe, scenografie e costumi troppo finti, uniformità di caratteri, in un lavoro che sembra puntare tutto sulla voglia di stupire un pubblico semplice.
Una giovanissima pianista greca nella rivisitazione con il pianoforte attuale di opere classiche: lettura filologica o utilizzo delle maggiori prestazioni strumentali?
"Foresta al forno in salsa piccante",del Finisterrae Teatri: ottimo esempio di teatro per bambini che interessa più di tanti appuntamenti paludati della Stagione di Prosa.
Intense le Coefore di Eschilo per la regia di Calenda a Rovereto. Intervista a Piera Degli Esposti: sul personaggio Clitennestra e conseguenti scelte espressive.
Spettacolo affabulatorio di Maurizio Donadoni sulla disperata e tragica opposizione al nazismo di un gruppo di studenti cattolici. La necessità dell'opposizione, la cialtroneria della dittatura, il pessimismo sulla storia in uno spettacolo che parla anche dell'oggi.
"Caro diario" di Moretti: una farsa senza pretese sulla carriera dei registi italiani. Che trova però nella presenza del Nanni nazionale il suo vero punto di forza.
In scena all'Auditorium di Trento, con i bravissimi Silvio Orlando e Rocco Papaleo, gli atti unici minori di Eduardo De Filippo: spettacolo forse debole, eppur divertente.
Il film furbastro di Gabriele Muccino: un po' di facile sociologismo, una pseudo-critica all'"Italia di Berlusconi", grandi movimenti con la macchina da presa, un finale che vorrebbe accontentare tutti.
Entusiasmo di pubblico alla Filarmonica di Trento per l'emozionante interpretazione di Gospel, Spiritual, e colonne sonore cinematografiche del duo Roberta Carlini (voce) e Lorenza Anderle (pianoforte).
In concomitanza con la mostra "Tutti a nanna. Il sonno degli esseri viventi" al Museo Tridentino di Scienze Naturali, le delicate pagine di alcuni Lieder ottocenteschi sulla notte e il sogno, interpretati dalla voce del soprano Cristina Miatello e dal pianoforte di Stefano Fogliardi.
Lo spettacolo di Genet, messo in scena dal Nuovo Teatro Nuovo di Napoli: la sua durezza, la sua provocatorietà, le reazioni di parte del pubblico. E il giorno dopo ci si sono gettati sopra i politici...
Spettacoli duri, pugni nello stomaco il "Bukowski" di Haber e "Srebrenica" di Giovannozzi: eppure spettacoli efficaci, successi di pubblico che fanno riflettere.
Il nuovo direttore dell'orchestra Haydn, il salisburghese Gustav Kuhn presenta il suo programma e propone tre sinfonie di Mozart: interpretazione intensa eppur equilibrata, una produzione culturale che si preannuncia entusiasmante.
Grande progetto, cast internazionale, scenografia imponente: un ottimo prodotto il balletto multimediale realizzato da "Bolzano Danza". Ma ahinoi snobbato a Trento, per provincialismo e ristrettezza mentale.
Interessante, ben costruito su una densa rete narrativa, seppur con limiti di svolgimento, il film di Ferzan Ozpetek sulle differenze dei punti di vista.
Il lavoro di Shakespeare ottimamente rinnovato dalla regia di Antonio Latella: ambientazione, sottofondi musicali, espressione della corporeità degli attori.