Una legge accettabile sembra voler porre rimedio allo sperpero di territorio e risorse rappresentato dalle seconde case. Ma si tratta di buone intenzioni, tutte da verificare.
Le grandi opere in valle di Fiemme: economicamente insostenibili. Le dinamiche passate per cui si è proceduti con megalomani gigantismi, e quelle presenti per cui non si riesce a utilizzare meglio le strutture, né a coinvolgere più comuni. E allora non resta che tagliare...
La Maria-Theresienstrasse di Innsbruck: da strada invasa dalle macchine a senza traffico ma inutilizzata, e infine a isola pedonale pienamente vivibile.
Tra i due litiganti (destra e sinistra) aveva vinto la lista civica: era la terza via (tutta roveretana) oltre il bipolarismo? La teoria (programmi elettorali) era una cosa; la prassi (l'amministrazione) invece...
Parte, fortissimamente ridimensionato, il progetto di Giorgio Domenichelli di un insediamento turistico in riva al Garda, contestatissimo e bloccato negli anni ‘80. Cosa è rimasto di quello scontro? Una storia che ci parla della cultura turistica del Trentino, di allora e di oggi, e delle prospettive per il futuro.
Variante al Prg: come si stravolge l'urbanistica e ci si ficca in un ginepraio legale. Con l'interesse pubblico mero orpello e i consiglieri comunali piccoli lobbysti degli interessi spiccioli.
Lo scandalo è ufficiale: il Tar certifica che lo scempio edilizio della collina di Trento viene compiuto con l’avallo degli Uffici comunali, ma contro le norme e le leggi. I meccanismi e i nomi dei responsabili del sacco della collina; la storia di un Comune che agisce contro i cittadini. E l’ultima proposta - indecente - dell’assessore primo responsabile, Alessandro Andreatta.
Ancora sulle costruzioni illegittime in collina: le sconcertanti minimizzazioni del sindaco Pacher, le richieste di chiarezza nella maggioranza, la realtà sull’Allegato 5. E ancora: i trucchi (dei progettisti) e le inadempienze (degli Uffici) per costruire 5 metri sopra le altezze massime. Ma per l’Amministrazione i suoi dirigenti sono sopra ogni sospetto: buonismo od omertà?
Il “marcio in Comune”: retroscena, conseguenze e insegnamenti della debacle di Pacher e Andreatta. E la stolta lettura “politicista” di una ribellione al malgoverno. Intanto l’ex presidente della Commissione edilizia dice la sua, e così scopriamo che...
Il nuovo Piano Urbanistico delega quasi completamente il controllo del territorio alle Comunità locali. Una decisione grave: queste, nel corso dei decenni, non si sono dimostrate in grado di resistere ai “poteri forti” locali, e ai loro interessi particolari. Breve storia dell’urbanistica in Trentino, ed allarmato giudizio sui pericoli cui si sta andando incontro.
Trento: autorevoli esponenti del Comune si scagliano contro la difesa delle aree agricole previste dal Pup. A prescindere dalla logica, dai programmi elettorali, dalle stesse convinzioni delle forze politiche. Ma nessuno protesta...
Un progetto devastante e inutile, anzi, dannoso. Ma soprattutto uno spreco incredibile. Che evidenzia una cosa chiara: non si hanno progetti per il futuro.
Il marcio in Comune: il Consiglio di Stato si esprime, ed è un’altra batosta per le imprese. Le reazioni del Comune, cosa fa, cosa dovrebbe fare. Un’intervista al Difensore Civico dott.ssa Borgonovo Re.
Una serie di ceffoni da parte della Provincia in faccia al Comune del capoluogo. Sgarbi istituzionali? No: è la Giunta Pacher che - succube di mille convenienze immobiliari - non è in grado di gestire il territorio.
Dellai con un blitz disinnesca una bomba sociale e guadagna tempo per una soluzione di lungo periodo. Però vengono al pettine gravi nodi: la politica industriale (carente), l’urbanistica (ridicolizzata), i sempiterni rapporti con la speculazione, quelli con gli istituti “pubblico-privati”...
Avanzano i mostri edilizi in collina, secondo lo schema già visto e smascherato: norme accantonate, misurazioni fasulle, uffici comunali compiacenti. L’assessore all’urbanistica? Allarga le braccia: “ormai non c’è più niente da fare” (e non è vero).
E così dopo Via alla Val, anche in Via Falzolgher i cittadini sono costretti ad organizzarsi, e avviare azioni legali contro gli scempi urbanistici.
L’assessore all’urbanistica ammette (finalmente) gli “effetti terribili” sulla città delle sostituzioni di villette con condomini. Non rileva però le responsabilità: che sono dei suoi Uffici, che hanno rilasciato abnormi concessioni edilizie, del tutto illegittime. Cosa ora si potrebbe e dovrebbe fare: demolire i mostri e rimuovere i dirigenti. Ma difficilmente lo si farà. Ed ecco allora la vicenda aggravarsi, perchè sono incombenti le responsabilità penali. Vediamo come...
L'assessore Andreatta e la Giunta Pacher prendono (finalmente!) atto dello scandalo dell'edificazione illegittima in collina. Ma la diagnosi e la terapia sono tutte da ridere...
Trento: il caso Auto In si incattivisce e si profilano querele. Ma l'ambiguo assessore all'Urbanistica non è un truffatore, è "solo" una sciagura per la città.
Le scuole, l'ultimo pretesto per far fare affari d'oro ai soliti noti. E così, oltre a regalare milioni (pubblici) ai milionari, si vorrebbe togliere la città ai giovani, e i giovani alla città.
L’interesse spicciolo del singolo proprietario anteposto alla vivibilità urbana, la città come somma di tanti piccoli interessi: questa la filosofia che guida il Comune di Trento. Al di là dei bei programmi e discorsi. La storia dell’ultima Variante al Prg nel commento dei tecnici; e i possibili ulteriori contraccolpi.
Dopo dieci anni è tutto chiaro. Le cifre sul grande business: per i privati "sensibilizzati" da Dellai più che quadruplicato l'investimento iniziale, per la città di Trento solo costi, urbanistici e monetari.
Dopo la frana in via Spalliera: la sicurezza dei cittadini nelle mani dei periti di parte e di uffici comunali sempre più palesemente inadeguati. La cultura urbanistica, le convenienze, le norme, che rendono possibili i disastri: cosa si può, e cosa non si vuole fare, per voltare finalmente pagina.
Lorenzo Dellai: la sua impudenza nel propugnarsi paladino anti-speculazione sull'area Michelin; la sua visione di un Trentino di imprese amiche, solidali, dipendenti.
Come un codicillo ad hoc individua alcuni - già fortunati - proprietari di ville e parchi privati, e li rende ancor più fortunati, permettendogli di rovinare il verde per costruire ancora. Quando poi si vedono i nomi...
"Costruire in collina": dibattito colto e interessante, ma rigorosamente estraneo ai problemi reali. E con la puzza sotto al naso rispetto alle soluzioni.
La Giunta comunale di Trento vara una nuova variante: in cui, dopo aver per mesi negato il problema, ora accoglie in pieno le nostre denunce sui “mostri” in collina. In cosa consiste questa svolta di 180°, a cosa è dovuta; e chi vi rema contro.
Si spostano le caserme, si liberano 43 ettari in centro città per occuparne 27 in campagna, si acquisisce a buon prezzo spazio per un parco, per l’ospedale, per edilizia popolare: un’operazione urbanisticamente esemplare. Eppure pacifisti e Centro sociale protestano...
Trento: sul muro della Cavit a Ravina e sulla cementificazione della collina, i Comitati dei cittadini arginano il degrado della vivibilità, rivelando responsabilità e connivenze del Comune e dagli Ordini professionali. Prime, significative vittorie, di una contesa ancora lunga.
La malaurbanistica, l’edilizia popolare, i grandi progetti, la sudditanza alla Provincia, la laicità, la moschea: dibattito con i candidati a sindaco Morandini (PdL) e Merler (Liste civiche).
Il prosindaco Andreatta, favorito, non partecipa...