La Cantina nemmeno presenta (dopo sei mesi!) il bilancio consolidato; ha bruciato tutti i soldi, eppure ne vuole, pretende, ancora, e da tutti. Sono le ultime convulsioni?
A capo della Federazione delle Cooperative è stato designato Renato Dalpalù. Una scelta di continuità, disastrosa per un movimento in grave crisi, economica e di identità.a
Cooperazione in crisi verticale, con la nomenklatura che pesca nella propria cerchia il successore più immeritevole, Renato Dalpalù, responsabile della crisi del Sait e del crack della Btd.
Dalpalù ormai impresentabile, viene avanti Giorgio Fracalossi.
Non rinnoverà alcunché, ma – proprio per questo - attorno a lui si coagulano i dirigenti della Cooperazione.
Estromesso Zanoni, commissariata la Cantina. Una vicenda in cui hanno perso tutti: i contadini, la politica, la cooperazione, la stampa. Un solo vincitore: l’ISA, che ha condotto questa partita a proprio piacimento.
Due sentenze sul caso LaVis: la Corte d’Appello conferma in pieno la correttezza delle nostre inchieste e condanna LaVis e Zanoni a pagarci le spese. E il primo grado penale condanna ancora Zanoni, come Commissario troppo distratto.
130 licenziamenti: è solo la punta dell’iceberg. Dopo i clown, le majorettes, le citazioni di don Guetti, si svela la realtà del Sait: prezzi alti, inefficienze, avventure immobiliari, Famiglie Cooperative in rosso, spirito mutualistico affossato. Ormai si è all’ultima spiaggia.
Al via il secondo gruppo nazionale del credito cooperativo: incentrato su Trento. Grazie al merito, intraprendenza, credibilità delle società trentine. Un lato positivo di un mondo non tutto in crisi.
Dopo il salvataggio di Carige da parte del gruppo trentino: qual è l’orizzonte delle nostre banche cooperative? Il punto di vista della capogruppo, delle imprese, dei clienti.
I notabili delle coop isolano e depongono la Presidente. Decisivi i suoi errori, ma soprattutto lo scontro, paradigmatico, con Cassa Centrale Banca. La cooperazione non sa affrontare il 2000?