Collabora dal 2001. Nata nel ’64, psicopedagogista, lavora nel sociale dall’85, occupandosi dell’educazione di ragazzi con handicap psico-fisici. Durante questo percorso professionale si laurea al Magistero di Verona con una tesi assai singolare: un viaggio fra i vissuti dei maschi trentini reduci dall’esperienza di congedo per paternità. Tesi, da cui trae spunto per scrivere il suo primo articolo, pubblicato da QT. Affina così i propri interessi sul tema dell’identità maschile, incuriosita dal mondo emozionale del sesso forte che spesso le appare, afferma, “poco colorato”. Ed è convinta che il sesso debole possa arricchire questo mondo di sfumature: di qui la sua attenzione alla conoscenza delle intricate relazioni fra uomo e donna. Nel privato non fa segreto di prediligere quegli uomini che, a livello interiore, hanno ben integrato la propria componente “d’Anima femminile”. “Una specie rara” afferma (da cui si deduce uno scarso entusiasmo per l’insieme dell’universo maschile) in cui include – e potrebbe essere altrimenti? - il suo compagno. Su Qt si dedica a inchieste sociali. Scrive su comportamenti, relazioni, costumi diffusi e temi introspettivi.
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