Inquieti, fatalisti, integrati, ecc.
La ricerca ha analizzato la sfera intimista dei ragazzi mettendo in luce aspetti emotivi e relazionali. Sono emerse delle tipologie di giovani: alcune di questeesprimono segni di malessere che possono "disturbare" il loro percorso di crescita.
Eccole in sintesi:
Giovani inquieti (23%).
Questo gruppo comprende soprattutto le ragazze, che nella delicata fase di sviluppo vivono emozioni forti: si sentono ansiose, tristi ed impaurite. Non valutano positivamente il proprio aspetto fisico e sono sfiduciate nelle loro capacità.Giovani sfiduciati (11%).
In maggioranza ragazze e post-adolescenti oltre i 21 anni. E’ la tipologia che esprime più malessere. Sono poco fiduciosi verso il mondo esterno, nelle proprie abilità ed insoddisfatti nella sfera relazionale. Manifestano turbamenti a livello emotivo: paura e tristezza. Temono molto il giudizio altrui.Giovani soli (14%).
In prevalenza i maschi oltre i 20 anni. Sono insoddisfatti ed infelici per la mancanza di legami che forniscano un valido supporto affettivo. Hanno però una percezione di se stessi positiva.Giovani fatalisti (22%).
Per lo più ragazzi adolescenti. Hanno difficoltà a prendere in mano le redini della propria vita e non giudicano positivamente le proprie abilità. Rifuggono dalle responsabilità e sono poco inclini ad assumersi impegni. E forse per questo sono insoddisfatti nei rapporti amorosi. Questo modo d’essere non favorisce la loro crescita sociale.Giovani integrati (30%).
In prevalenza maschi, poi i giovani più maturi e i lavoratori. Si tratta di un gruppo che ha un certo equilibrio emotivo e agisce da regista della propria vita, anche perché si sente circondato da validi legami affettivi.