In pietra, ferro, reti metalliche, le sculture geometriche di Zavagno, si relazionano con l'ambiente e il paesaggio, fino a compenetrarsi con esso. Anche per questo, particolarmente suggestiva l'esposizione negli spazi del Castello di Pergine.
Al Museo di Riva del Garda, personale di opere pittoriche, installazioni, mobili, all'insegna della contaminazione tra gli antichi archetipi e il contemporaneo.
Una mostra al Mart (da uno studio sulle 1400 opere del fondo Sandretti presso il museo) sull'arte giocoforza clandestina nella Russia sovietica dal 1950 in poi.
Attraverso le opere di dieci artisti di vari paesi, una mostra su una particolare (e difficile) tecnica di incisione, che combina realismo e visionarietà.
Personale di Santorossi, nella tradizionale mostra estiva di sculture e istallazioni di grandi dimensioni ambientate a Castel Pergine. Sull'ipertrofia dell'ego; ma con risultati superficiali.
"Eurasia. Dissolvenze geografiche dell’arte" sulla giovane arte (europea e asiatica) impegnata, sulle orme di Beuys. "Germania contemporanea. Dipingere è narrare" su tre giovani pittori tedeschi. "La raccolta Talamoni. Al centro dell’Informale europeo" su un centinaio di importanti opere (Melotti, Fontana, Savinio, Klee, Kandiskj...) del deposito Talamoni.
Avviato il progetto “Trento città dipinta”, che si propone di censire, catalogare e studiare lo straordinario patrimonio di facciate affrescate di Trento. Ne parliamo con lo storico dell’arte Ezio Chini, coordinatore del progetto.
La mostra su Raffaello e i contemporanei: pochissime opere, legate da discorsi pretestuosi. Un po’ meglio Botticelli, ma il Mart di Sgarbi è culturalmente vuoto.