In tutta Europa, ed anche nel vicino Alto Adige, ci si è resi conto che produrre con un maggior rispetto dell'ambiente è giusto, ma soprattutto vantaggioso. E si agisce di conseguenza. In Trentino le cose vanno altrimenti...
Diminuiscono gli scarti di lavorazione e le emissioni; calano gli infortuni e c’è anche convenienza economica. Il caso della cartiera della valle del Chiese.
Un albanese, alla sua prima settimana in Italia, muore in un pozzetto di una fabbrica di Rovereto. La fame di manodopera, la globalizzazione, la precarizzazione, le nuove tecnologie nelle industrie roveretane.
La storica fabbrica di Rovereto, come le altre Manifatture italiane, sta per essere privatizzata. Ma i nuovi contratti proposti agli operai presentano pesanti arretramenti.
Dopo chiusure e delocalizzazioni, il sistema delle imprese trentine alle prese con la globalizzazione.
Sulla soluzione tutti concordano, istruzione e innovazione, ma ci si punta davvero? Le chiacchiere sulla ricerca in cosa si traducono?
Il triste esempio della connessione con fibre ottiche, data per importantissima ed imminente nel 2003, impantanata e di fatto abbandonata nel 2004.
Chiude a Malè la Lowara: dopo aver fatto fare agli operai gli straordinari per riempirsi i magazzini, e quindi trasferirsi in Polonia. Eppure non è detto che, con la globalizzazione, questo debba essere il destino dell’industria non trentina. Il sistema filiera ci dice che...
In Germania la Whirlpool produce elettrodomestici d’avanguardia, pagando gli operai 32 dollari l’ora, spiega il New York Times. Perchè a Trento, invece...?
Dellai con un blitz disinnesca una bomba sociale e guadagna tempo per una soluzione di lungo periodo. Però vengono al pettine gravi nodi: la politica industriale (carente), l’urbanistica (ridicolizzata), i sempiterni rapporti con la speculazione, quelli con gli istituti “pubblico-privati”...
All'assemblea della Confidustria Trentina, orgoglio e lamenti. Entrambi giustificati. Ma il "mancato riconoscimento" da parte della società, ha dei motivi non infondati: e, con un po' di autocritica...
E’ arrivata, e si aggraverà. Se ne può uscire all’indietro, piegati e marginali, oppure in avanti, con un sistema più equo e innovativo.
Le caratteristiche trentine della crisi, i provvedimenti della Provincia e la nuova cultura dei rapporti economici che si potrebbe innescare.
La prima città industriale,
l’“Atene del Trentino”, di fronte a crisi, crescita demografica, immigrazione.
I dati della nuova realtà
e le risposte dei candidati a sindaco.
Dellai vuole acquistare i lussuosi appartamenti (invenduti) di Renzo Piano, costruire sempre nuove e inutili scuole ed ospedali, costosissime ferrovie. E’ la politica della sovvenzione continua alle imprese di costruzione. Nella legge di bilancio proclama invece il contrario. Quale dei due Dellai prevarrà?
A farcela nella crisi sono soprattutto le medie imprese che internazionalizzano e fanno rete. Il caso della Grafica Veneta. Da “Una Città”, mensile di Forlì.
Anni e anni di una gestione delle cave degne del Far West e la crisi sta affondando il settore. Il bisogno di regole finalmente rispettate e di un ruolo attivo della Provincia.
Una produzione gravemente inquinante eppur indispensabile. La storia di decenni di colpevoli sottovalutazioni ed omissioni. Fino alle ultime ambiguità.
La SICOR, azienda di Rovereto in buona salute e che riceve contributi dalla Provincia, esce da Confindustria per evitare le regole del contratto nazionale, con evidente ricadute sul salario dei lavoratori.