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La fabbrica del freddo

Ignis e Whirlpool

Per molti trentini, la Whirlpool (o Ignis) è stata per molti anni, assieme alla Michelin, l’Azienda per antonomasia, il primo esempio locale di fabbrica in un contesto di agricoltura e vita di montagna; molti giovani negli anni Settanta, preferivano lasciare la propria realtà territoriale per spostarsi nel lavoro della catena di montaggio, contando sulla solidità di un lavoro certo. È proprio in ricordo di questo spirito che Whirlpool, Fondazione Museo storico e Galleria Civica hanno unito le proprie forze per celebrare i 40 anni dalla fondazione della storica azienda situata a Spini di Gardolo. Per tutto il mese di ottobre e novembre si sono alternati momenti di incontro con il pubblico, cercando di coniugare il lavoro di fabbrica con la cultura. Di particolare rilievo, la mostra “Whirlpool art” presso le Gallerie di Piedicastello, con 7 giovani artisti trentini che, lavorando ai propri progetti a stretto contatto con il personale dell’azienda, hanno reinventato la figura del frigorifero.

Micol Cossali e Valentina Miorandi hanno invece proposto il documentario “La fabbrica del freddo”, che ripercorre l’intera storia della Whirlpool, intrecciando il racconto degli operai con materiale storico audio e video. Ne emerge un’analisi attenta di una fabbrica che si è trovata inevitabilmente legata agli avvenimenti sociali e culturali dell’epoca, a iniziare dalla celebre aggressione fascista ai picchetti operai e successiva gogna pubblica degli aggressori. Al contempo riemerge il vissuto personale degli operai, che ci parla, talora con qualche tono elegiaco di troppo (il padrone è tra i committenti) del lavoro alla catena di montaggio e dello spirito solidaristico che si veniva a creare.

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