Fabbriche a rischio
Navigando in Internet si scoprono cose interessantissime; mi permetto, se possibile, di renderle note ai lettori, convinto si tratti di notizie che una società civile matura dovrebbe conoscere.
Sul sito del ministero dell’Ambiente, alla pagina web(attenzione, l'indirizzo non è completamente corretto ndr): è possibile dare un’occhiatina ai siti industriali della nostra città e della nostra provincia, considerati a forte rischio per la salute pubblica e a rischio di "incidente rilevante".
E’ interessante scoprire che ne fanno parte, ad esempio, le distillerie Cipriani di Ala, il deposito Atesina di gas liquefatti di Lavis, la Biochemie di Rovereto, il deposito di olii minerali della Petrolvilla & Bortolotti a Trento e a Villa Lagarina, il deposito di gas liquefatti della Liquigas a Trento, la Italesplosivi di Trento, la Gabogas di Condino, e via dicendo.
Non si tratta ovviamente di criminalizzare nessuno, né tanto meno le società che legittimamente operano secondo precise autorizzazioni. Si tratta invece di informare l’opinione pubblica, di dati tecnici redatti dal Dipartimento Rischio Tecnologico e Naturale del Ministero dell’Ambiente, che forse possono renderci più consapevoli e coscienti di molti aspetti del nostro territorio.
Da ultimo merita ricordare che il ministero dell’Ambiente, con decreti pubblicati sulle Gazzetta Ufficiale dal 30 settembre al 3 ottobre, ha definito le perimetrazioni di numerosi siti di interesse nazionale, tra cui anche i "nostri" tremendi luoghi di Trento nord, che attendono da anni una soluzione seria. Vedremo; e intanto incrociamo le dita.
http://www.minambiente.it/Sito/settori_azione/iar/stabilimenti/docs/trentino_alto_adige.pdf