Dal contrasto con il vescovo Bressan a quello con la vicepresidente Cogo, passando per la questione morale: le ultime settimane travagliate di Lorenzo Dellai, stranamente in difficoltà nel dibattito politico. Un presidente troppo stretto tra le esigenze e aspettative della società, un ruolo riformatore che non decolla, una pratica politica che genera solo diffidenze.
Consulte, assessori aggiunti, assessori “veri”... La - ribollente e stimolante - questione dei diritti di cittadinanza degli immigrati, in un convegno a Rovereto.
Siamo nell’economia della conoscenza, in cui la risorsa fondamentale sono i cervelli; bisogna crearli, non farli fuggire, attrarne altri. Come l’Italia - e ancor più il Trentino - (non) sono attrezzati per questo, cosa si può e deve fare.
Un importante e bel convegno a Rovereto, sulle scelte di fondo, al di là delle scaramucce politiche.
Analogie e differenze tra il Brennero e la Valsusa. La questione trasporti in Italia e sul Brennero, e la necessità di trasparenza nel processo decisionale, altrimenti a rischio. Ma Dellai, al contrario di Durnwalder, tiene tutto segreto.
L’anno di studio all’estero da adolescenti: dall’America alla Russia, dalla Cina ad Haiti, le esperienze dei giovani di oggi a contatto con culture anche molto diverse. Un’esperienza non sempre facile, talora anche dura, ma che stimola e matura. E i ragazzi, quando poi tornano...
Il travaglio della Margherita, che si sente intorno “malumore e sfiducia”. Le risposte di Dellai: analisi lucida eppur parziale, rimedi vaghi. Il problema è il sistema di potere, l’indirizzo doroteo del Trentino; e se si vuole davvero “voltar pagina”. Due interviste incrociate, a Lorenzo Dellai e al prof. Silvio Goglio.
L’alternativa del Mart: museo di ricerca o di consumo immediato? Gli applausi vengono dalla seconda opzione, la scelta rimane la prima. Ma solo in teoria: nella pratica invece, le ricerche...
La nuova invadenza clericale, la divaricazione tra i valori “cattolici” e quelli laici, che conseguenze sta avendo sulla politica? Taglierà alla base l’Ulivo? Saboterà la convergenza tra la cultura di sinistra e quella cattolica? Dibattito a più voci, tra studiosi e politici credenti e non credenti.
A confronto Giuseppe Detomas (Unione) e Giacomo Santini (Forza Italia), che si affrontano nel solo collegio senatoriale veramente in bilico, quello della Valsugana.
Lo sport trentino e il caso Itas: le tante società sportive, la squadra che eccelle, gli sponsor, un pubblico meraviglioso. Ma la dura legge del professionismo non fa tornare i conti: e fino a che punto è giusto che intervenga l'ente pubblico?
La mezza sconfitta dell’(invincibile?) centro-sinistra trentino e il suo nuovo, difficoltoso rapporto con il territorio. La mezza vittoria del centro-destra, e il suo problematico rapporto tra traino nazionale (ma Berlusconi è anche un handycap) e realtà locale.
Intervista a mons. Iginio Rogger, storico e già uomo chiave nella Curia trentina. I punti critici della storia della Chiesa trentina, da Adalpreto, all’eccidio degli ebrei, al vergognoso culto del Simonino, il Concilio, la nascita dell’Università, l’insegnamento della religione, l’odierno confronto con le altre fedi: visti con la cultura di un uomo che conserva la visione conciliare. Fino ai giorni nostri: “Questo papa non lo capisco, tutto quello che diciamo è relativo”.
I videogiochi, nuovo importante fenomeno culturale di massa (oltre 150 milioni di giocatori al mondo) eppure poco conosciuto. Cosa sono i videogames, la loro evoluzione, chi li pratica (più donne che uomini, più adulti che ragazzi). Un’inchiesta sugli stereotipi e la realtà del videogioco. E sui tanti problemi che si aprono: meno tempo per la lettura, nuova mentalità “parallela”, cultura più duttile, approccio facile alla tecnologia...
Parte, fortissimamente ridimensionato, il progetto di Giorgio Domenichelli di un insediamento turistico in riva al Garda, contestatissimo e bloccato negli anni ‘80. Cosa è rimasto di quello scontro? Una storia che ci parla della cultura turistica del Trentino, di allora e di oggi, e delle prospettive per il futuro.
C’era chi tifava per il flop, eppure il Festival dell’Economia è stato un grande, importante, inaspettato successo. I motivi, le conseguenze, le prospettive.
Le cooperative, con la presidenza Schelfi hanno affrontato di petto l’antico nodo: democrazia interna, rapporto tra manager e soci. Si aprono però nuovi interrogativi: “nelle valli avanza la cultura dell’IO, invece di quella del NOI” come dice lo stesso Schelfi. E allora...
L’Europa affonda il collegamento Pinzolo-Campiglio: devasterebbe i siti che tutelano la biodiversità. E la politica trentina? invece di interrogarsi sulla scelta di affidare alle lobby lo sviluppo delle valli, straparla di riduzione o spostamento dei siti protetti. Le contraddizioni della Giunta Dellai: promuove il distretto tecnologico-ambientale, e non capisce che oggi l’ambiente è una risorsa fondamentale.
Il leit-motiv delle agenzie culturali: il Trentino è sempre stato tutto conservatore e cattolico, disciplinatamente ossequiente a un potere lungimirante. Ma questo non è un dato storico, è una favola, anzi, una manipolazione. Per di più pericolosa, nell’attuale società interculturale. Chi la propaga, per quali motivi, chi dovrebbe opporsi e non lo fa.
La crisi del partito del Governatore: calano i voti, si dimezzano gli iscritti, sorge il dubbio che non ci sia una chiara strategia. In questo contesto, silurato il vecchio segretario (Mauro Betta) si avanzano tre candidati. Che ci dicono che...
Lo scandalo è ufficiale: il Tar certifica che lo scempio edilizio della collina di Trento viene compiuto con l’avallo degli Uffici comunali, ma contro le norme e le leggi. I meccanismi e i nomi dei responsabili del sacco della collina; la storia di un Comune che agisce contro i cittadini. E l’ultima proposta - indecente - dell’assessore primo responsabile, Alessandro Andreatta.
La nuova direzione di Pierangelo Giovanetti: un progetto anche industriale, coraggioso e decisamente interessante. Un primo rapporto con il potere locale lucido e indipendente. Ma al contempo, un irrompere nel giornale della destra religiosa. E’ una strada proficua?
Ancora sulle costruzioni illegittime in collina: le sconcertanti minimizzazioni del sindaco Pacher, le richieste di chiarezza nella maggioranza, la realtà sull’Allegato 5. E ancora: i trucchi (dei progettisti) e le inadempienze (degli Uffici) per costruire 5 metri sopra le altezze massime. Ma per l’Amministrazione i suoi dirigenti sono sopra ogni sospetto: buonismo od omertà?
Chiude a Malè la Lowara: dopo aver fatto fare agli operai gli straordinari per riempirsi i magazzini, e quindi trasferirsi in Polonia. Eppure non è detto che, con la globalizzazione, questo debba essere il destino dell’industria non trentina. Il sistema filiera ci dice che...
Il Centro Sociale alla ex-Zuffo: l’impegno per un posto di aggregazione tra i giovani, la tensione verso una nuova cultura, i rapporti con l’underground europeo, la sensibilità verso gli emarginati. E i rapporti con un’Amministrazione comunale che è un muro di gomma, generosa di vaghe promesse, avarissima nel mantenerle. Siamo alle solite? Gli adulti che danno il cattivo esempio?
Viaggio tra i giornalisti in agitazione: i timori per un’informazione ridotta a merce, un lavoro precarizzato, e un rapporto con editori attenti solo ai bilanci (che peraltro sono floridi). Abbiamo provato a parlare anche con questi, che però hanno declinato. Qualche idea per una via d’uscita.
Il Museo voluto da Dellai, per “valorizzare la storia del Trentino e del Tirolo storico”. Un’iniziativa dal profilo organizzativo ambiguo e dalle prospettive culturali discutibili. Che solleva un dubbio di fondo: non è che si vuole la Storia ancella della Politica?
Mutamenti climatici: i ritardi del Trentino nell’offrire risposte adeguate alle nuove domande del turismo del futuro. Il caso della Valle di Fiemme nelle parole degli addetti ai lavori.
Il nuovo Piano Urbanistico delega quasi completamente il controllo del territorio alle Comunità locali. Una decisione grave: queste, nel corso dei decenni, non si sono dimostrate in grado di resistere ai “poteri forti” locali, e ai loro interessi particolari. Breve storia dell’urbanistica in Trentino, ed allarmato giudizio sui pericoli cui si sta andando incontro.
Preti ormai over 70 e over 80; fedeli formalmente ossequienti ma che improntano la vita secondo proprie scelte; uno strisciante allontanamento dalla Chiesa. Che invece sembra in tutt’altre cose occupata.
Alcune comunità ecclesiali trentine si interrogano; altre aspettano la crociata; altre si rassegnano...
Il nuovo Centro di Ricerca mente-cervello di Mattarello: un esempio del Trentino che si sta attrezzando per il futuro. Con grandi speranze e aspettative, ma anche con incertezze e qualche perplessità.
3.600 immigrate con un’identità intrappolata da rigide etichette e pesanti stereotipi. Un sondaggio su cosa ne pensano le donne trentine, e un’inchiesta su come vivono un inserimento sempre problematico.
I problemi che vengono al pettine: la mancanza, in Italia e nelle Regioni ordinarie, di una politica della montagna; e il parallelo attenuarsi delle motivazioni delle Regioni a statuto speciale. L’intreccio, non chiarito, delle due problematiche, alla luce della tentata fuga dal Veneto dei comuni di montagna.
I fondi pensione, il senso dell’adesione, le paure, le tante domande su un passo decisivo per il proprio futuro. E come, nonostante gli innumerevoli vantaggi, tra i lavoratori rimangono diffusi timori e diffidenze.
I negozi cooperativi chiudono in rosso il 2006: i nuovi consumi delle famiglie, le politiche di mercato “aggressive”, le difficoltà dei piccoli punti vendita. Ma anche il dubbio che il consorzio di tutti, il Sait, non sia all’altezza, che giochi in proprio, dettando legge al movimento per poi riversare sulle coop le proprie diseconomie. Storia di una contestazione rientrata, per il desiderio di non rompere un grande e prezioso meccanismo. Ma se non ci sarà rinnovamento...
Il Mart, la Galleria Civica, il moderno e il contemporaneo. Il Trentino si affaccia, con successi e contrasti, sull’affascinante mondo dell’arte contemporanea. Il grande prossimo evento europeo, Manifesta 2008, ospitato in regione: Bolzano è pronta, Trento, causa baruffe, a rimorchio.
Il secondo Festival dell’Economia: vinto il confronto con Milano e la Bocconi, il successo è strategico. Il significato per Trento, le prospettive, il rischio di un approccio consumistico alla cultura. In queste pagine una prima rivisitazione meditata dei temi che hanno attraversato il Festival.
La battuta di Reinhold Messner ha un senso? Di certo le ambizioni (mondiali) del museo roveretano, un gigante obeso dai costi esorbitanti e crescenti e impegnato su troppi fronti, dovranno venire ridimensionate. E sarebbe una sconfitta per tutta la cultura trentina. Come uscirne? L’esempio del Museion di Bolzano.
Il Partito Democratico in Trentino non si farà (forse, nel 2009...). Tutte le motivazioni (quelle vere) e le implicazioni (gravi) di una scelta arretrata: il prevalere nella Margherita dei feudatari di valle, una “casta” privilegiata, foraggiata e contraria ad ogni innovazione. Così il Trentino diventa, da supposto laboratorio, ultimo vagone: e l’Autonomia stessa perde le proprie ragioni d’essere.
Dellai con un blitz disinnesca una bomba sociale e guadagna tempo per una soluzione di lungo periodo. Però vengono al pettine gravi nodi: la politica industriale (carente), l’urbanistica (ridicolizzata), i sempiterni rapporti con la speculazione, quelli con gli istituti “pubblico-privati”...
La nuova linea ferroviaria per il Brennero, un grande tunnel che attraverserà il Trentino. Come sarà, e cosa comporta. Ma soprattutto: perché non se ne discute?
L’inaspettato numero dei votanti e la qualità del voto, aprono nuovi problemi. Soprattutto alla Margherita, i cui elettori, in barba alle indicazioni dei leader, si sono ripartiti sulle tre liste. Dimostrando di credere loro, più dei capi, al nuovo partito. Da un’analisi del voto, l’insperata risposta dei cittadini e delle valli. E adesso?
Avanzano i mostri edilizi in collina, secondo lo schema già visto e smascherato: norme accantonate, misurazioni fasulle, uffici comunali compiacenti. L’assessore all’urbanistica? Allarga le braccia: “ormai non c’è più niente da fare” (e non è vero).
E così dopo Via alla Val, anche in Via Falzolgher i cittadini sono costretti ad organizzarsi, e avviare azioni legali contro gli scempi urbanistici.
L’assessore all’urbanistica ammette (finalmente) gli “effetti terribili” sulla città delle sostituzioni di villette con condomini. Non rileva però le responsabilità: che sono dei suoi Uffici, che hanno rilasciato abnormi concessioni edilizie, del tutto illegittime. Cosa ora si potrebbe e dovrebbe fare: demolire i mostri e rimuovere i dirigenti. Ma difficilmente lo si farà. Ed ecco allora la vicenda aggravarsi, perchè sono incombenti le responsabilità penali. Vediamo come...
Il 15% dei matrimoni celebrati in Italia è misto, italiani\e con stranieri\e; e in questa classifica il Trentino è secondo dopo l’Emilia Romagna. Sono unioni guardate con curiosità e sospetto, ritenute a elevato rischio di fallimento: i dati ci dicono che...
Innovazione o fumo negli occhi? Un celebre ricercatore americano sbarcato a Trento, un centro di ricerca generosamente finanziato, ma dai dubbi risultati e scarsa trasparenza. Si ripropone il tema della verifica della ricerca, dei possibili sprechi, dei soldi che non vanno investiti a casaccio.
Tanti consumatori occasionali e 1.800 tossicodipendenti. La droga in Trentino nel rapporto del SerT. “Ma la questione di cui occorre discutere - dice il direttore Raffaele Lovaste - è il clima culturale che favorisce questo fenomeno”.
In queste settimane di emergenza napoletana, una sequela di analisi, imprecise o addirittura strampalate, ha annegato il pubblico in un mare di disinformazione sulla questione-rifiuti. Proviamo a fare un po’ di chiarezza, con un'intervista-dibattito sull'alternativa raccolta differenziata/inceneritore tra due tecnici (teoricamente) su fronti opposti.
L’interesse spicciolo del singolo proprietario anteposto alla vivibilità urbana, la città come somma di tanti piccoli interessi: questa la filosofia che guida il Comune di Trento. Al di là dei bei programmi e discorsi. La storia dell’ultima Variante al Prg nel commento dei tecnici; e i possibili ulteriori contraccolpi.
Dopo la frana in via Spalliera: la sicurezza dei cittadini nelle mani dei periti di parte e di uffici comunali sempre più palesemente inadeguati. La cultura urbanistica, le convenienze, le norme, che rendono possibili i disastri: cosa si può, e cosa non si vuole fare, per voltare finalmente pagina.
Laborfonds, il primo fondo pensionistico regionale, diversifica la sua offerta. Ma informa e consiglia i lavoratori interessati in maniera perlomeno bizzarra...
Di Aids non si parla più. Eppure, anche se effettivamente si muore di meno, il pericolo c’è ancora. E il contagio anche. I problemi di oggi, e una cultura della vergogna che non aiuta.
Due passi per la Trento degli immigrati, dentro e fuori da kebaberie e call center gestiti da nordafricani e pakistani, bastano per farsi un’idea di come le comunità straniere stiano vivendo questo momento di campagna elettorale, fra aspettative, speranze e disillusioni. E a trarre qualche provvisoria conclusione: attento, centrosinistra, perchè...
La Giunta comunale di Trento vara una nuova variante: in cui, dopo aver per mesi negato il problema, ora accoglie in pieno le nostre denunce sui “mostri” in collina. In cosa consiste questa svolta di 180°, a cosa è dovuta; e chi vi rema contro.
Diciamolo, la sinistra ha perso perchè ha governato male: su fisco, economia, giustizia, istruzione, infrastrutture, ambiente, non ha saputo trasmettere alla nazione una direzione di marcia. I limiti delle capacità e della cultura di governo, l’abbandono dei luoghi di lavoro, il distacco dai ceti popolari. La lunga lista degli errori e le possibili nuove prospettive.
La lacerante elezione del Preside a Sociologia: i contrasti personali, i gruppi di potere; ma soprattutto i problemi di una Facoltà che perde iscritti e docenti; e di una disciplina che annaspa nel suo compito, interpretare la società. Eppure all’estero la sociologia è molto quotata, e Trento è pur sempre la numero uno in Italia. Se ne può uscire in avanti?
Dopo la vittoria leghista e i primi provvedimenti del governo, le reazioni e i sentimenti degli immigrati. Paura, insicurezza, rassegnazione. Rabbia no. Almeno per ora.
Ricordo del nostro redattore ed amico Walter Micheli, improvvisamente scomparso. I rapporti di QT con il Micheli politico ai vertici della Provincia, con lo studioso, con il cittadino impegnato, con il redattore. Attraverso 25 anni di storia del Trentino, vissuti da appassionato e disinteressato protagonista.
Si spostano le caserme, si liberano 43 ettari in centro città per occuparne 27 in campagna, si acquisisce a buon prezzo spazio per un parco, per l’ospedale, per edilizia popolare: un’operazione urbanisticamente esemplare. Eppure pacifisti e Centro sociale protestano...
Acquistare in gruppo per salvaguardare l’ambiente e la società. Lo fanno i Gruppi d’Acquisto Solidale, più semplicemente GAS. In Trentino ce ne sono 10, e coinvolgono oltre 500 famiglie. Tra filosofia di vita e risposta alle crisi: economica, ambientale e sociale.
Dopo un quindicennio berlusconiano,
la società si va trasformando in un greve varietà televisivo. Il Movimento tenta di riportare la cultura e l’istruzione al centro dell’attenzione, rivendicando un diverso modello di società.
E’ arrivata, e si aggraverà. Se ne può uscire all’indietro, piegati e marginali, oppure in avanti, con un sistema più equo e innovativo.
Le caratteristiche trentine della crisi, i provvedimenti della Provincia e la nuova cultura dei rapporti economici che si potrebbe innescare.
Per tanti è la fine non solo di un reddito sicuro, ma anche di un’esperienza che dava identità, senso del futuro. E per qualcuno vorrà dire dover lasciare l’Italia.
Sempre più residenti in Val di Non manifestano il loro disagio: “I fitofarmaci usati per le mele ci tolgono la libertà di vivere”. Di fronte a documenti che provano
le irregolarità e gli eccessi nell’uso delle sostanze chimiche, gli amministratori rispondono timidamente. E i produttori fanno spallucce.
I volti e le storie degli immigrati diventati imprenditori.
In Trentino è boom d’imprese gestite
da extracomunitari. Una scelta che facilita
la loro integrazione sociale, con un vissuto
che oscilla tra insicurezze e voglia di riscatto.
Pagare di più per avere più tumori. Questo, in sintesi, l’esito della scelta dell’inceneritore cui ci si sta avviando. Quando invece l’alternativa c’è ed è più conveniente.
Ormai le evidenze abbondano e i principi di precauzione e prevenzione dovrebbero suggerire la messa al bando degli inceneritori. Di quelli vecchi come di quelli nuovi. Parla il dott. Celestino Panizza, medico per l’ambiente di Brescia, dove opera l’inceneritore più grande d’Europa.
L’Abruzzo del dopo terremoto: la commovente dedizione dei volontari contro l’immensità dei problemi. La società frantumata, l’economia allo sfascio, il territorio espropriato. Il governo promette tanto, ma invia pochi soldi e tanti, tantissimi carabinieri.
Poste Italiane: utili sempre più alti, a scapito di servizi sempre peggiori. Mandando in crisi il vero capitale dell’azienda, il rapporto dei postini con il territorio.
E’ l’ultimo esempio del fallimento italiano delle privatizzazioni.
Gli affari e gli interessi di ISA, il braccio finanziario della Curia trentina. Dallo stretto legame con le principali banche armate, agli investimenti immobiliari speculativi in riva all’Adige. Fino ai grandi business del futuro, inutili per la collettività e dannosi per l’ambiente: inceneritore e Tunnel del Brennero.
Il distretto del porfido affronta la globalizzazione e la crisi polverizzandosi: aziende sempre più piccole, sfruttamento duro dei lavoratori, soprattutto immigrati. A guadagnarci ormai sono solo i concessionari. Ma per quanto?
Anche l’Università di Trento fa i conti con i tagli: i bilanci sempre più in rosso mettono a rischio lo stesso concetto di università come servizio pubblico. Un’inchiesta tra buoni propositi, contromisure, in attesa di mamma Provincia.
Viaggio dentro le parrocchie per capire come vivono i nuovi discepoli di Cristo.
Il 6% dei preti ha un’età tra i 25 e 34 anni. Una minoranza con un’identità in transizione che oscilla tra voglia di svecchiare una Chiesa che non sa parlare alla gente e residui di tradizione.
La presenza femminile fra gli stranieri ha superato quella maschile. E nei servizi non si può più fare a meno di loro. Ma se decidessero di scioperare?
Vita Trentina, le chiese vuote, la secolarizzazione, i nuovi media; e i lettori che calano e invecchiano. Ha senso oggi un giornale della Curia?
Al settimanale un nuovo direttore, di transizione dicono. Lui però a innovare vuole provarci.
La prima città industriale,
l’“Atene del Trentino”, di fronte a crisi, crescita demografica, immigrazione.
I dati della nuova realtà
e le risposte dei candidati a sindaco.
Ragazzi in bilico tra due mondi, che hanno assimilato mode e comportamenti dei compagni trentini, ma con l’Islam nel cuore per superare il senso di sradicamento.
Assolto e beatificato dagli amici di partito, Silvano Grisenti torna in campo. Corruzione, clientelismo, magnadora ritenuti elementi normali della politica. Ma al momento del voto i cittadini dicono di no.
A settembre QT compie trent’anni e vuole ricordarli com’è nel suo stile: un convegno sull’informazione e una festa di piazza, con musica, teatro, narrativa e satira. Senza essere banale, senza smettere di pungere.
In una società secolarizzata non è sopito il bisogno di spiritualità. Molti scoprono il valore di altre fedi vicine all’uomo e al suo dolore. Con più amore e meno chiese.
Con queste parole la magistratura ha bollato l’alterazione di un documento da parte di Margherita Cogo (Pd) per non pagare soldi dovuti al proprio partito.
Ma la casta se ne frega e ora la propone alla Presidenza del Consiglio Provinciale.
Dellai vuole acquistare i lussuosi appartamenti (invenduti) di Renzo Piano, costruire sempre nuove e inutili scuole ed ospedali, costosissime ferrovie. E’ la politica della sovvenzione continua alle imprese di costruzione. Nella legge di bilancio proclama invece il contrario. Quale dei due Dellai prevarrà?
I bilanci della cantina LaVis: le perdite, le opacità, i contratti capestro. Con l’uva dei soci pagata sottocosto, per remunerare la speculazione edilizia della finanziaria della Curia.
Un ritorno al Medioevo: soldi dai contadini al vescovo.