Al nuovo Mart, lo screening dell'arte trentina. Oltre le immancabili polemiche, la scontata domanda: esiste ancora una specificità trentina? A noi pare proprio di no.
In mostra 300 opere acquisite negli ultimi dieci anni: sigilli, cassoni nuziali, maschere, medaglie, sculture e soprattutto dipinti, da Dürer a G.B. Lampi.
Prima tappa di un viaggio ai confini dell’arte (e oltre), dove l’artista tenta (talvolta riuscendo) di liberarsi dalle gabbie del sistema dell’arte tramite piccole e grandi utopie.
Una ricerca, un libro e la proposta di un percorso, s’una particolare forma di decorazione architettonica: varia, sorprendente, dai molteplici significati.
La nuova Casa per l'Arte di Volano, iniziativa per legare arte e territorio. Prima iniziativa la mostra di Maria Salvati, che dalle chine acquarellate esposte nella Casa, si dilata nel territorio con gigantografie lungo la statale.
Una mostra di videoinstallazioni e fotografie. L'infrazione dei più classici tabù occidentali sulla corporeità: la malattia, la nudità, la vecchiaia, l'identità sessuale.
Importante antologica, con oltre cento opere, dagli acquerelli erotici degli anni '30 e '40 all'arte povera e sperimentale degli anni '70: doveroso omaggio che ripercorre con rigore filologico la carriera di un'artista "eretica" ma soprattutto donna.
Peformance, installazioni, video, fotografie: sulla follia come dolore, deformazione, autolesionismo, prevaricazione, morte. E anche come ricerca dell'estremo da parte dell'artista che vuole stupire a tutti i costi.
L'Arte e gli animali, l'ibridazione uomo-bestia, i temi della mostra-evento al Mart. Mito, passione, violenza, sogno evocati da un percorso visivo di grande impatto.
Oltre al Mart, le gallerie private roveretane, che offrono tre pregevoli mostre: una monografica su Emilio Isgrò, una sul cubano Diango Hernandez, una collettiva di artisti storici trentini.
Il labirinto bianco, come esperienza claustrofobica per uno spettatore solo: questo il lavoro presentato a Trento dallo (spesso molto provocatorio) artista spagnolo.
Il critico e teorico roveretano dell'astrattismo era contemporaneamente un sorprendente pittore. Troppo schivo in vita, per non sovrapporre i ruoli. Un'importante retrospettiva alla Galleria Transarte di Rovereto contribuisce a rendergli giustizia.
Video, foto, installazioni, su donna ed erotismo. Dove si finisce con il concludere che il "potere delle donne" è nella sensualità. Noi abbiamo delle riserve.
Al Castello del Buonconsiglio la mostra-evento dell'estate: il pittore bresciano Romanino, autore del ciclo di affreschi del Castello, riproposto in una monografica che ne spiega ed esalta l'anticonvenzionalità manierista. In esposizione anche altri autori rinascimentali: il Moretto, Dosso Dossi, Marcello Fogolino, Lorenzo Lotto, Tiziano.
Mostra sui grandi protagonisti della Secessione Viennese: non porta novità, non farà avanzare gli studi; presenta però grandi e piccoli capolavori, e sarà un successo di pubblico.
Al Mart una mostra sull'automobile: il mito della macchina proposto acriticamente, e solo attraverso l'esposizione di auto. Troppo banale (anche se di successo) per un museo dalle ambizioni del Mart. Alla Galleria Civica una personale di Lome, poliedrico artista ideatore, tra l'altro, del Bosco dei Poeti.
Decisamente interessante al Mart di Rovereto la mostra sul design italiano, dall'Art nouveau alla contemporaneità: con approfondimenti come l'evoluzione del gusto, il rapporto con l'economia, il dialogo tra le varie arti...
La vita, gli studi, le opere del Soprintendente alle Belle Arti di Trento e Bolzano, che approfondì la storia dell'arte regionale e pose le basi per la sua tutela e valorizzazione: una mostra al Buonconsiglio di Trento.
Due mostre sul simbolismo: di Maurice Denis al Mart (prima mostra italiana) e degli artisti del Grande Tirolo (peraltro forse più influenzati dalla secessione viennese) a Palazzo delle Albere.
Alla galleria Transarte di Rovereto notevole esposizione: l'arte russa dai grandi protagonisti dell'avanguardia di inizio secolo, agli artisti contemporanei, in grado di coniugare memoria e modernità.
Al Mart una mostra sul debordante e anticipatore lavoro di Fortunato Depero pubblicitario; e una sull'arte italiana del '900 nella collezione Luigi Ferro.
Alla galleria "Transarte" di Rovereto un'interessante esposizione (artistica, non folkloristica) di sculture e fotografie dei più importanti artisti africani contemporanei.
"Manifesta 7", l'itinerante biennale d'arte contemporanea svoltasi in Trentino Alto Adige, è risultato un evento troppo di nicchia per il pubblico, troppo vacuo per la critica.