Il legname resta a terra preda di parassiti, le aste di vendita rimangono deserte, la burocrazia la fa da padrona, mentre nel vicino Alto Adige ne hanno già raccolto la metà
Lanciati gli "Stati Generali della montagna" escludendo il mondo ambientalista locale, pare che gli obiettivi non abbiano nulla a che spartire con la qualità del vivere o del turismo
Il riconoscimento di patrimonio dell’umanità è stato gestito solo in vista del marketing turistico. E il confronto con le richieste ambientaliste è stato impossibile.
Parcheggi, demenziali piste da skiroll, un poligono di tiro e in prospettiva le inevitabili strutture di appoggio. Così il Trentino ricerca l’eccellenza turistica.
Opporsi alla volontà degli impiantisti di aggredire la Marmolada dal versante trentino Punta Rocca ed il collegamento verso Arabba col circuito di Superski Dolomiti
Dopo Vaia in tanti territori si è sprecato il legname disponibile: sono le debolezze di una filiera del legno mal strutturata. E' ora di iniziare a vedere le foreste come una ricchezza.
I comuni lombardi e veneti che volevano passare con Trento e Bolzano vennero tacitati con elarginazione di fondi. Ma ora l’assessore Gottardi nicchia:
“Quei soldi servono a noi”.