Sulla Jumela, sulla caccia, sull'inceneritore, tre altolà alla Giunta Dellai da tecnici e magistrati. “In questa maniera non si può governare!” è stata la reazione dell'esecutivo. Appunto.
Dellai entra di prepotenza nelle questioni interne alla lista dei DS: che dopo un primo scatto d’orgoglio si fanno umiliare e accettano il ruolo di satelliti. I retroscena, le motivazioni, le conseguenze di una riuscita operazione di colonizzazione politica.
Privatizzazioni, enti pubblici, lavoro flessibile, tipo di sviluppo: le grandi scelte del Trentino dopo le elezioni. Confronto con imprenditori, sindacato e i due maggiori candidati a presidente (o meglio uno; l’altro - Lorenzo Dellai - non ci sta).
Una campagna elettorale all'insegna dell'autogol. Dai visitors nazionali del centro-destra, alla moglie di Malossini, alle arroganze della nomenklatura del centro-sinistra: una piccola antologia, rivelatrice di una cultura politica inadeguata.
Il grande successo della Margherita, come e perchè. E il bivio che si trova ora di fronte Lorenzo Dellai: gestire il potere alla dorotea o cercare di passare alla storia? Qui sia la sinistra che la destra potrebbero giocare un ruolo. Invece...
I Ds allo sbando, tra perdita di identità, voglia di rivincite, ipotesi di politica propositiva. La Margherita senza capacità egemoniche: né sugli alleati, né sulla pubblica opinione. Il varo della nuova Giunta dimostra che Dellai, se vorrà solo essere l’ennesimo doroteo, non avrà vita facile.
Un referendum importante: per la salute dei cittadini, e per il Trentino, se deve guardare avanti, verso l’economia ecocompatibile o indietro, verso gli affarismi. Tutte le tappe di una vicenda che si trascina da anni.
Il movimento, la maturazione dei giovani, la protesta contro la riforma Moratti. E l’improvvisa, assurda repressione della polizia, seguita dalla demonizzazione sui mass-media. I fatti e le testimonianze: come mai non si riesce ad accettare il confronto delle idee tra le generazioni?
L’opposizione del centro-destra: da Boso a Malossini, dalla gazzarra all’inciucio? Il pericolo della subalternità alla Margherita e i temi veri (e disattesi) del liberismo in un’intervista a Marcello Carli (Udc).
Ancora sulla miope, litigiosa gestione campanilista dei problemi dell'asse del Brennero della coppia Dellai-Durnwalder: un'intervista al sindaco di Bolzano Giovanni Salghetti.
Hanno vinto le elezioni promettendo tutto a tutti: ed ora si ritrovano a gestire un bilancio in diminuzione, il primo di una lunga serie. I problemi della Margherita e del centro-sinistra, la via d’uscita (viziosa) dell’indebitamento, quella (virtuosa) del cambiamento.
Con la chiusura del pacchetto d’Autonomia, il Tirolo si sente libero di sviluppare rapporti a sud, senza dover chiedere permesso a Bolzano. E Trento, cosa risponde? L’attualità dell’Euregio di fronte ai problemi del Brennero, le nuove potenzialità, le chiusure sudtirolesi, le ambiguità trentine.
Ennesime acrobazie con i numeri per tentare di giustificare la PiRuBi. Che dimostrano come la Giunta Dellai a politiche innovative - come il trasporto su ferro - non ci pensi proprio.
Dellai sui soldi della politica è costretto a cambiare rotta, bruscamente e vistosamente. Storia e retroscena di una devastante crisi di consenso, prontamente arginata. Resta il problema di fondo: la perdita di credibilità della Giunta provinciale. I motivi, le prospettive, i rimedi.
Il Congresso del partito del Presidente: dubbi e malessere da una parte, sicumera del potere dall’altra. Un partito consapevole della necessità del riformismo; ma che non riesce a tradurla in pratica.
Durnwalder è in grosse difficoltà per la crisi del suo aeroportino di Bolzano e la sua linea aerea. Dellai gli complica la vita con il suo aeroportino di Mattarello. In fumo decine di milioni di euro e in crisi la concertazione regionale.
15 milioni al vento: spesi dalla Giunta provinciale per "mettere in sicurezza" il Caproni solo per la Protezione Civile. Ma questa non usa aerei, usa solo elicotteri.
L’arrivo di Bill Gates: le motivazioni, gli interrogativi, le prospettive. E dall’altra parte il distretto tecnologico, le ricerche sull’idrogeno...
Dopo le illusioni del passato, siamo sulla strada giusta?
Fallita nel ruolo di interdizione, incapace di proporre, la sinistra trentina è allo sbando; e i singoli si aggrappano alla poltrona. Forse i trentenni...
La trasformazione dell’Itea in Spa: le - condivisibili - premesse, e gli approdi, discutibili quando non allarmanti. Una riforma che non affronta i nodi veri (le aree e il contrasto alla rendita) e rischia di aumentare l’insicurezza sociale.
L'insistere di Dellai su progetti impopolari inizia a creare un'opposizione sociale; che fa il centro-destra (inciucista)? Intanto i Ds riscoprono la questione morale...
Inceneritore o morte: come il sindaco di Trento disfa la sua (amplissima) maggioranza; per non deludere l'alleato-padrone Dellai, e la sua fissa sull'inceneritore. E così la sinistra difende con il mal di pancia un progetto che sa essere obsoleto, sbagliato, pericoloso, costosissimo.
Al Comune di Trento passa il progetto dell'inceneritore, pur con tantissimi "se" ed altrettanti "ma", di una sinistra che vorrebbe contemporaneamente salvarsi l'anima (e l'elettorato) ed evitare lo scontro con il partito degli affari. E tutto rimane ancora aperto.
Resoconto fedele di un incredibile dibattito, al limite della sceneggiatura teatrale. Il popolo dell’Itea e i consiglieri provinciali a confronto: e succede che...
Lo scandalo della sede dell'Autobrennero, perchè rappresenta una perdita di credibilità per tutto il Trentino, e come è correlato agli affarismi della Margherita. Nonostante gli ultimi slanci etici di Dellai.
Ancora sulla legge Salvaterra: il bambino (il riordino della formazione professionale) e l’acqua sporca (la subordinazione della scuola alle comunità locali, la perdita di centralità della scuola pubblica) in due interviste parallele a Vincenzo Bonmassar (Uil) e Margherita Cogo (Ds, vicepresidente della Giunta provinciale).
Trento, ancora favori ai "poteri forti": il Comune continua a spendere nell'area ex-Michelin (i soldi che diceva di non avere quando si trattava di acquistarla a prezzo di saldo e di non lasciarla in mano ai maggiorenti).
Dal contrasto con il vescovo Bressan a quello con la vicepresidente Cogo, passando per la questione morale: le ultime settimane travagliate di Lorenzo Dellai, stranamente in difficoltà nel dibattito politico. Un presidente troppo stretto tra le esigenze e aspettative della società, un ruolo riformatore che non decolla, una pratica politica che genera solo diffidenze.
Partito territoriale, di raccolta, federato...: le boutade, le fesserie, gli spunti interessanti e quelli pericolosi nelle chiacchiere/proposte del Palazzo sul prossimo futuro del partito del Presidente.
Le critiche di Costruire Comunità, le reazioni inconsulte di Lorenzo Dellai e dei suoi. Quando il "dispotismo illuminato" del Presidente non riesce a nascondere i problemi.
Siamo nell’economia della conoscenza, in cui la risorsa fondamentale sono i cervelli; bisogna crearli, non farli fuggire, attrarne altri. Come l’Italia - e ancor più il Trentino - (non) sono attrezzati per questo, cosa si può e deve fare.
Un importante e bel convegno a Rovereto, sulle scelte di fondo, al di là delle scaramucce politiche.
E’ ufficiale: Alessandro Dalla Torre, da segretario di Dellai a dirigente dell’Itc. Le luci e ombre del mestiere di portaborse, le motivazioni del presidente dell’Istituto, Zanotti, le valutazioni di Zampiccoli (Forza Italia) e Bondi (Ds).
Il travaglio della Margherita, che si sente intorno “malumore e sfiducia”. Le risposte di Dellai: analisi lucida eppur parziale, rimedi vaghi. Il problema è il sistema di potere, l’indirizzo doroteo del Trentino; e se si vuole davvero “voltar pagina”. Due interviste incrociate, a Lorenzo Dellai e al prof. Silvio Goglio.
La Cgil a congresso: le lotte di potere, il confronto con la politica, e il grande sforzo di rinnovamento di un’organizzazione centenaria eppur in continua crescita.
L'Unione trentina, egemone in tutti gli ambiti sociali, vince per un risicato 0,4%. Come mai? Le due politiche della giunta provinciale, innovazione in città, contributi nelle valli. Risultato: disagio sociale, un modello di sviluppo obsoleto, il sistema di potere che entra in crisi.
Le frizioni tra i sindaci e la Provincia. Problemi di persone, di istituzioni, di linea politica o di modello di sviluppo? Un confronto con Giorgio Tonini (Ds) e Marcello Carli (Udc).
Con la crisi del modello "grisentista" (asfalto + clientela), per i Ds trentini si aprono spazi. E cercano di parlare di programmi. Ma l'ormai lunga scelta di non avere idee...
C’era chi tifava per il flop, eppure il Festival dell’Economia è stato un grande, importante, inaspettato successo. I motivi, le conseguenze, le prospettive.
L'Associazione per il Partito Democratico: non solo per unire sinistra e cattolici, ma anche per rigenerare i partiti. Un tentativo generoso: anche realistico?
La spinta per la fusione delle culture cattoliche e di sinistra; e il superamento della partitocrazia. Mentre a Roma si cercano strade nuove, a Trento intanto...
L’Europa affonda il collegamento Pinzolo-Campiglio: devasterebbe i siti che tutelano la biodiversità. E la politica trentina? invece di interrogarsi sulla scelta di affidare alle lobby lo sviluppo delle valli, straparla di riduzione o spostamento dei siti protetti. Le contraddizioni della Giunta Dellai: promuove il distretto tecnologico-ambientale, e non capisce che oggi l’ambiente è una risorsa fondamentale.
L'assessore Grisenti presenta il progetto di una super tangenziale in Val Lagarina. Costosissima (migliaia di miliardi) e inutile. Ma "i soldi ci sono"; e allora si buttano. Il che vuol dire che la Giunta è senza strategia.
La crisi del partito del Governatore: calano i voti, si dimezzano gli iscritti, sorge il dubbio che non ci sia una chiara strategia. In questo contesto, silurato il vecchio segretario (Mauro Betta) si avanzano tre candidati. Che ci dicono che...
Andreolli e Dellai non possono dirlo, ma non vogliono il Partito Democratico. Il primo per ragioni personali, il secondo strategiche. Quando invece sarebbero da cambiare presone e strategia.
Come Lorenzo Dellai perde il Congresso della sua Margherita. E come si appresta a lanciare un nuovo partito. Per ora una grandissima operazione di packaging.
Lorenzo Dellai, presidente di una giunta provinciale in calo di consensi, lancia ipotesi di nuove scatole politiche: e riesce a spostare il dibattito dalle cose da fare alle formule del politichese.
Il diverso (e nocivo) modello di sviluppo cui sembra ora orientarsi il Trentino: per puro caso, come ricaduta di traffici di poltrone. Opinioni nel mondo politico.
Referendum in Val Rendena sulle Comunità di valle: l'assemblea dei sindaci e la Giutna Provinciale decidono che non conta niente. Il pasticciaccio sul decentramento finisce con la democrazia sotto i tacchi.
Il secondo Festival dell’Economia: vinto il confronto con Milano e la Bocconi, il successo è strategico. Il significato per Trento, le prospettive, il rischio di un approccio consumistico alla cultura. In queste pagine una prima rivisitazione meditata dei temi che hanno attraversato il Festival.
Il Partito Democratico in Trentino non si farà (forse, nel 2009...). Tutte le motivazioni (quelle vere) e le implicazioni (gravi) di una scelta arretrata: il prevalere nella Margherita dei feudatari di valle, una “casta” privilegiata, foraggiata e contraria ad ogni innovazione. Così il Trentino diventa, da supposto laboratorio, ultimo vagone: e l’Autonomia stessa perde le proprie ragioni d’essere.
Dellai con un blitz disinnesca una bomba sociale e guadagna tempo per una soluzione di lungo periodo. Però vengono al pettine gravi nodi: la politica industriale (carente), l’urbanistica (ridicolizzata), i sempiterni rapporti con la speculazione, quelli con gli istituti “pubblico-privati”...
L'uso e l'abuso del localismo, da parte della Margherita e della politica trentina: ormai ha portato alla frammentazione della rappresentanza e alla legittimazione di ogni interesse settoriale. Una deriva a cui non si vedono, oggi, alternative.
Le scuole, l'ultimo pretesto per far fare affari d'oro ai soliti noti. E così, oltre a regalare milioni (pubblici) ai milionari, si vorrebbe togliere la città ai giovani, e i giovani alla città.
Dopo dieci anni è tutto chiaro. Le cifre sul grande business: per i privati "sensibilizzati" da Dellai più che quadruplicato l'investimento iniziale, per la città di Trento solo costi, urbanistici e monetari.
Lorenzo Dellai: la sua impudenza nel propugnarsi paladino anti-speculazione sull'area Michelin; la sua visione di un Trentino di imprese amiche, solidali, dipendenti.
Storie di “affaristi e millantatori” (definizione di Lorenzo Dellai) all’interno della pelosa contiguità tra politica, incarichi pubblici e interessi molto privati