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QT n. 16, 27 settembre 2003 Servizi

Elezioni: Pi.Ru.Bi. e potere

La mitica PiRuBi, l’autostrada più inutile d’Italia, è stata subito sui media locali la star del momento, quando Lorenzo Dellai, nelle vesti di candidato presidente del centro-sinistra, la ha riproposta nel proprio programma elettorale. Non a caso: da ben trenta anni le polemiche attorno alla Valdastico sono periodicamente ricorrenti, e sempre aspre. E a nostro avviso, soprattutto oggi la decisione sulla PiRuBi è indicativa non tanto e non solo di come si guarda all’ambiente, ma di come si intende lo sviluppo del Trentino.

E per questo ci sono sembrate particolarmente deboli – tanto per cambiare - le risposte della sinistra a Dellai: "valuteremo... confronteremo... oggi come oggi diciamo di no, però..." (Per non parlare dei dellaiani di complemento: Olivieri "Valdastico senz’altro!"; Boato "Diciamo di no però non sarà certo per l’autostrada che mettiamo a repentaglio la coalizione"; Pacher questa volta non si è espresso ma al riguardo i tacchi li aveva già sbattuti alcuni mesi fa, incurante dell’inquinamento che la nuova autostrada porterebbe proprio a Trento).

Il fatto è che la nuova autostrada la si fa perché si prevede un nuovo traffico, che lo si convoglia dal Veneto al Trentino. E poi? Poi in Trentino si fa la terza corsia all’Autobrennero, che altrimenti non reggerebbe. E poi? Poi i Tir li si mette sul treno all’interporto di Trento nord, perché il Sudtirolo e l’Austria non li vogliono proprio. Quindi noi avremmo l’inquinamento che le altre regioni alpine rifiutano come la peste. Non solo: abbiamo già dimostrato, in uno studio fatto in collaborazione con l’Ufficio Tutela dell’Aria della Provincia (vedi QT del 24.6.2000) come un Tir che manovra, parcheggia, e viene fatto salire/scendere da un treno, inquina molto di più di uno che passa in autostrada a velocità costante. Insomma l’ipotesi PiRuBi fatalmente si trascina quella terza corsia-interporto; che implicano un inquinamento molte volte maggiore di quello che le altre regioni alpine contrastano con le unghie e i denti.

Allora, stando così le cose, che senso ha, aspettare gli ultimi dati, valutare la nuova situazione ecc? Perché non si ha il coraggio di dire che i Tir del traffico internazionale devono essere fermati nel Veneto, negli interporti di Verona, Padova, Bassano, o meglio, ancora prima? E più in generale, si ritiene che il Trentino faccia parte del sistema alpino, o sia l’ultima propaggine del Veneto?

Queste evidentemente non sono valutazioni tecniche, da lasciare agli ingegneri; ma politiche, che riguardano il tipo di sviluppo della nostra terra.

In effetti quello legato alla PiRuBi è un tipo di sviluppo basato sulle vie di comunicazione: uno sviluppo immediato, che non guarda al futuro, basato su lavoro poco qualificato, sul modello del Nord-Est, piccole imprese che devastano l’ambiente e comprimono i diritti – ci risponde Bruno Dorigatti, segretario della Cgil – Questo della PiRuBi è un arretramento culturale: da combattere con la cultura della legalità, dell’ambiente e dell’istruzione come fattori di sviluppo. E con il trasporto che viene trasferito dalla gomma al ferro."

"La sinistra è arrivata debole alla trattativa con Dellai: di qui le posizioni come quella di Boato, e più in generale un essere tutti sulla difensiva – dice Piergiorgio Cattani, candidato di Costruire Comunità nella lista dei Ds, prima che avvenisse la rottura di cui alle pagine precedenti - Per questo noi abbiamo scommesso su degli uomini che incarnino certe idee (si riferisce a Casanova ndr) Per avere la garanzia che su certi temi come PiRuBi o tipo di sviluppo non si ceda. E per questo Dellai su questi nomi ha posto pesanti pregiudiziali."

"Il Sì alla Valdastico è unicamente ideologico: i dati infatti ci dicono che i problemi della Valsugana derivano dal traffico pendolare verso Trento, che con la nuova autostrada non c’entra niente. Questa invece sarebbe un corridoio veloce di trasporto merci – afferma l’assessore provinciale Mauro Leveghi, dello Sdi – che verrebbe convogliato a Trento Nord. E il Trentino si troverebbe ad assorbire i ritardi del Veneto nel costruirsi l’intermodalità."

"Secondo me la PiRuBi è solo uno specchietto per allodole agitato da Dellai – ci risponde invece il segretario dei Ds Mauro Bondi –

In realtà non verrà mai fatta, perché mancano i soldi, e perché non ci sarà la società concessionaria, dal momento che l’autostrada è destinata al deficit. Se Dellai la tira fuori è solo per compiacere le associazioni imprenditoriali, per venire incontro a una parte dell’opinione pubblica, per creare problemi alla sinistra."

"Le dichiarazioni ufficiali hanno sempre sostenuto che a Trento nord si voleva fare un interporto al servizio delle sole merci regionali, dal momento che non ha senso che, per passare sulla rotaia, debbano venir convogliate a Verona – ci dice Agostino Bitteleri, di Costruire Comunità, presidente della Commissione Urbansitica al Comune di Trento – Però gli investimenti già fatti, le dimensioni, le strutture, il numero di treni previsti, ci dice che, al di là delle parole, si sta realizzando invece un interporto per le merci internazionali. Il che è logico per gli amministratori, che cercano di ottimizzare le dimensioni; non lo è per i politici (l’Interporto è una società pubblica ndr) che dovrebbero prestabilire le dimensioni in accordo con la strategia del territorio. C’è un’evidente sottovalutazione del problema sanitario conseguente all’inquinamento da traffico. Si fa terrorismo psicologico per certi tipi di inquinamento come quello di Trento Nord, si fanno tutta una serie di operazioni (come le targhe alterne, le chiusure delle strade) per ridurre di molto poco l’inquinamento, e poi non si prendono in considerazione nuove fonti di inquinamento, come la PiRuBi e appunto l’interporto, che avrebbero effetti devastanti."

Ecco, questo è un problema su cui c’è una visione strategicamente differente tra Dellai e la sinistra. Come verrà affrontato, una volta che la sinistra, di Dellai diventa un satellite?