Non saranno gli attentati di questi giorni, e i prossimi prevedibili, a indurre gli Stati Uniti a rinunciare ai propri progetti. Il confronto strategico con la Cina, le dinamiche interne agli stati islamici, il ruolo di Francia, Germania , Russia e quello dell'Europa.
Il terrorismo, purtroppo, è una strategia militare di cui molti (ieri come oggi) si sono macchiati. Presentarlo come il grande Nemico nasconde le vere cause dell’instabilità mondiale.
E intorno, un’America in difficoltà, che però non può, tirarsi indietro, un’Europa interventista che rimpiange di non aver ascoltato la saggezza di Chirac e Schroeder, e una Russia che rialza la testa. E una Cina che incombe.
La realtà del mondo islamico, dall’Iran al Pakistan, sta imponendo all’America un’inversione di 180° nella strategia. E il nuovo governo (di destra) israeliano?