Com’è cambiatoil Trentino da vent’anni in qua? E come indirizzare le politiche sociali per il futuro? I risultati di un’inchiesta fra gli amministratori dei nostri Comuni.
Dibattito tra Giovanni Kessler (Ulivo-Ds) e Renzo Gubert (Casa delle LIbertà-Cdu). Temi: meno tasse e meno Stato sociale? Pubblico o privato? “Fuori dalle balle” gli immigrati?
Le organizzazioni non-profit: imprese a tutti gli effetti, ma che agiscono per il bene sociale. Cosa è: Babbo Natale, il mondo delle favole? No, in Italia sono 200.000 e in futuro...
In Trentino sono quasi duemila: senza il loro apporto lo stato sociale assistenziale crollerebbe. La prossima sanatoria: un atto di equità, che però può far lievitare i costi. Fino a mettere fuori gioco tante famiglie.
Povertà ed esclusione sociale in Trentino: dai risultati di una Commissione della Provincia , la scarsa efficacia delle politiche di intervento e prevenzione.
Cronaca e foto della manifestazione sindacale di Roma contro la Finanziaria di Tremonti: la parte di Italia che si è impoverita, e guarda con apprensione al futuro.
Una previsione apocalittica: nel giro di 40 anni gli ottantenni saranno maggioranza. Una situazione a cui nessun welfare potrà supplire. Da Una Città, mensile di Forlì.
Riflessioni a margine del primo maggio: il modello di società prefigurata dalla Costituzione e quello fondato su mercato selvaggio e deregulation. Un contrasto di culture e di approdi oggi più visibile che mai.
La tenuta del vivere civile è stata messa in discussione dalle violenze di New Orleans. Il lato oscuro dell’umanità, il ruolo della cultura della disuguaglianza e dello smantellamento delle politiche sociali.
Per risparmiare pochi soldi si manda in tilt il servizio (vedi il caso degli anestesisti). E alla fine si è costretti a spendere di più. Quando si chiederà conto di tutto ciò al direttore dell’Asl e all’assessore competente?
I ricchi sono diventati più ricchi, i poveri più poveri. Da noi, in Occidente. Come mai? I dati, le spiegazioni, i dibattiti su un tema che ha lasciato un retrogusto amaro.
Le ingiustizie prodotte dalla decisione della Giunta sulle rette degli asili nido. Conclusione: l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, ma non su quello delle donne.
E’ arrivata, e si aggraverà. Se ne può uscire all’indietro, piegati e marginali, oppure in avanti, con un sistema più equo e innovativo.
Le caratteristiche trentine della crisi, i provvedimenti della Provincia e la nuova cultura dei rapporti economici che si potrebbe innescare.
Per tanti è la fine non solo di un reddito sicuro, ma anche di un’esperienza che dava identità, senso del futuro. E per qualcuno vorrà dire dover lasciare l’Italia.
Perdere il lavoro provoca uno stato emotivo simile a una depressione maggiore. Il ruolo, cruciale dei gruppi di auto aiuto, per uscire dalla solitudine e da un circolo vizioso. Da “Una Città”, mensile di Forlì.
Nonostante le speranze riposte nell’istruzione pubblica come momento di inclusione, la scuola spesso non raggiunge lo scopo.
Da “Una Città”, mensile di Forlì.