La misera storia del tracotante, fragile ideatore della Bestia di Salvini. E la necessità di sviluppare una cultura della gestione delle pulsioni al tempo del web.
Solo il buon Fantozzi avrebbe trovato le parole giuste per commentare il demenziale progetto del presidente Fugatti: un mega-concerto da 120.000 spettatori in un posto come Trento, un buco nelle montagne, tanto bello per tante cose, ma strutturalmente inadatto a mega eventi.
Armi agli ucraini, Green-pass, manipolazioni della Costituzione e genuflessioni al papa: perchè mai, per sostenere un'idea, ci si deve inventare autorevolezze esterne?
L'apparente buon senso da bottegai in tanti commentatori di politica internazionale: si privilegiano minuscoli interessi immediati, a scapito di una visione più ampia
La sbandata si Pinè per una cattedrale nel deserto, e la svendita a Riva del fascino del lungolago: due esempi di perniciose incertezze sulla propria identità.
Il ritorno dell'irrazionalità , anti seminiamo e miti etnico-religiosi. E la perdita di credibilità dell'America, incapace di controllare la destra israeliana.