Le piste da sci congestionate, quelle nuove distruttive ambientalmente e irrilevanti sciisticamente; e intanto si aumentano i posti letto. Lo squilibrio del turismo invernale trentino, che sembra volersi fare male da solo. Ma, finchè i turisti arrivano...
Val Jumela, legge sul commercio, privatizzazioni, cablatura del Trentino: questioni cruciali, su cui Dellai tenta di imporsi. Senza un progetto, secondo le proprie convenzienze. La sinistra inizia ad opporsi. Ed allora...
Gli errori, la perdita di cultura, il disprezzo del territorio, dietro i recenti disastri ambientali. Due casi emblematici: la svendita della golena, e la farsa della diga di Valda. Eppure la storia del Trentino insegna che...
Se la frana crea un’onda che tracima oltre il paese...: il paventato disastro biblico sul basso Avisio. Intanto si corre ai ripari: decretando la fine del lago.
La Giunta Dellai smobilita la Valutazione d’Impatto Ambientale. Teorizzando l’”insofferenza verso le regole”. E scacciando la fastidiosa società civile dalle stanze dei bottoni. Storia, teoria e prassi di un istituto sempre portato - a chiacchiere - come fiore all’occhiello del Trentino.
Inceneritore o bio-essicazione? Il primo metodo costa molto di più, inquina, entrerà in funzione dopo, manda a monte riciclaggio e raccolta differenziata. Eppure è stato scelto dalla Giunta provinciale, che vuole imporcelo. Come? E soprattutto, perchè?
“I cittadini stiano tranquilli - dicono Dellai e Pacher - sul progetto inceneritore veglia il VIA.” Ma la Valutazione d’Impatto Ambientale è stata calpestata e delegittimata. I retroscena e le conseguenze.
Il territorio ha tenuto? Il clima sta cambiando? E sono da temere conseguenze drammatiche? Gli interrogativi sulla politica ambientale dopo le piogge e frane di fine novembre.
Dopo la sentenza della Jumela: le vie d'uscita per Lorenzo Dellai. Il quale continua a muoversi come se governare consistesse nel favorire furbescamente i clienti, invece di sostenere indirizzi strategici.
Sulla Jumela, sulla caccia, sull'inceneritore, tre altolà alla Giunta Dellai da tecnici e magistrati. “In questa maniera non si può governare!” è stata la reazione dell'esecutivo. Appunto.
Polveri sottili, blocco della circolazione, inceneritore: l’urgenza di una nuova politica orientata all’ambiente, le vischiosità della politica, le pressioni di una nascente, inaspettata mobilitazione popolare.
Dal contrasto con il vescovo Bressan a quello con la vicepresidente Cogo, passando per la questione morale: le ultime settimane travagliate di Lorenzo Dellai, stranamente in difficoltà nel dibattito politico. Un presidente troppo stretto tra le esigenze e aspettative della società, un ruolo riformatore che non decolla, una pratica politica che genera solo diffidenze.
Cina e India: oltre tre miliardi di nuovi produttori e consumatori e una nascente leadership in hi-tech. La grande speranza per tutto il Terzo Mondo, il timore che il pianeta sia ormai troppo piccolo.
Nuove tecnologie, sensibilità ambientale, politiche adeguate: i grandi risulatati possibili sul fronte dell’inquinamento e del risparmio energetico. Tra fliliera del legno, Distretto Tecnologico, protocollo di Kyoto, un settore centrale nel prossimo futuro.
L’Europa affonda il collegamento Pinzolo-Campiglio: devasterebbe i siti che tutelano la biodiversità. E la politica trentina? invece di interrogarsi sulla scelta di affidare alle lobby lo sviluppo delle valli, straparla di riduzione o spostamento dei siti protetti. Le contraddizioni della Giunta Dellai: promuove il distretto tecnologico-ambientale, e non capisce che oggi l’ambiente è una risorsa fondamentale.
Ricordo del nostro redattore ed amico Walter Micheli, improvvisamente scomparso. I rapporti di QT con il Micheli politico ai vertici della Provincia, con lo studioso, con il cittadino impegnato, con il redattore. Attraverso 25 anni di storia del Trentino, vissuti da appassionato e disinteressato protagonista.
Dalle Acciaierie di Borgo alla riforma Dalmaso: la perdita verticale di credibilità delle strutture della Pat, il devastante debordare della politica, i disastri causati dai dirigenti proni e incompetenti. Ora la palla dovrebbe passare al Pd…
Dopo incredibili pasticci sta per decollare l’industria trentina delle case in legno. Un’attività remunerativa e innovativa legata alla qualità della vita e dell’ambiente.
Il conflitto fra Museo di Scienze Naturali e associazioni ambientaliste, dovuto alle ingerenze della politica (leggi Dellai), ora forse potrà essere superato.
Quanto ha pesato e peserà sull’immagine del Trentino la figuraccia sull’orsa? E non è tutta una politica ambientale da rivedere, dalla caccia sconsiderata alla motorizzazione di Parchi e sentieri?
Alle speranze che nascono dal lavoro della Fondazione Dolomiti Unesco e dalla meritoria opera della SAT si accompagnano deliranti progetti, come quello di un mega-residence di lusso sul Bondone.
Il grande sviluppo impiantistico, incurante dei conti, dell’ambiente e dell’orografia,
si è ritorto contro tutta l’economia dell’Altopiano.
I troppi sussidi, le troppe protezioni politiche che ancora esigono un’improponibile continuità.
La giustizia condanna definitivamente inquinatori “avvezzi ad ingannare” la pubblica amministrazione; e la Giunta Rossi li rifinanzia per un “progetto di ricerca”. L’Appa non effettua controlli seri, e ancora la Giunta si oppone alla legge nazionale che impone direttori di “elevata professionalità e qualificata esperienza”. E’ la politica della clientela e del profitto più importanti di salute e ambiente.
Un dibattito a Borgo Valsugana sulle ultime vicende ambientali. Ancora un grosso divario tra le preoccupazioni della gente e le vaghezze di amministrazioni reticenti.
Arco: un convincente convegno sull’utilizzo del suolo. Le distanze siderali tra i proclami e la pratica; e il grande esempio di chi riesce a praticare razionali politiche urbanistiche
FridayforFuture: l’improvviso, inaspettato grande impegno ecologico dei giovani. Come motivazioni, obiettivi, militanza, si fondono dentro la cultura dell’ultima generazione.
I giovani di adesso si confrontano con le grandi questioni irrisolte: ambiente, disagio, odio sociale, politica.
Viaggio tra i nuovi movimenti che sono tornati a riempire le piazze.
La nuova linea del Brennero: da anni si lavora sotto traccia, tra giustificati timori e vaghe aspettative. Ora, con Ianeselli, si comincia a vederci chiaro: i costi (ambientali) ma anche le opportunità.
Fugatti crea l’emergenza discariche e rilancia il progetto del termovalorizzatore. ?Nonostante le raccomandazioni dell’Unione Europea e gli esiti della raccolta differenziata.