Musica straordinaria, capacità di innovare ed emozionare. Bilancio eccellente del festival tenuto al Palazzetto dello sport di Trento con: Circo Fantasma, Banda do Pelò, Acquaragia Drom, Cankisou, Persiana Jones, Verdena, Smashing Pumpkins, Nuove Tribù Zulu, Balkanija, Roy Paci, Vallanzaska, Quattrocentocolpi, Derozer, Porno Riviste e Mercedes Sosa.
Alla prova dei fatti il nuovo corso del Festival di Rovereto, oltre alla danza, cultura e gastronomia, in attesa del futuro rapporto con il Museo di Arte Moderna. In questa edizione la scoperta di Emio Greco.
Nell'ambito delle celebrazioni del grande arcivescovo del '600, una preziosa edizione di cinque salmi composti da Pietro Lappi per Lodron, eseguiti nella Chiesa voluta dallo stesso. Un bell'esempio di recupero di storia e cultura.
Riuscita la scommessa del trasferimento di Drodesera alla Centrale di Fies: non più solo rassegna, ma anche luogo d'incontro tecnico e culturale. Dove si può fare il punto sul teatro di ricerca: e così si è visto che...
Pur sempre con troppo poco Oriente, la XXIII edizione della rassegna roveretana presenta un bilancio positivo, con un interessante excursus nell'utilizzo della multimedialità nella danza.
Una trentina di appuntamenti su Mozart in venti giorni: concerti, spettacoli teatrali, conferenze. Su tutti, il pianista Aleksej Ljubimov, le conferenze cinematografiche e il pastiche teatrale sul Don Giovanni.
Evento della Galleria Civica di Trento alle Cantine Endrizzi: l'arte contemporanea portata fuori dagli spazi sacrali in una serata di grande suggestione.
Cartellone ridotto, serate con i grandi nomi (Bridgewater e Zorn) e altre con artisti meno noti, sinergie con la città: bilancio nel complesso positivo della collaudata rassegna.
Una buona edizione. Resta una domanda: non è che lo spazio ad altri ambiti (atletica, robotica, letteratura, cucina...) releghi la danza in secondo piano?
Nei cinque giorni della rassegna, a cavallo tra musica, cinema e danza, sul maestro della musica minimalista, riproposte con successo ed intensità le tensioni artistiche degli ultimi trent'anni
Alla 26ª edizione della rassegna roveretana, centralità dell'Africa: attraverso una danza che contamina ritmi e riti tribali con la coreografia e la musica occidentale; e attraverso le mostre e incontri collaterali.
Il festival roveretano "Futuro Presente" dedicato a Bernardo Bertolucci: aveva senso? Non è un regista che ha dato il meglio quaranta anni fa e poi si è annacquato? Al termine della rassegna possiamo dire che...
Oriente-Occidente 2007: un'edizione poco "danzata", caratterizzata soprattutto dalle presenze africane, sempre più consapevoli della propria vitalità culturale.
Pubblico non numerosissimo ma coinvolto e appassionato, in un festival che è riuscito a indagare con competenza e qualche spettacolarità sulle frontiere tecnologiche dell'esperienza artistica.
Calendario a cura di Carlo Dogheria.
Presentazioni di Lucrezia Barile, Mauro Buffa, Chiara Cescatti, Duccio Dogheria, Ivan Ferigo, Stefano Giordano, Giorgia Sossass, Michele Sternini
Il racconto dei due festival attraverso i temi cardine, l’approccio adottato per svolgerli, le proposte più interessanti per attinenza ad essi, la capacità di parlare al presente e la qualità artistica