Mescolanze: di cibi e di culture

La cultura formato cibo. Per riconquistare il gusto del tempo, dello stare a tavola; per assaporare con lentezza i sapori della terra, e la perizia dell’uomo che li abbina. E poi il cibo slow non è mai a tavola da solo, ma si accompagna con altri piaceri, dalla musica al cinema, dalla poesia (scritta su lastre di cioccolato!) all’approfondimento culturale. Voilà la miglior integrazione culturale possibile, fondata sulla conoscenza e l’arricchimento, opposta agli opposti estremisti fomentatori di paure, sospetti, chiusure, implosioni.

Certo, con cene che viaggiano sui 70 euro la cosa appare alquanto elitaria, ma per fortuna in programma ci sono numerose altre occasioni d’assaggio adatte a tutte le tasche. Assolutamente gratuita e imperdibile la serie di concerti che dall’11 al 19 agosto avranno quotidianamente luogo, a partire dalle 22, in piazza Leoni. Il programma è ovviamente all’insegna delle mescolanze, e spazia dalle pizziche salentine (11 agosto) ai canti tradizionali mongoli (14 agosto), fino ai ritmi infuocati della Jamaica (18 agosto).

Attorno all’iconografia del cibo è stato perfino realizzato un cineforum che proporrà all’Auditorium Melotti cinque recenti pellicole che alterneranno commedie a film drammatici, film d’animazione a documentari (ingresso a pagamento).

Tra le altre iniziative (il programma completo e dettagliato è sul sito www.mescolanze.it) segnaliamo infine due appuntamenti, forse minori ma certamente tra i più meritevoli. Il primo è la "Tavola della solidarietà" (13 agosto, ore 12 in piazza Erbe), un pranzo con cibi etnici il cui ricavato andrà interamente a due centri d’aiuto in Etiopia e in Ghana. Il secondo è il percorso "La via dell’acqua" (13 agosto, partenza dal Castello di Rovereto alle 16), che attraverso un curioso itinerario tra le fontane della città, antiche e recenti, vuole riaffermare una volta in più il diritto all’acqua come bene assolutamente non mercificabile.