Si spostano le caserme, si liberano 43 ettari in centro città per occuparne 27 in campagna, si acquisisce a buon prezzo spazio per un parco, per l’ospedale, per edilizia popolare: un’operazione urbanisticamente esemplare. Eppure pacifisti e Centro sociale protestano...
Trento: sul muro della Cavit a Ravina e sulla cementificazione della collina, i Comitati dei cittadini arginano il degrado della vivibilità, rivelando responsabilità e connivenze del Comune e dagli Ordini professionali. Prime, significative vittorie, di una contesa ancora lunga.
La malaurbanistica, l’edilizia popolare, i grandi progetti, la sudditanza alla Provincia, la laicità, la moschea: dibattito con i candidati a sindaco Morandini (PdL) e Merler (Liste civiche).
Il prosindaco Andreatta, favorito, non partecipa...
Per dare soldi alla finanziaria della Curia, si costruisce una biblioteca universitaria decentrata, più piccola, inadeguata, altrettanto costosa. Per l’Università provincializzata e per il dopo Dellai, un pessimo inizio.
Basta con il consumo di suolo, centralità del paesaggio, semplificazione burocratica.
Ottime intenzioni e risultati incerti dell’innovativa legge urbanistica dell’assessore Daldoss.
Ugo Rossi va avanti nella costruzione del Nuovo Ospedale. Ma sulla localizzazione vince (per una volta) il Comune di Trento e, soprattutto, la razionalità.
Ancora acquisti immobiliari dai religiosi, progetti costosissimi e strampalati, sempre all’insegna dello spreco. Mentre sul resto si taglia senza pietà.
L’allegato a QT: la storia dell’area ex-Michelin, destinata al pubblico e finita in una speculazione immobiliare; forse fallita, comunque rifinanziata dal pubblico denaro. 18 anni di documenti, che spiegano chi a Trento comanda per davvero.
Inaugurata la nuova biblioteca universitaria. Bella, ma non un polo d’attrazione. Si possono fare i conti: costata come la biblioteca di Botta, è grande la metà, in mezzo al nulla. Le autorità cercano giustificazioni, ma ha perso la città, ha perso l’università. Ha guadagnato Isa, e questo sembra sia quello che conta.
Sulla biblioteca di Botta si cerca di riscrivere la storia: “Il Comune non ce la lasciava fare”. Ma la verità e le responsabilità sono altre: ecco i documenti
e le testimonianze.
Arco: un convincente convegno sull’utilizzo del suolo. Le distanze siderali tra i proclami e la pratica; e il grande esempio di chi riesce a praticare razionali politiche urbanistiche
La presunta carenza di infrastrutture, lamentata dal rettore, nasconde forse la volontà di realizzare un campus universitario all'ex area Michelin con l'acquisto dell'invenduto di Isa?
Il tradimento delle aspettative della città, che sull’area si attendeva un parco fluviale, ricreazione, cultura e ricerca, non un quartiere per ricchi… Ora bisognerebbe svendere ma sarebbe banale ed umile per i poteri forti abituati a spadroneggiare
Passata l'inondazione, che poteva essere un'ecatombe, si continua a discutere sui risarcimenti invece che sulle responsabilità e su come evitare in futuro che succeda la stessa cosa anche in altre zone
La sbandata si Pinè per una cattedrale nel deserto, e la svendita a Riva del fascino del lungolago: due esempi di perniciose incertezze sulla propria identità.