Lorenzo Dellai: la sua impudenza nel propugnarsi paladino anti-speculazione sull'area Michelin; la sua visione di un Trentino di imprese amiche, solidali, dipendenti.
Come un codicillo ad hoc individua alcuni - già fortunati - proprietari di ville e parchi privati, e li rende ancor più fortunati, permettendogli di rovinare il verde per costruire ancora. Quando poi si vedono i nomi...
"Costruire in collina": dibattito colto e interessante, ma rigorosamente estraneo ai problemi reali. E con la puzza sotto al naso rispetto alle soluzioni.
La Giunta comunale di Trento vara una nuova variante: in cui, dopo aver per mesi negato il problema, ora accoglie in pieno le nostre denunce sui “mostri” in collina. In cosa consiste questa svolta di 180°, a cosa è dovuta; e chi vi rema contro.
Si spostano le caserme, si liberano 43 ettari in centro città per occuparne 27 in campagna, si acquisisce a buon prezzo spazio per un parco, per l’ospedale, per edilizia popolare: un’operazione urbanisticamente esemplare. Eppure pacifisti e Centro sociale protestano...
Trento: sul muro della Cavit a Ravina e sulla cementificazione della collina, i Comitati dei cittadini arginano il degrado della vivibilità, rivelando responsabilità e connivenze del Comune e dagli Ordini professionali. Prime, significative vittorie, di una contesa ancora lunga.
Il responsabile del “marcio” in Comune candidato a Sindaco del PD. Quando la politica se ne infischia dei risultati e bada solo alle alleanze interne. Per fortuna sembrano all’opera alcuni anticorpi.
La malaurbanistica, l’edilizia popolare, i grandi progetti, la sudditanza alla Provincia, la laicità, la moschea: dibattito con i candidati a sindaco Morandini (PdL) e Merler (Liste civiche).
Il prosindaco Andreatta, favorito, non partecipa...
In barba al buon gusto, all’estetica e al Regolamento, a Trento passa in Commissione Edilizia un’autentica bruttura. Per fortuna i cittadini protestano.
Ugo Rossi va avanti nella costruzione del Nuovo Ospedale. Ma sulla localizzazione vince (per una volta) il Comune di Trento e, soprattutto, la razionalità.
Ancora acquisti immobiliari dai religiosi, progetti costosissimi e strampalati, sempre all’insegna dello spreco. Mentre sul resto si taglia senza pietà.
L’allegato a QT: la storia dell’area ex-Michelin, destinata al pubblico e finita in una speculazione immobiliare; forse fallita, comunque rifinanziata dal pubblico denaro. 18 anni di documenti, che spiegano chi a Trento comanda per davvero.
Inaugurata la nuova biblioteca universitaria. Bella, ma non un polo d’attrazione. Si possono fare i conti: costata come la biblioteca di Botta, è grande la metà, in mezzo al nulla. Le autorità cercano giustificazioni, ma ha perso la città, ha perso l’università. Ha guadagnato Isa, e questo sembra sia quello che conta.
Superata come capitale della cultura 2018 dalla più nobile Palermo. Aveva senso la sua candidatura? Una ricognizione su identità e cultura della città.
Sulla biblioteca di Botta si cerca di riscrivere la storia: “Il Comune non ce la lasciava fare”. Ma la verità e le responsabilità sono altre: ecco i documenti
e le testimonianze.
La presunta carenza di infrastrutture, lamentata dal rettore, nasconde forse la volontà di realizzare un campus universitario all'ex area Michelin con l'acquisto dell'invenduto di Isa?
La nuova linea del Brennero: da anni si lavora sotto traccia, tra giustificati timori e vaghe aspettative. Ora, con Ianeselli, si comincia a vederci chiaro: i costi (ambientali) ma anche le opportunità.
La stucchevole litania del "sempre peggio": no, i dati dicono che l'Italia è tra le nazioni con meno crimini in Europa, e il Trentino tra le zone più tranquille d'Italia.