Essere non-violenti non significa solo sfilare nei cortei o firmare appelli. I giovani partecipanti ai corsi dell'U.N.I.P. di Rovereto raccontano le loro esperienze.
Il movimento no global ha trovato conferma a molte sue analisi. Ma proprio ora versa in gravi difficoltà. A colloquio con Roberto Barbiero, della Rete di Lilliput.
L’ "utilità” delle guerre, l’Onu, l’Europa, l’opposizione dei popoli, l’efficacia preventiva della diplomazia dal basso: discutono Silvano Bert (cattolico, intellettuale di sinistra), Massimo Pilati (Rete di Lilliput), Luigi Olivieri (deputato dei Ds).
Il controvertice no-global a Riva del Garda: il giochino degli scontri con la polizia, i problemi di visibilità mediatica, la ricerca di forme pacifiche di azione contestativa. E poi i dibattiti: passi avanti e contraddizioni su guerra, liberismo, Costituzione Europea, privatizzazioni.
La diserzione e l'elogio del disertore sono, per fortuna, accadimenti tutt'altro che insoliti nel corso della storia. Qualche considerazione storica in margine alla recente polemica sul monumento al disertore di Rovereto.
Qualche bandiera arcobaleno resiste ancora. In attesa della prossima guerra preventiva? Ragionamenti e umori del popolo delle bandiere, oggi riarse, sfilacciate, corrose; o portate via dal vento.
Patetici e insopportabili i fascisti con le loro odiose nostalgie alla Campana dei Caduti di Rovereto. Ma anche ridicoli e irritanti gli anarchici che vorrebbero giocare alla guerriglia.
Si spostano le caserme, si liberano 43 ettari in centro città per occuparne 27 in campagna, si acquisisce a buon prezzo spazio per un parco, per l’ospedale, per edilizia popolare: un’operazione urbanisticamente esemplare. Eppure pacifisti e Centro sociale protestano...