Il giubileo di Elisabetta IICome attraverso la musica la monarchia inglese si aggiorna. E si delegittima.
Vamos a la playa!Musica a scuola: i disastri della italica cultura parruccona. Disastri che la ministra Moratti si appresta ad aggravare.
Scuole musicali: se lo Stato se ne lava le maniPer fortuna esistono delle scuole musicali private. Ma se lo Stato non si muove, c’è un rischio...
VelineDalla televisione alla musica: senza impegno, per favore. Oggi tutto è sottofondo, accompagnamento, mentre siamo sempre occupati in qualcosa d'altro.
L’effetto Stock 84 ed altre curiose fenomenologieMusica e pubblicità: interazioni, sinergie, stravolgimenti.
Sognando gli occhi azzurri di Lili MarleneInglesi, americani, tedeschi... uniti da una canzone mentre si consumava la tragedia dell’umanità.
Da Salieri a Miles Davis passando per TrentoChe sia arredo urbano o musica, sempre i mediocri sono spaventati dal vuoto e dal silenzio.
Recitar cantando nel make-up televisivoQuando la televisione drammatizza (e quindi falsifica) la realtà con un uso distorto della voce.
I classici tifosiUn’esperienza musicale demenziale: gli slogan degli ultras come testi di brani di lirica.
La produzione e la pubblicitàEvviva una Provincia che sponsorizza tante attività culturali. Ma poi bisogna anche promuoverle.
Jennifer batte LudwigConsiderazioni sulla declinante autonomia della musica. A partire dall’ultimo cd di Jennifer Lopez, e dal suo splendido culo.
Il centometrista Cocciante, il maratoneta WebberA proposito del musical "Notre Dame de Paris": perché un buon cantautore può essere un pessimo autore di opere.
“Tommy”: si può dare di piùAbilità e senso scenico nello spettacolo messo in piedi dai giovani trentini. Ottimo per dei dilettanti. Troppo timido invece per dei professionisti.
La New Project Jazz OrchestraUn’orchestrina di studenti diventata un complesso di professionisti. Che può e deve migliorare ancora.
Natale fra melassa e sobrietàLe insopportabili musiche natalizie, e l’ingiusto esilio di “Adeste fideles”.
Il soccombenteQuando la passione della musica produce effetti patologici. Un racconto di Thomas Bernhard e la realtà vissuta da tanti giovani musicisti.
L’irresistibile caduta di Keith EmersonOvvero: i devastanti effetti della presunzione. Soprattutto fra gli artisti.