L'Ulivo e la sinistra dopo la vittoria di Dellai nel Ppi. Assieme a Valduga, a Grandi, oscurati dalla grancassa sul supersindaco. In queste condizioni, si può essere riformatori? A sinistra rispondono che...
I Democratici di Sinistra varano le primarie: le insidie, i retroscena su una novità rischiosa, superata brillantemente. Ma la strada per rifondare la politica...
Un anno fa dettava le prime pagine con le sue proposte di riforma; oggi fa parlare solo come comprimaria nel teatrino delle alleanze politiche. La sinistra subisce il fascino della politica politicante e delle comode nonscelte programmatiche.
Con la paralisi del Consiglio provinciale, le riforme del sistema politico tornano ad essere centrali. Ma stavolta la sinistra non sembra interessata...
Le riforme non sono più centrali, Dellai non va fatto arrabbiare, con il Patt bisogna accordarsi a tutti i costi... La pericolosa deriva dei Ds. Poi però...
I lunghi mesi di trattative hanno segnato autonomisti e diessini. Da una parte Andreotti, dopo la sconfitta elettorale ottiene la rivincita al tavolo delle trattative, e poi butta tutto alle ortiche.
Dall’altra i Democratici di Sinistra, aspramente divisi su Dellai (leader o alleato?); e quindi su se stessi.
In effetti i due partiti...
Scontro nei Ds: il segretario Albergoni perde la fiducia dei maggiorenti, ma viene salvato dalla base. Il punto vero è la mancanza di strategia, e ora anche di una guida. Ma per il congresso di ottobre...
Anche a Trento, come a Bologna e Roma: la sinistra è al potere, ma per fare cosa? L’abbandono dei progetti riformatori, la coscienza che così ci si perde.
Il partito è in stato confusionale. Ed ha un problema grande come una casa: quali rapporti con il centrismo politico (cioè Dellai) e sociale (il mix di contributi e clientele)? Ma di questo non si osa discutere.
"In Trentino non mi sembra che ci sia nostalgia rispetto ai tempi della opposizione, ma c'è una innegabile stanchezza, un profondo disagio misto ad un certo trionfalismo"
La neonata sezione Rotaliana dei DS lancia le sue proposte in vista delle elezioni comunali. Lasciando esterrefatto chi - con o senza tessera - rappresenta la sinistra nella zona.
PRG di Trento e affarismi: lo scontro in giunta comunale prosegue. Ma questa volta giungono, dalla società e dalla politica, segnali precisi: così non va.
L’Ulivo ha dei candidati eccellenti: ma si chiamano Kessler e Piccoli. Retroscena, calcoli e intrighi della resurrezione (provvisoria?) del centrosinistra.
C'era chi aveva un sogno: che il congresso dei Ds dicesse una parola chiara contro il clientelismo e il prevalere di interessi lobbystici nella politica provinciale.
Invece niente di tutto questo: solo un vuoto parlare di nuove e improbabili sigle.
La sinistra è il pugile suonato della politica trentina, che tutti prendono a sberle. In realtà sconta il tramonto dell'ipotesi riformatrice: Dellai ha riscritto l'agenda politica, di riformare il Trentino non parla più nessuno.
Il cul de sac della sinistra trentina: hanno programmi convincenti, ma al goveno non li realizzano, di Dellai in privato danno un giudizio disincantato, ma in pubblico farfugliano “che governa bene”. Queste sarebbero le vere questioni: ma per non affrontarle continuano a disquisire di formule, federazioni, liste uniche, case comuni... E rischiano di disperdere una preziosa cultura del programma.
Solitamente, chi entra in sintonia con la parte più moderna dell’opinione pubblica vince le elezioni e, soprattutto, determina la linea politica del governo. Dopo la nascita della Casa dei Trentini, la sinistra avrebbe sotto il naso un’occasione d’oro per tornare protagonista. Ed invece …
“Come ha governato la Giunta Dellai?” La sinistra di fronte a questo bilancio, dibattito con Mauro Bondi (Ds), Walter Micheli (Costruire Comunità), Giovanni Kessler (Ulivo).
Con la proposta di una fusione degli attuali partiti, deliberatamente rinunciando a discutere di contenuti, la sinistra prova a uscire dal tunnel. Con grande affanno.
La sofferta e obbligata decisione del movimento: confluire nell'aggregazione dell'aborrito Dellai. Naturalmente per cambiarla. Scelta che guarda al futuro, ma intanto...
"Riformisti" e Costruire Comunità convergono nei Ds, come forse anche dipietristi e cossuttiani. Un cartello elettorale senza una linea politica, che lascerà carta bianca a Dellai.
Dellai entra di prepotenza nelle questioni interne alla lista dei DS: che dopo un primo scatto d’orgoglio si fanno umiliare e accettano il ruolo di satelliti. I retroscena, le motivazioni, le conseguenze di una riuscita operazione di colonizzazione politica.